Capitolo 9

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Quest'anno abbiamo gli esami e sono abbastanza agitata, perché se riuscirò ad ottenere il massimo dei voti, riceverò una borsa di studio.
Ecco, ero proprio su Google a leggere qualche informazione sulle università di medicina, quando sento suonare il campanello.
Scendo in fretta le scale e apro la porta. Davanti a me c'è Fred, il postino che passa in questo quartiere.
"Ciao Fred!" dico con finto entusiasmo, come sempre.
"Ciao Shailene. Allora, mi hanno detto di consegnarti personalmente questa"
Mi porge una semplice busta bianca, che non sembra avere nulla di speciale.
"Di persona?" ripeto, prendendo la busta.
"Mi è stato ordinato così. Sarà qualcosa di importante"
"Già" rispondo pensierosa. "Beh, grazie"
"Buona giornata"
Chiudo la porta ed entro in casa. Mi inquieta un pochino questa busta.
Non sono una grande delle sorprese, e soprattutto delle buste di cui non conosco il contenuto. Mi sono state comunicate troppe cose brutte, tramite posta.
Prendo il tagliacarte, do un colpo secco al bordo della lettera e tiro fuori un foglio.
Lo leggo alla velocità della luce e per poco non viene un infarto.
Santo cielo! Cazzo, non ci posso credere.
Chiamo Madison e le ordino di venire da me. Lei protesta ma capisce dal tono della mia voce che è molto importante. Dopo circa mezz'ora sento il campanello suonare e vedo Madison lucida di sudore, pur essendo quasi inverno.
"Shai, spero proprio che sia importante, dato che ho corso dalla stazione fino a casa tua" ansima.
"Mi hanno presa, Maddy! Mi hanno presa!"
"Che cosa stai dicendo?" sbuffa, scolandosi un bicchiere d'acqua.
"Il concorso!"
Per poco non le va di traverso l'acqua.
Mi salta addosso e inizia a baciarmi tutta la faccia. La allontano, dato che non amo gli abbracci e i baci, ma lei resta euforica.
"Ma ti rendi conto dell'importanza della cosa? TE NE RENDI CONTO?" mi urla in faccia.
"Certo"
"Sarò la tua manager, organizzerò tutti gli eventi e ..."
"Madison, calmati" dico ridendo.
"No, no, sul serio, sono brava in queste cose!"
"Prima devo trovare qualcuno che sia disposto a collaborare"
"Per le foto?"
Penso un attimo.
"Madison! TU! Si si si, potresti essere tu!"
"No, no e ancora no" dice lei con la voce fermissima.
"Maddy, ti scongiuro" la supplico.
Mi guarda con quei suoi enormi occhi blu. Perché non si lascia fotografare, è così bella? Qualche mese fa mi sono iscritta ad un concorso per "apprendisti fotografi" sotto caldo, caldissimo consiglio di Madison. Non ne sono ancora convita, ma oramai i giochi sono fatti e non posso tirarmi indietro. Ora devo "solo" trovare un modello o una modella, che sia disposto a collaborare gratuitamente.
"Allora, io ho un'idea" dice seria.
"Così mi spaventi"
"Facciamo una locandina un po' carina e appariscente, la mettiamo nella bacheca della scuola e vediamo se qualcuno si presenta" dice tutta eccitata, ma con un'espressione di estrema sicurezza.
"Oh, beh, sicuramente verranno in massa dopo che avranno letto che ci li fotografa sono io" dico in modo sarcastico.
"Possiamo chiedere al professor Stevens, è lui che organizza i corsi extra-scolastici" dice un po' saccente.
Sospiro "So perfettamente cosa fa il professor Stevens"
"Non riesco a capire dove sta il problema. Possiamo almeno provarci?" mi chiede in tono di supplica.
"Si, però, se non funziona, ti obbligo a posare per me"
Madison mi guarda storta e se ne esce con una specie mugolio.



Harry non viene a scuola da qualche giorno ed è dalla festa da Niall che non lo vedo. Sto aspettando che Madison esca dall'ufficio del prof, quando lo vedo uscire dal bagno.
Incrocio il suo sguardo, ma lui gira subito gli occhi dall'altra parte. Sta fermo vicino alla porta come se stesse pensando e io non ho proprio intenzione di avvicinarmi e salutarlo, ma non posso fare a meno di fissarlo. Alza di nuovo lo sguardo e sembra guardare nella mia direzione, allora mi giro e vedo che sull'armadietto su cui sono appoggiata c'è un pezzetto di scotch con il suo nome. Sorrido tra me e spero che Madison ci impieghi più tempo del dovuto. Credo proprio che lui sappia che mi sono accorta di essere appoggiata sul suo armadietto, ma io resto impalata.
Sta cercando di evitarmi, ed è fin troppo evidente.
Alla fine si avvicina.
Chissà cosa gli frulla nel cervello.
E' davanti a me e io mi scosto leggermente per permettergli di fare quel che deve fare. Non mi saluta e io ricambio con il medesimo silenzio. Sta quasi per andarsene, allora mi schiarisco un po' la voce.
"Sei forse arrabbiato con me?" la voce mi esce un po' troppo mielosa.
Lui mi guarda fisso negli occhi. Oggi è particolarmente bello; ha i capelli legati in un piccolo chignon e indossa una maglia rossa.
"No. Niente che non va"
"Non ne sono tanto sicura" dico, con la voce di nuovo distaccata.
"Nemmeno io sono sicuro di come hai passato la notte da Niall"
Rido un po' sforzata. "Ancora con questa storia?"
"Già. Ancora con questa storia."
Mette il broncio e facendo così sembra un bambino.
"Dio, Harry, ero ubriaca non mi ricordo"
"Beh, ma non sei stata tu a mettere a posto le camere"
"Cosa stai dicendo?"
"Ho aiutato Niall a mettere in ordine il macello che la gente ha lasciato e ho potuto notare che parecchie persone quella sera ci hanno dato dentro con il sesso"
"E ovviamente questo ti fa pensare che io sia una quelle persone"
"Io so che sei una di quelle persone"
Mi sta salendo il nervoso.
Faccio la vociona da uomo e dico "Oh, si piacere, mi chiamo Harry SonoIlFigoOnniscente Styles"
Lui alza un sopracciglio e in questo momento spero solo che Madison esca da quella fottutissima stanza.
Questo è esattamente quello che intendo quando dico che vorrei ammazzarlo, ma è troppo bello per farlo e che mi provoca emozioni contrastanti.
"Ho sentito che urlavi" aggiunge.
"Che?" mi chiedo cosa stia dicendo.
"Stavo andando in bagno e ho sentito che ridevi e urlavi"
"Avrai sbagliato persona" capisco di essere arrossita, perché Harry mi fissa le guance.
"No. Sapevo che eri tu"
Sbuffo. "Supponendo che ciò che dici sia vero, cosa stavo urlando?"
Questa volta è lui che arrossisce e le sue labbra diventano quasi fucsia. "Meglio che tu non lo sappia". Non mi guarda negli occhi.
Sto per ribattere quando Madison esce super euforica dalla stanza e inizia a parlare a macchinetta. Si accorge subito del mio sguardo, allora si gira e saluta Harry. Harry ricambia e se ne va.
Madison mi guarda con un aria accusatoria "Ti sei forse dimenticata di dirmi qualcosa?"

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