Pensai al "ti amo" di Frank notte e giorno. Era tutto così bello, tutto così perfetto, tutto somigliava a lui.Ne ero davvero innamorata, era il primo amore, certo ho avuto qualche flirt ma mai nulla di serio e soprattutto nulla come lui.
Come sempre aspettavo che Frank finisse di lavorare per poter sentirci e magari organizzare per vederci.
Squillò il telefono,erano le 21, risposi:
"Buonasera signorina, le va di uscire con me stasera? "
Stavo al suo gioco...
"Salve, certo"
"Tra poco sarò da lei".
Corsi in bagno a prepararmi in un lampo, mia madre mi vide
....merda
"Dove vai Ely?"
"Mamma a dormire da Jay, sai lo studio..."
Ti prego, non farmi il terzo grado, pensai.
"Mh, okay ci vediamo domani".
Carnevale brasiliano nella mia testa.
Ora potevo rilassarmi e prepararmi.
Raccolsi i capelli, trucco leggero quasi sul naturale,vestitino bordeaux che esaltava molto la mia carnagione chiara, décolleté neri alti e giacca nera.
Arrivò un sms alle 22.30, cavolo era tardissimo!
Aprii era Frank...
"Esci"
L'aveva mandato alle 22:00, mezz'ora d'attesa sarà furioso...
Uscii subito.
Era appoggiato alla moto, con una sigaretta tra le labbra, camicia blu e quadri neri, jeans neri, vans nere e giacca di pelle nera, capelli spettinati come sempre che aggiustava col suo solito tocco di mano e sguardo serio ed arrabbiato....Mm gli sarei saltata subito addosso...Ma lo salutai, mi guardò tutta e mi strinse, dicendomi:"sei bellissima,sei mia".
"Sei mia" non mancava mai e quando me lo diceva era poesia.
Salii sulla moto e partimmo, chissà dove aveva intenzione di portarmi...
Arrivammo, in una piazza frequentata diciamo da persone poco raccomandabili, lui mi stringeva a sè,facendo occhiatacce a chiunque mi guardasse anche per un solo secondo, finché non mi sussurrò:
"Mi ero dimenticato quanto tu sia pura e quanto sia un diamante in questo posto grezzo".
Gli sorrisi arrossendo, ricambiò.
Sapeva sempre quali parole utilizzare e con quale delicatezza dirle.
Entrammo in un locale da uomini, c'erano poche donne, una cappa di fumo, tavolo da biliardo e birre ovunque. Salutavano tutti Frank, capii che era indubbiamente un cliente abituale.
Ci sedemmo al bancone ma appena accavallai le gambe avendo il vestitino e forse avevo accaparrato qualche sguardo, mi fece alzare e sedere su di lui.
"Ma allora sei un geloso!"esclamai ridendo.
Giró la sigaretta, senza sorridere ed affermò:" io non scherzo quando dico che mi appartieni". Disse fissandomi negli occhi.
Amavo questa sua possessione perché non era cattiva, non faceva male , era amore.
Ed io ero sua. Completamente.
Mi offrì un'aranciata, tutti notarono la mia bibita dato che era l'unica analcolica presente in tutto il locale, lui prese una semplice birra.
Aspettammo un po', finché non prese il turno da barista un suo amico, più basso di Frank, barba folta,capelli rasati a zero, braccia tatuate, camicia, jeans ed anfibi, insomma un SUO amico.
Frank lo abbracciò subito, vennero verso di me ed esclamò ,guardandolo:
"Johnny lei è Elisabeth, la mia donna".
LA SUA DONNA.
ERO LA SUA DONNA.
Che possessione...
Timidissima gli strinsi la mano, arrossendo e sussurrandogli :
"P-piacere"
"È un po'timida"
FRANK!!!! Lo fulminai con lo sguardo.
Parlammo un po', Johnny mi raccontò dei suoi studi al liceo classico e della sua convivenza con la sua ragazza, Alice.
Era molto innamorato, gli si brillavano gli occhi parlando di lei e mi trasmetteva una tale felicità che sorridevo automaticamente come un'idiota.
Dopodiché mi raccontò di Frank:
"Sai, Elisabeth, conosco Frank da piccolo, ha sempre avuto molte ragazze, è sempre stato una testa calda , ha sempre fatto stronzate ma da quando ti ha vista mi parla solo di te..."
Frank era stato poesia sulle labbra di chi non sapeva leggere.
Frank lo interruppe imbarazzato (finalmente qualcuno che gli provocava imbarazzo)
"Jooohn! Smettila". Sorridendo a Johnny gli dissi di continuare
"...e beh è davvero cambiato in meglio ed io speravo tanto di vederlo così un giorno. Perché è mio fratello e vedere che tu sia la causa della sua felicità oltre che stabilità mi rende a mia volta felice e poi è un ragazzo che dà il cuore a chi lo merita e sa dare tutto a chi ama".
Queste parole mi riempirono di gioia, non perché lui volesse tirare acqua al mulino del suo migliore amico/fratello ma perché io l'avevo attestato, Frank era davvero ciò che descriveva Johnny.
Ci alzammo dal tavolo, salutai affettuosamente Johnny.Ero così felice che mi avesse portata nel suo mondo nonostante le nostre diversità ed i nostri ambienti diversi ma era una sorta di dichiarazione quel gesto ossia :
"Ti amo e devi far parte del mio mondo in qualsiasi modo". E ciò mi faceva capire quanto lui ci tenesse a me.
Arrivammo a casa sua.
Andammo a letto era distrutto dal lavoro ed io dallo studio, lo guardai e gli dissi con un sorriso a cinquanta denti : "Grazie per stasera, mi hai fatto un regalo bellissimo e significa tanto per me."
Senza rispondermi , mi strinse a sè baciandomi la fronte.
Mi ritrovai nel suo collo, gli diedi un bacio delicatamente, sussurrandogli :
"Buonanotte amore mio".
"Buonanotte principessa mia".
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Tu Mi Appartieni (IN REVISIONE)
RomanceElisabeth è una ragazza di vent'anni introversa, timida e con la testa fra le nuvole ed una vita molto lineare e tranquilla fatta di studio, amici e qualche umile lavoro. Tutto cambierà quando incontrerà casualmente il misterioso e tenebroso Frank...