5:00 del mattino. Giorno: 13 luglio.
-Nat! Svegliati, presto, SVEGLIATI!- Mi disse la zia. Guardai l' orologio, erano le 5 del mattino.
-Zia ma hai visto l' ora? Sono le 5 del mattino!-
-Devi alzarti a prepararti! Hanno chiamato da casa..stanno portando Nadia in ospedale, darà alla luce una bimba-
Il mio viso si illuminò di felicità nel sentire la notizia tanto attesa.
Mi preparai velocemente. Svegliai Eleonora ed Omar.
Alle 7:00 mio zio venne a prenderci al mare per portarci a casa in città, sarebbe diventato papà per la prima volta.
Presi il posto davanti di fianco a mio zio e notai che era calmo, o almeno così sembrava, il che era strano dato che mio zio era un tipo molto sensibile.
Il sole sorse.
Passò una mezzoretta abbondante e arrivammo a casa. Mi lasciarono a casa coi bambini, nonostante la mia voglia di stare affianco a Nadia. "I bambini sono da soli a casa, e tu ormai sei grnade, puoi badare a loro, non possiamo lasciarli da soli, capisci?!" Se ne erano usciti con quella scusa. Mia zia invece era andata a stare insieme a Nadia.
L' atessa era estenuante, le lancette dell' orologio sembravano andare in senso antiorario.
Non sapevo cosa fare da mangiare e mi improvvisai cuoca ma con risultati deludenti.
Preparai un pò di pasta che i bambini ovviamente non mangiarono per paura di rimanerci secchi, e li capivo.
Loro passarono tutto il pomeriggio a guardare cartoni animati io invece mettevo un pò a posto la culla, i vestiti e tutto quello che apparteneva alla nuova arrivata.
In attesa di vederla mi immaginavo il suo volto paffuto, i suo grandi occhi e i suoi piedini piccoli e morbidi.
Per prepararci una cena venne una cara amica di famiglia: Marta.
Ci preparò delle lasagne davvero molto gustose.
Il giorno dopo mi svegliai sempre aspettavo l' arrivo della piccola.
Chiamai mio zio all' ospedale.
-Zio come state? E la piccola? E' bella? Sta bene? E Nadia?-Lo bombardai di domande.
-Stanno tutti bene. Ah c'è qualcuno che ti vuole parlare!-Disse.
Sentii dei suoni teneri, una bellissima bambina che gridava al mondo che era nata. Mi misi la mano sulla bocca, mi scese una lacrima.
"Amanda..."
Pensai a voce alta.
-Zio, si chiamerà Amanda!!- Non capii bene di come mi venne quel nome per la mente ma quel nome mi piaque fin dal primo momento.
-Amanda...- Ripetè mio zio -Sì è bellissimo!- Disse infine.
Sorrisi.
Verso mezzogiorn vidi che al portone stava entrando una macchina: Mio zio!!
Andai loro incontro.
Mia zia Silvia teneva in braccio un qualcosa di minuscolo avvolto in una coperta bianca.
Era bellissima, un angelo nato per sbaglio sulla Terra, e non in paradiso.
La vidi. Mi vide.
Sorrisi. Sorrise. ®
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Il Valore Della Vita (Completa) [IN REVISIONE]
RomanceMi chiamo Nat, ho solo 17 anni e quella che vi sto per raccontare e la mia storia! Nell'estate del 2012 sono partita per (Albania, paese d'origine di mamma, per passare le vacanze estive. Tutto succede nella mia vita e nulla deve essere per sconta...