Capitolo 17

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Dopo due minuti,mi rispose :

Frank 15:05: 

''Finalmente,voglio vederti''.

Mi uscì un sorriso timido,quasi come se lui fosse di fronte a me a fissarmi,era sempre così diretto,schietto e determinato. Frank non riusciva mai a trattenersi,al costo di essere fuori luogo o inopportuno,diceva sempre tutto ciò che gli passava per la testa ed anche questo dettaglio mi faceva impazzire...Era perfetto nella sua irruenza,arroganza,suscettibilità e presunzione.

Gli risposi subito dopo:

''Ok...Dove?'' 

Mi tremavano le mani,avevo paura di scrivergli qualche sciocchezza dato il tremore.

Frank 15:15:

''Passo a prenderti alle 15:30,ti aspetto fuori casa tua,a dopo piccola...''

''Piccola''? Che non si montasse la testa.

Risposi: 

''D'accordo,non chiamarmi ''piccola'' Ciao''

Frank 15:20:

''Mh,ciao piccola MIA''.

Odioso

Come sempre.

Corsi in bagno a farmi una doccia,uscii velocemente. Andai in camera,presi dall'armadio gli jeans attillati ,un maglioncino bianco,misi le converse nere e legai i capelli.Ultimamente questo era il mio look migliore.La voglia di vedermi bella e di farmi bella era meno zero. 

Un filo di eyeliner,un po' di lucido sulle labbra ed uscii,guardai il cellulare erano le 15:40.

Come sempre ero in ritardo. Arriverò in ritardo anche il giorno del mio funerale,ne sono sicura,pensai.

Lasciai un messaggio a mia madre,ormai ero ''La ragazza del foglietto'', scrivendole : 

''Mamma,non sono i ladri (dato il caos di borse) ma io che sono tornata.Sono uscita a fare una commissione con Jay,ho sistemato tutto e torno per cena''.

Uscii di casa e vidi Frank appoggiato alla moto.

Indossava un pantalone grigio,una t-shirt bianca dalla quale si intravedevano i numerosi tatuaggi,con un giacca di pelle nera e gli anfibi neri slacciati.

Solita sigaretta.

Solito casco in mano.

Solito sguardo nervoso.

E solito splendore.

Era bellissimo,il mio cuore batteva così forte,avevo addirittura paura che mi stesse uscendo dal petto.Le mani mi sudavano e tremavano,la mia salivazione era diminuita,mi sentivo le labbra secchissime e già sapevo che nemmeno una parola mi sarebbe uscita.Lo stomaco era impazzito,il mio solito zoo a breve non sfondava le gabbie.Era così strano che mi facesse ancora quest'effetto,nonostante tutto...

Mi avvicinai,gettò immediatamente la sigaretta,mi cinse ai fianchi e mi salutò.Stava per darmi un bacio a stampo sulle labbra ma io mi spostai ed automaticamente il bacio cadde sulla mia guancia destra.Restò un po' deluso ma era ancora presto...

Salimmo sulla moto e non so dove eravamo diretti.

Mentre percorrevamo la strada iniziai a fiutare odore di iodio:eravamo al mare.

Giungemmo nei pressi di una spiaggia libera,Frank parcheggiò la moto e scendemmo. Mi fece gesto con la mano di dargli la mia ma non volli e così camminammo sulla sabbia.

Tu Mi Appartieni (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora