Capitolo 49: A drop in the Ocean.

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Il panico si diffuse in tutto l' aereo che a volte perdeva l' equilibrio.

I bambini continuavano a giocare, a ridevano credendo che tutto fosse organizzato per farli divertire mentre le madri facevano indossare loro dei giubbini di salvataggio di colore arancioni.

Io e Luke stavamo ai nostri posti.

Mi stringeva la mano il più forte che poteva, io facevo lo stesso per dargli sicurezza.

L' aereo incominciò di nuovo a perdere l' equilibrio, stavolta non l' avrebbe più riacquistato.

Chiusi gli occhi, feci dei respiri profondi per stare il più possibile calma.

L' aereo scese in picchiata.

E poi l' impatto con l' acqua dell' oceano.

Un boato tremendo che fece sobbalzare il cuore di ognuno dei passeggeri e fece urlare l' anima delle madri preoccupate per il futuro dei loro figli. Nel giro di alcuni minuti l' aereo si riempì d' acqua, toccò il fondale, orami eravamo in trappola.

Mi guardai intorno, avevo ancora stretta la mano di Luke. Nuotammo cercando di andare verso la coda dell' aereo dove si era creata una sorta di 'bolla d' ossigeno.

Tutti seguirono i nostri esempi e quando riuscimmo a respirare si decise cosa fare.

-Noi uomini cercheremo di aprire una delle porte per riuscire ad uscire di qui, voi donne state con i bambini.- Disse uno scendendo sott' acqua seguito da tutti gli altri, compreso Luke.

Ma io non riuscivo a stare tranquilla, volevo rendermi utile, in qualche modo, anche in quello più banale.

Mi tolsi il giubbino di salvataggio, presi aria più che potevo nei polmoni e nuotai in basso fino dove si trovava Luke.

Gli passavo l' aria baciandolo.

Tornai su, presi aria ancora una volta e mi immersi nell' acqua gelida, ma Luke era a metà strada e mi indicò di risalire.

-Siamo riuscciti a forzare la porta, appena l' apriremo del tutto l' aereo si riempirà completamente, per questo dobbiamo riuscire a portare le donne e i bambini vicino alla porta al momento dell' apertura, Okkei?-

Presi un bambino, sui 5 anni, lo misi sotto braccio e nuotai fino alla porta, nuotare con una mano sola era più faticoso, ma dovevo essere di aiuto anche io.

Portai tutti i bambini giù vicino alla porta, ma ne mancava uno, rimasto aggrappato.

Ritornai da lui, lo misi sotto braccio e nuotai, anche se allo stremo delle mie forze.

Diedi l' "Ok" e due uomini aprirono la porta.

Fecero uscire tutti, prima le donne con i propri bambini.

Un uomo teneva aperta la porta dell' aereo o la corrente l' avrebbe fatta chiudere ancora.

Fecero uscire tutti, Luke nuotò verso l' esterno dell' aereo e io lo seguii.

L' uomo che teneva la porta aperta era allo stremo e all' ultimo secondo mollò la presa lasciandomi la gamba intrappolata.

Incominciai a tirare, Luke mi teneva dalle braccia e non mi mollava. Mi feci coraggio, tirai con tutte le mie forze e riuscii a liberarmi di li.

La gamba mi faceva male da morire, sentivo dolore e bruciore al tempo stesso, nuotavo verso la superficie con una gamba sola.

Raggiungemmo la superficie nel giro di qualche minuto.

Le donne e i bambini gridavano aiuto, perfino gli uomini che prima sembravano così forti ora urlavano, gridavano pregavano insieme, tutti diversi ma con lo stesso dolore che li accomunava.

-Luke!- Gridai.

-Sono qui!- Gridò lui, poco distante da me.

-Ho freddo, Luke!- Dissi con le lacrime agli occhi. L' acqua gelida mi stava trafiggendo, era come avere tanti piccoli aghi nel corpo che pungevano e non smettevano.

-Dobbiamo nuotare, per scaldarci!- Mi disse prendendomi la mano.

-Luke, non posso!- Dissi.

-Cosa?-

-La gamba, mi fa male e brucia..- Luke andò sott' acqua sentivo le sue mani che toccavano la mia coscia, poi riemerse dall' acqua.

-Hai una ferita molto profonda, se ti brucia è un buon segno: significa che si sta disinfettando, ma cerca di sforzarti un pò. - Disse.

Mi prese per mano e mi aiutò a nuotare, in poco tempo raggiungemmo un pezzo di aereo staccato con l' impatto, piccolo, quanto serviva per avere un sostegno per rimanere a galla.

-Okkei, rimarremo qui per un pò.- Disse Luke guardandosi intorno.

-..ho paura, Luke!-

-Cosa? Amore tu non hai mai avuto paura, per nulla, perchè dovresi averne adesso? Prima ho sentito i piloti, hanno mandato gli S.O.S già da molto tempo, è questione di minuti, ritorneranno a prenderci; ti fidi di me? di quello che dico?-

Feci cenno di si con la testa. Luke mi baciò sulla fronte per darmi un pò di conforto. ®

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