Defenceless [H.S]

Capitolo 7

Cala il silenzio più totale e il tragitto sembra lunghissimo.
Arriviamo davanti all' enorme casa di Niall.
Scendo dalla macchina ancora imbarazzata e sento Harry dietro di me. Entriamo, ci sono parecchie persone me non è affollatissimo. In quel preciso istante scopro che il mio intento di "nascondermi" in mezzo alla folla è stato del tutto inutile. Le ragazze indossano vestiti, che non si possono neppure definire tali e i ragazzi... beh, qualcuno gira in mutande. Harry mi prende per il polso e sembra quasi essersi dimenticato di cosa è successo poco prima. Non capisco come faccia a farsi passare così velocemente l'imbarazzo.
"Ti devo presentare un po' di persone" urla, per sovrastare la musica.
"Okay" dico, ma probabilmente non mi sente.
Riconosco la testa bionda di Niall in mezzo ad un gruppetto.
"Va bene, Shai" dice Harry. Mi piace come pronuncia il mio nome. "Questi sono Louis, Liam e Zayn"
Sventolo la mano, perché non so cosa dire. Liam mi sorride, Louis agita la mano, e Zayn mi guarda strana.
Niall mi urla in faccia "Ma che cazzo ti sei messa?".
Okay, è ubriaco.
"Ho chiesto ad Harry di farti venire perché volevo che ti lasciassi un po' andare, non che venissi a fare la suora!"
Gli tiro un pugno scherzoso sul braccio, ma deve averlo interpretato male perché mi prende per la vita, mi tira su una spalla e mi da uno schiaffo sul culo, mentre ride a crepapelle. Harry gli mette una mano sul braccio e gli dice qualcosa che non riesco a sentire. Niall mi posa subito, ma continua a sghignazzare.
Decido di andare in cucina a bere qualcosa. Vedo Brian appoggiato all' isola. Mi saluta, ma io lo ignoro. Non voglio che mi ritornino in mente quei brutti ricordi. Prendo un bicchiere di sambuca e faccio per andarmene. Ci penso un po' su e decido di prendere tutta la bottiglia.
Salgo le scale ed entro in una camera. Sento dei rumori, ma è buio e non vedo niente. Accedo la luce e vedo Louis con una ragazza bruna attaccata alle sua parti intime.
Dio, che imbarazzo.
Mi giro di scatto, apro la porta e me ne vado. Mi siedo in corridoio e mi metto a bere.
Non so esattamente quanto tempo passa, ma dopo un po' faccio per alzarmi ma vedendo tutto ondeggiare, mi siedo. Nello stesso istante sento delle risate che vengono verso di me e subito dopo inquadro una ragazza bionda e un ragazzo baciarsi e barcollare verso una stanza. La tipa bionda mi sembra stronza allora mi alzo, la spintono via e mi attacco al ragazzo, che non ho idea di chi sia. Sento sapore di alcool sulle sua labbra. Deve essere ubriaco anche lui. Entriamo in una camera.

Il telefono squilla e la testa mi rimbomba. Apro gli occhi ma vengo accecata dalla luce che viene dalla finestra. Mi alzo e prendo il telefono. Rispondo e sento che è Harry. Attacco subito. Mi sento strana e in quel momento mi accorgo di essere completamente nuda. Oh merda. Mi guardo attorno. Lenzuola sul pavimento, vestiti ovunque, lampada rotta, tenda stappata. Mi vesto e corro in bagno. Mi siedo e faccio pipì, o almeno ci provo. Dio, che male. Ritorno in camera e vedo una scatola di preservativi sul comodino. Non ci posso credere. Ho perso la verginità con qualcuno che non ho idea di chi sia. Prendo tutta la mia roba e scendo di sotto. Niall è in cucina a fare colazione. Come fa qual ragazzo a smaltire così in fretta? Io mi sento ancora la testa girare. Harry è seduto vicino lui con una faccia preoccupata. Appena mi vede mi viene in contro.
"Dove cazzo eri finita?" dice agitandosi verso di me.
"Credo di essere svenuta in bagno" mento.
"Da come cammini sembra che hai passato tutta la notte scopare. O che tu abbia un palo nel culo, ma mi sembra poco probabile. Ehi, non è che devi fare la cacca?"
Cristo, Niall. Sta zitto.
Harry mi guarda negli occhi "Ha ragione lui?"
"Non credo" rispondo sbadigliando.
Harry stringe i pugni e le nocche sbiancano. "Non credi?"
"Ti devo forse dare qualche spiegazione?" chiedo molto acida.
"Io..." Non gli do il tempo di finire perché mi giro, prendo un tazza e mi verso del caffè. Lo bevo in fretta.
"Devo andare" "Ciao Niall, ciao Harry"
Harry mi guarda arrabbiatissimo, ma non ci faccio caso ed esco.