Capitolo 28

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"Ehm, io credo che sia un po' troppo... non so..." dice Harry gesticolando.

Sono le nove e avremmo già dovuti essere da Niall, ma tra la lentezza di Harry e le sue idee poco chiare, siamo ancora qua.

"Dai, su dimmi cosa non va" dico aggiustandomi il vestito.
Lui si gratta una guancia. "E' solo che così tutti ti guarderanno" dice indicandomi il sedere.
"Pensi che sia troppo stretto?" dico iniziandomi ad arrabbiare.
Non voglio qualcuno che mi dica come mi devo vestire.
"Non so... posso vedere nel tuo armadio?"
Sbuffo, e per lui vale come un 'sì'.
"Questo mi piace" dice tenendo in mano un vestito.
"Oh, no" dico decisa.
"Che c'è?"
Guardo prima il vestito e poi Harry "E' colorato" dico scandendo bene le parole.
"E' blu scuro" precisa lui.
Scruto Harry negli occhi e gli tolgo dalle mani quel vestito. "Esci" gli ordino.
"Cosa?"
"Me lo cambio" dico irritata.
Mi tolgo in fretta quello che ho addosso e metto l'abito blu. Esco veloce dalla camera, fiondandomi giù dalle scale. Prendo il cappotto, le chiavi e la borsa.
"Muoviti" dico ad Harry, con già la porta di casa aperta.

Saliamo in macchina e inizio a guidare.
"Se non volevi metterlo..."
"Zitto"
Harry tace qualche secondo, ma poi sbotta "Non mi puoi sempre trattare così. Se non ti piace non lo mettevi, punto."
Sospiro.
"Hai intenzione di dirmi qualcosa?"
Resto muta.
"Va bene" dice lui.
Il mio telefono inizia a squillare. "Posso?" dice sarcasticamente Harry.
Annuisco leggermente, mentre mi fermo per evitare di uccidere una vecchietta.

"Pronto?" dice lui.
"Ehm, Harry?" dice Niall in vivavoce.
"Sì"
"Dove siete?"
"Stiamo arrivando. Cinque minuti"
"Okay, a dopo allora"
"Ciao"

Picchietto le dita sul volante, mentre la vecchietta impiega mezza giornata ad attraversare la strada. La borsa le cade per terra, ed io, ormai con i nervi a fior di pelle, premo una mano sul clacson. Alla poverina prende un colpo, ma si affretta.

"L'ho messo, perché così non mi dovevi controllare tutta la serata" dico svoltando a destra.
Harry mi guarda.
"Perché so che l'avresti fatto" aggiungo.
"Sì, hai ragione" ammette.
"Scusa" sussurro.

E' una parola che uso così raramente, che sentirla uscire dalle mie labbra è veramente strano.

"Okay" dice Harry.
Arriviamo davanti alla casa di Niall e parcheggio. Quando spengo la macchina, il riccio mi guarda con le labbra stette e mi passa una mano sulla gamba.
"Va bene" ripete.
Io annuisco e scendo.

"Oh Alleluia!" dice il biondo, mentre ci viene incontro.
Quando entriamo in casa, noto con piacere che Niall non ha esagerato come la scorsa volta. Ha allestito un buffet al centro del salotto, nei paraggi non vedo traccia di alcool e la musica non è eccessivamente alta.
"Harry" lo chiamo.
"Sì?"
"Fermami se vedi che bevo troppo"
"Okay"
Si avvicina Louis, strafatto.
"Amici" dice piano, abbracciandoci.
"Lou, stai bene?"
Lui annuisce distratto "Zayn ha portato proprio della buona roba"
Ridacchio. "Non è un po' presto?"
Lui dilata gli occhi e mi prende un braccio. "Bisogna vivere la vita al momento. Noi puoi lasciarti sfuggire le cose che ti piacciono" mi dice ad un centimetro dalla faccia. "Chi mi garantiva che ne avesse portata altra? O che sarebbe durata fin dopo cena, eh? Vivi le cose che ti vengono offerte. E non importa chi te le dona; Dio, il fato, uno spacciatore, un amico. Non importa" ripete lentamente.
"Va bene. Andiamo a prendere una boccata d'aria" dice Harry, trascinandolo fuori.

