Era pomeriggio,mia zia era a lavoro ed io studiavo o almeno provavo a studiare...Avevo la mente così annebbiata e spenta da non riuscire a memorizzare nemmeno una virgola ma ci provavo e soprattutto era l'unico modo che avessi per distrarmi oltre che far passeggiate ma faceva troppo freddo oggi per uscire e non avevo nemmeno voglia,così restai a casa col naso sui libri.
Mentre leggevo,bussarono alla porta. Restai un attimo sorpresa,dato che qui non veniva mai nessuno,a parte il panettiere e qualche amica di mia zia.Pensai fosse mia madre ma lei sicuramente mi avrebbe avvisata prima di venire.Andai verso la porta ed esclamai,prima di aprirla : ''Chi è?''
Non mi rispose nessuno. Non volevo aprire ma se fosse stato qualcosa di urgente? Così senza pensarci due volte,aprii.
Non potevo crederci...
Era Frank.
Mi ritrovai Frank davanti col suo solito sguardo nervoso ed arrabbiato (stavolta probabilmente lo era per davvero),la sigaretta spenta tra le labbra,l'aveva preparata sicuramente da poco.Indossava un pantalone beige,una felpa nera,le vans nere,un cappellino snapback nero con la visiera girata dietro e nella mano destra aveva il casco.Mi fissò per qualche minuto,io feci lo stesso poi ruppe la tensione dicendomi:
''Devo parlarti''.
Volevo chiudere la porta ma d'altronde sapevo che non sarebbe mai andato via e magari l'avrebb distrutta onde evitare scenate lo feci entrare.
Entrò,lo feci accomodare in cucina, ''Come sei arrivato qui?'' chiesi curiosa ''Ho un amico che lavora alla polizia ho fatto rintracciare subito il tuo telefono'' disse fissandomi. Che mente...
''Posso offrirti qualcosa?'' dissi a voce bassa ''No,grazie'' rispose subito.
''Devo parlarti e basta'' disse guardandomi dritto negli occhi. Diventai di ghiaccio,congelò ogni singola parte di me.
''Ti ascolto'' risposi
Prese fiato,posò la sigaretta sul tavolo e guardandomi iniziò a parlare:
''Allora,quello che hai letto non è vero. C'è stato un bacio,lo ammetto ma non significa niente perché Selena me l'ha rubato''
''Ah,ero incosciente quindi'' risposi immediatamente senza lasciarlo finire,già ero stufa delle solite scuse.
''Non ero incosciente ma davvero me l'ha rubato! Era una mia carissima amica,eravamo molto legati poi lei si è innamorata di me ed io ho chiuso il rapporto''
''L'hai chiuso dopo un bacio?! Dovevi aspettare che ti baciasse per chiuderlo?! Non ti bastava che fosse innamorata di te?!'' ero furiosa non potevo crederci,non potevo credere che mi stesse davvero dicendo quelle cose credendomi davvero una bambina!
''No,lo so hai ragione ma non è così! Io non l'ho baciata vuoi capirlo?!''
''Frank sono scuse,chiudevi da subito non aspettavi un bacio e soprattutto me l'hai nascosto.Mi fai schifo'' iniziai a piangere e non volevo che mi vedesse piangere ma purtroppo non riuscivo più a controllarmi.
''Ti prego,credimi'' disse supplicandomi
''Non posso,vai via''. Dissi d'un colpo.
''Elisabeth,piccola...Ti prego,guardami''
''Vai via Frank.Non voglio più vederti''mi alzai di corsa repentinamente Frank si alzò e mi bloccò al muro.
''Spostati!! Levati!!'' urlai disperata
''Una volta ti piaceva. Ma come cazzo può dimenticarti di noi?! Come?!?!'' disse sbattendomi i polsi al muro ad ogni parola,mi lasciò un braccio e mi urlò in faccia ''COME ? ! COME ? !'' era furioso,strinse i denti dalla rabbia e diede un pugno nel muro,poco distante dal mio viso.
Mi spaventai ed esclamai piangendo:''Togliti! Togliti!!! Vai via!!'' ,le gambe non mi reggevano più era come se fossero composte d'aria,così a mano a mano mi accasciai a terra,continuando a piangere.Frank si sedette a terra,di fianco a me ed iniziò ad abbracciarmi.
''Non toccarmi! NON TOCCARMI!'' lo guardai con gli occhi di fuoco,con tutta la rabbia che possedevo,che avevo accumulato questi giorni e con tutto il dolore che mi stava lacerando ancora.Vidi il suo sguardo,dispiaciuto e spaventato dal mio,non avevo mai visto Frank spaventato da qualcosa e mai avrei immaginato che a spaventarlo,un giorno,sarei stata io. Sentii la presa del suo abbraccio allentare e mi lasciò. Mi guardò negli occhi e con un filo di voce mi sussurrò : ''Perdonami per tutto''. Vidi una timida lacrima scendere sul suo viso,mi si distrusse il cuore in mille pezzi non l'avevo mai visto così e sapevo che fosse sincero perché avvertivo il suo dolore,tanto da distruggermi il cuore.
Si asciugò la lacrima,mi diede una carezza sul viso,si alzò subito dopo prese il casco sul tavolo ed andò via.
Mi lasciò così ed io lo lasciai andare. Sentii la moto partire in lontananza e capii che era andato via.
Averlo visto provocò in me più dolore perché capii di amarlo ancora.Capii che senza di lui non potevo vivere ma mi aveva fatta così male che nonostante si avvicinasse io non potevo stargli accanto,non ora. Oltre questo,minimamente ne fui felice,mi provocava ancora la sensazione del famoso ''zoo nello stomaco'' come quando si tolse il casco al primo incontro\scontro...Ma non bastava,quel briciolo di felicità che albergava nel lato più profondo di me a farmi dimenticare tutto ed a risollevarmi dall'abisso in cui ero sprofondata. Dovevo risalirne lentamente.
Non capivo molte cose,non ne sapevo altrettante ma una cosa era certa : il mio cuore era andato via insieme a lui.
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Tu Mi Appartieni (IN REVISIONE)
RomanceElisabeth è una ragazza di vent'anni introversa, timida e con la testa fra le nuvole ed una vita molto lineare e tranquilla fatta di studio, amici e qualche umile lavoro. Tutto cambierà quando incontrerà casualmente il misterioso e tenebroso Frank...