Capitolo 25

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Frank uscì dal bagno,restai da sola.Prima di uscire mi diede dei vestiti puliti e delle asciugamani. Ero ancora sconvolta da tutto ciò che mi era appena successo.Sentivo ancora le mani di quelle bestie addosso e la guancia mi faceva ancora male dato lo schiaffo che mi aveva dato uno di loro.

Mi sedetti a terra,iniziai a far mente locale di tutto e scoppiai a piangere.Ero disgustata.

''Ma perché a me?'' era la domanda che mi ponevo ogni secondo e che mi frullava nella testa.Mi guardai allo specchio,per poco non vomitavo.Ero sporca sia fuori che dentro.Iniziò a venirmi una crisi di pianto e di nervi,mi strappai ciò che mi era rimasto addosso e gettai tutto sul pavimento.Entrai nella cabina doccia ed aprii l'acqua.L'acqua mi scorreva dalla testa fino ai piedi ed assieme ad essa anche le mie lacrime. 

L'avevo scampata grossa.Sarebbe potuto capire l'immaginabile se Frank non fosse arrivato.Era il mio angelo custode ma se non mi avesse lasciata sola non sarebbe mai successo questo...Almeno il peggio era passato.Mi era rimasto solo lo schifo verso me stessa e verso gli uomini.

Mi avvolsi nell'asciugamano ed uscii dalla cabina doccia.Mi guardai nuda allo specchio e vidi i lividi sui fianchi,sui seni,sulle natiche e sulle braccia.Ero totalmente ''annerita'' e distrutta.Presi la felpa che mi aveva dato Frank e subito l'indossai anche se era sette volte me.Non volevo assolutamente guardarmi,mi facevo schifo.Mi asciugai i capelli e cercai di renderli il più possibile presentabili.

Uscii dal bagno,Frank era a dorso nudo ancora con la tuta da moto e teneva il ghiaccio sul labbro mentre si preparava una sigaretta.Mi vide: ''Ehi,piccola va meglio?'' disse dolcemente,annuii.

''Vuoi mangiare?'' chiese ancora.Gli feci cenno di ''no'' col capo. 

''Almeno parlami'' chiese.

''Non ho nulla da dire''  risposi.

''NULLA?!'' chiese spostandosi il ghiaccio dal labbro.

''Non iniziare,non ce la faccio più,mi stai distruggendo,guarda per colpa tua come sono ridotta se solo non mi avessi lasciata da sola in quel cazzo di posto sperduto! GUARDAMI!!!''alzai la maglia ed abbassai i pantaloni per mostrargli i lividi.Non mi guardò e girò la testa al lato opposto.Mi avvicinai e con una mano gli girai velocemente il viso per farmi guardare, ''GUARDAMI! GUARDAMI!!!'' dissi con la voce spezzata dal pianto.

''Ho visto...''sussurrò e si voltò di nuovo.Mi abbassai la maglia ed alzai i pantaloni ''Perfetto'' risposi.

''Perdonami...'' disse ''NON PIU' ''risposi in maniera secca e decisa.

Ero stanca.

Di lui,di tutto,di questo.Questa era stata la goccia che aveva fatto traboccare il vaso,più dei giorni d'assenza,più del bacio con Selena e più di tutti gli altri litigi.Davvero,basta.

Mi aveva lasciata sola,in un posto sperduto,spopolato,non aveva avuto nemmeno il buon senso di accompagnarmi e poi sputarmi addosso qualsiasi insulto,questo era peggio.Poteva succedermi qualcosa di veramente brutto per colpa sua.

Ero stanca.Stanca delle sue scenate violente,delle sue follie,di tutto.Mi amava,sì o almeno così diceva ma forse il suo amore mi faceva paura.E l'amore non può fare paura,l'amore ci rende liberi,felici e spensierati e non tristi,isterici ,nervosi e sospettosi.Com'ero  io nei suoi riguardi.

''Elisabeth! IO TI AMO!'' disse supplicandomi 

''Frank,non è amore questo.E se questo è il tuo amore,io non lo voglio'' dissi guardandolo dritto negli occhi.

Restò di pietra probabilmente non mi aveva mai vista così decisa,fredda e seria.Sapeva sempre raggirarmi e farsi perdonare ma stavolta era diverso,stavolta sentivo qualcosa in me che mi spingeva a costruire una barriera nei suoi confronti ed a tenerlo lontano.

''...Piccola...Ti prego'' 

''E' troppo tardi. Non dovevi farlo. Io ti amo,credimi e mi si spezza il cuore dirtelo ma sono distrutta,sei stato un uragano nella mia vita,sei arrivato,ti sei preso tutto e l'hai anche distrutto ma ora io non posso più permettertelo,ti ho concesso tanto ma ora devo pensare a me stessa.Ho pensato così tanto a te da dimenticarmi di me!'' dissi singhiozzando.Si avvicinò per stringermi a sé,mi allontanai di scatto e gli urlai contro: ''NON AVVICINARTI!'' fece un passo in avanti per avvicinarsi comunque,risposi ''NO! N O !'' si fermò e restò dov'era.

''...Abbiamo avuto momenti bellissimi,sei stato il mio primo uomo,ti ho dato tutto di me e non me ne pento ma non posso più stare con te,sei misterioso,pericoloso,hai troppi segreti e nascondi tante cose,devo starti lontana.Mi dispiace.'' dissi.

Frank restò impassibile,sembrava un bambino che stava per piangere ma non lo fece.

''Perdonami''sussurrò.

''Non posso più,scusa'' presi le poche cose che avevo lasciato a casa sua e mi diressi verso la porta.Frank era ancora vicino al divano immobile,arrivai alla porta,impugnai il pomello,lo girai...

''Elisabeth!'' esclamò,venendomi incontro.

''NO! FERMO!'' esclamai bloccandolo. ''Addio,Frank'' dissi,salutandolo con un cenno con la mano.

''Piccola...''sussurrò.

Senza nemmeno farlo rispondere,scesi velocemente le scale.Era notte fonda così presi un taxi ed arrivai a casa mia,salii in camera senza far rumore e mi misi a letto.

Le lacrime mi scendevano sul viso senza che io potessi controllarle e soffocai il mio ennesimo pianto disperato nel cuscino.

Lo amavo con tutta me stessa ma ero consapevole che uno come lui non poteva stare con una come me.Forse non ero alla sua altezza o meglio la nostra diversità ci aveva allontanati. 

Mi addormentai con la consapevolezza che domani sarei dovuta ripartire da zero.

Senza lui.

Tu Mi Appartieni (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora