Capitolo 1

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Mi sveglio di colpo. Guardo l'orologio. Otto e mezza. Merda, tra mezz'ora devo essere in classe. Scendo come un fulmine dal letto e mi vesto con dei semplici jeans, maglioncino e dr. Martens. Trangugio un toast, prendo lo zaino e corro fuori casa, verso scuola. Mentre mi avvicino all' entrata vedo la squadra di football urlare, scherzare e darsi pacche sulle spalle. Rimango sorpresa perché solitamente i giocatori si incontrano in palestra. Passo di fianco al gruppo e Niall, il co-capitano mi guarda e mi sorride. Ricambio. E' l'unica persona che a scuola mi parla, oltre Madison. Già dalla prima liceo, tutti gli studenti non mi hanno mai rivolto la parola, ma non per disprezzo, anzi, per rispetto. Rispetto per non so che cosa. E dopo l'episodio di Brian la gente smetteva persino di parlare, quando passavo io. Ma mai nessuno che mi avesse minimamente presa in giro, minacciata o quant' altro.

Quando arrivo in classe, non c'è nessuno. Saluto il professore di biologia e mi siedo al mio posto. Oltre a Madison nessuno si è mai seduto vicino a me. I banchi sono a coppie di due, ma i miei compagni pur di non sedersi vicino a me, stanno da soli. Come sempre appoggio lo zaino sul banco vuoto, mi siedo e apro il libro. Sto leggendo "Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino". Pian piano la classe si popola. Arriva l'ultimo studente e solo in quel momento mi ricordo che Madison mi aveva detto che non veniva. Il prof. dovrebbe cominciare, ma rimane in silenzio. Ad un tratto qualcuno bussa e il preside accompagnato da un bel ragazzo compare sulla porta. Il preside, una persona severa, ma anche molto divertente, entra in classe brandendo per il braccio il ragazzo. Si vede chiaramente che quel poveraccio è a disagio.

Entra e dice " Buongiorno ragazzi. Questo è Harry Styles e passerà quest' ultimo anno qui da noi. Due anni fa ha dovuto lasciare questa scuola, per andare a Los Angeles, ma ora è ritornato. Bhe, spero che abbiate modo di conoscerlo meglio. E..."
Sarah interviene, come sempre "Preside, mi scusi, ma io non l'ho mai visto!"
Con tono esasperato risponde " Smith, se mi avessi fatto finire ti avrei detto che è normale che non l'abbiate mai visto, perché non seguiva il corso di Medicina, ma frequentava l'indirizzo tradizionale!"
Sarah si scusa e il preside osserva la classe, per cercare un posto libero. Ma solo un istante dopo capisco che l'unico posto libero è quello vicino a me. Il preside indirizza Harry  al mio banco; sottovoce aggiunge " Shailene, va bene se si mette qua?". Annuisco.

Harry si siede poi mi tocca una spalla e indica il mio zaino sul suo banco.
"Non è che potresti toglierlo?" mi chiede sorridendo.
Guardo prima lo zaino poi lui, prendo infine lo zaino e lo butto a terra.
Harry mi guarda come se avessi appena bucato l' aorta ad un paziente.
"Che c'è?!" rispondo sbuffando. Oggi non sono di buon umore.
"Sono appena arrivato in una classe nuova, mi mettono vicino a te e tu nemmeno mi dici come ti chiami?"
"Shailene" dico continuando a copiare le formule che il prof ha scritto alla lavagna.
"Che entusiasmo" dice ironicamente Harry, che già comincio ad odiare.
"Dovrei essere entusiasta di un vicino di banco che è bello, ma sembra non avere cervello?".
No, non sono per niente di buon umore.
"Come fai a dire che sono uno stupido senza nemmeno conoscermi?" dice continuando a sorridere.
Che fastidio. Ho avuto abbastanza esperienze per capire con chi è meglio avere a che fare.
"Lo so e basta"
"Lo sai e basta.."
"Non ho mi parlato così tanto in quattro anni" sussurro irritata.
"Perché?"
Mi giro, stupita che mi abbia sentito.
"Fatti gli affari tuoi"
Harry si zittisce, forse l' ho offeso ma non mi interessa più di tanto.

La giornata passa tranquilla fin quando non esco. Nel corridoio incontro Niall che mi saluta, poi faccio per uscire da scuola, quando qualcuno mi prende delicatamente per il polso. Il ragazzo nuovo, sicuro.
Solo lui si è permesso di parlarmi in tutti questi anni.
Mi giro e lo vedo. Sorride. Che nervi! Come può sempre sorridere?
"Che vuoi?" sussurro.
"Voglio dimostrarti che non sono uno stupido"
"Ma per favore! Dai lasciami il polso" dico con voce piatta.
"No, per favore te lo chiedo io."
"Senti, cosa vorresti fare per dimostrarmi che non sei uno stupido?"
"Uscire" fa una pausa."Con te" aggiunge.
Rido.
"Ma guardati attorno! Sei circondato da ragazze che ti sbavano dietro da quando sei arrivato e si fanno mille film mentali su un' ipotetica storia con te" "Scegli una di loro."
"No." sorride.
"Ma perché proprio io? L'unica che non ti sopporta" sussurro.
"E' questo il punto. Ti voglio dimostrare che non sono stupido, anzi."
Nuovamente stupita che mi avesse sentito rispondo "Okay mi hai convinto. Posso andare?"
"No, non ti ho convinto e no, non te ne puoi andare"
Sbuffo.
Ma che vuole questo da me? Ci sono ragazze che ucciderebbero per stare con lui. E lui vuole uscire con me.
"Ci vediamo domani." dico estremamente irritata.
Vado via e sento Harry che mi chiama, ma non mi volto.

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