Salgo le scale che portano al piano superiore, per posare il cappotto e la borsa ed entro nella prima stanza con la porta aperta.
Mentre lascio tutto sul letto, sento dei gemiti maschili provenienti dall'altra stanza. 'Santo cielo'.
Controllo il cellulare e vedo che Emma mi aveva mandato un messaggio per chiedermi se il viaggio era andato bene. 'S'incazzerà come una bestia dato che non le ho risposto'. Digito in fretta un riposta, scusandomi e vado in bagno.
Quando esco, faccio il più spiacevole degli incontri.

Vedo le gambe magre e lunghe camminare spavalde verso di me, mentre un sorriso falso si apre sul volto della ragazza.

"Oh, ciao Shailene" dice aggiustandosi i capelli biondi e ammiccando al ragazzo uscito dalla stanza con lei.
"Non sapevo che lavorassi anche a Capodanno" dico indicando il ragazzo che sta scendendo le scale.
Lei ride melliflua "Non capisco perché tutta questa ostilità nei miei confronti, non so proprio cosa ti ho fatto"
Mi avvicino a lei e noto con piacere che la supero leggermente in altezza. "Diciamo che non sono una fan delle puttane bisex"
Lei ridacchia ancora, per nulla imbarazzata. "Non essere gelosa per quello che non puoi avere"
"Non ho bisogno di nessun cazzo in bocca, per vivere decentemente"
Lei mi guarda con aria di sfida. "Sei venuta da sola o accompagnata?"
Non le rispondo.

"Shay?" sento la voce di Harry chiamarmi.
Taylor alza le sopracciglia teatralmente e spalanca la bocca.
Harry spunta da basso. "Shay, dove diavolo..." si ferma appena vede la bionda. "No. No, no, no" dice, salendo le scale tre gradini alla volta.
"Harry scendi" gli ordino.
Lui mi fissa. "Non ti posso permettere..."
"Non la voglio uccidere. Scendi"
Il riccio mi guarda alterato, ma poi va sotto.

"Che scenetta divertente!"
Alzo gli occhi al cielo "Non devi per forza recitare" sussurro.
"Come?"
"Lascia stare"
"Quindi tu ed Harry ora state insieme" chiede curiosa.
"Fai te"
Lei mi guarda quasi con dolcezza "Sai una cosa? Non ho mai sentito nessun gemere come lui"
Una rabbia sorda mi cresce nel petto.
Sento il sangue rivoltarsi nelle vene e un peso opprimermi il cuore, ma come sempre resto impassibile.
"Mm, sì, lo so" dico distrattamente.
Taylor mi guarda con quei suoi occhi da vipera e capisco che ha intenzioni di dire qualcosa di molto poco gentile.
"Ah, non pensavo ancora che ti lasciassi toccare, dopo Brian"

Mi pietrifico.
Come può dirmi questo?
Brutta troia schifosa. Che vada all'inferno, lei e le sue gambe larghe.

"Chiudi quella fogna di bocca" riesco a sussurrare.
"Che modi sgarbati! Sai, non credo che Harry ti meriti"

Oh, Dio mio, fermami dal fare di questa stronza, un cadavere freddo ed inerme.

"Non ho bisogno della tua opinione"
Ma anche a lei non interessa cosa le dico.
"Sai, è stato così profondo, e intendo in tutti i sensi che questa parola può avere, fare sesso con lui. L'ho sentito lasciarsi andare. E' davvero bravo, anche perché, io credo che abbia tutti i requisiti giusti"
La rabbia mi bolle nello stomaco "Tu ne devi aver visti molti, per saper giudicare così bene"
"Oh, ma Harry è facile da ricordare" Si avvicina a pochi centimetri dal mio naso "Sono rari quelli come lui"
"Beh, allora mi devo reputare fortunata"
Taylor annuisce, con quel suo fare odioso.

"Taylor? Sei qui?"
Kendall, la sua amica bruna, spunta dalle scale.
"Oh, ma lasciala perdere quella lì" dice annoiata, riferendosi a me.
Taylor mi guarda ancora con aria di sfida.
"Vai pure dalla tua amica troia" dico sorridendo.
La bionda scende e io mi predo qualche minuto per realizzare tutto quello che è successo.

Defenceless [H.S]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora