"Quindi, sì, ecco... grazie per averci invitato" dico tenendo la mia valigia in mano.
Luke ha deciso di fermarsi a Torquay, così io ed Harry prendiamo il treno per tornare a Londra.
"Ma figurati" dice Emma abbracciandomi.
"Grazie davvero di tutto" dico in sussurro, quando siamo ormai a pochi centimetri di distanza.
Saluto Charlie, Colin e Renee.
"Ciao Luke" dico un po' fredda.
Lui mi bacia su entrambe le guance, senza dire nulla. Si volta poi verso Harry e gli da una pacca sulla spalla, che potrebbe sembrare però uno schiaffo.
"Ci si vede" dice il riccio.
Jen arriva da me in lacrime. "Non potevi rimanere un po' di più?"
"No, credo che avrei potuto uccidere qualcuno"
"Oh, ma lo sai che Luke è solo stupido"
"Ciao Jen" dico ridacchiando.
Mia sorella si sposta poi vicino ad Harry "Allora ciao" dice tutta rossa, dandogli un bacio un po' troppo rumoroso sulla guancia.
Quando il riccio le passa un braccio dietro la schiena, accompagnato da un "A presto" piuttosto affettuoso, Jen sembra sciogliersi.Emma ci accompagna con la macchina fino alla stazione. Quando il treno parte, lei sventola ancora la mano verso di noi.
"Credo che mia sorella si sia presa una cotta per te"
"Chi? Jennifer? Ma va" dice lui un po' stupito.
"Non avrebbe nessun torto"
"Mm, tu dici?"
"Sì"
"Quindi cosa facciamo domani?"
"Una maratona" dico io svogliatamente.
"Come?" dice già agitato.
"Di serie televisive, stupido"
"Ah, okay" "Beh, perché no"
Sbuffo "Forse Madison invitava Jack e qualche amico da lei"
"Va anche bene"
Annuisco "E gli altri quattro?"
"Ah, sì forse organizzavano qualcosa"Guardo fuori dal finestrino. Case, macchine e giardini curati si confondono in un'unica macchia di colore. È così che mi sento, indefinita, senza limiti definiti. Non so cosa è giusto, non so cosa è sbagliato. È tutto un'enorme macchia informe e l'unico punto di riferimento è Harry.
"Non capisco perché tutti gli anni arrivo sempre ad organizzare la sera prima" dico nervosa.
"Credo che sia così per tutti"
"Già"
Harry sorride.
"Oh, no no no" dico io, capendo le sue sporche intenzioni. "Il kamasutra lo consultiamo un altra sera"
"Ma dai!". È così bello quando mi supplica.
"Guarda in che condizioni sono ancora!" sussurro indicandomi il collo.
"Sei tu che hai la pelle sensibile" dice mettendo il finto broncio.
"O forse sei tu che sei un po' troppo aggressivo"
"Non posso dominare il mio istinto" dice ridacchiando.
"Oh, ma fatti furbo"
"Io voglio..."
"Zitto" lo interrompo "Voglio dormire"
Mi appoggio alla sua spalla e chiudo gli occhi.
"Sogni d'oro cucciola"
Apro subito gli occhi e mi stacco da lui.
Lo fisso allibita. "Guai a te se mi chiami ancora una volta così" dico con la voce ferma.
"Mm, okay" dice alzando le mani."Shay... siamo quasi arrivati" dice Harry con la voce bassa.
"Mm?"
"Siamo quasi a Londra"
Mi alzo dalla sua spalla, massaggiandomi una guancia.
"Ma mi hai lasciato dormire tutto il tempo?" dico stropicciandomi gli occhi.
"Eri così carina"
"Non mi consola il fatto che tu mi abbia fissata tutto il tempo"
"E' impossibile toglierti gli occhi di dosso"
Lo guardo e inizio a mettermi la giacca.
"Ma piove" geme Harry.Guardo fuori. Amo la pioggia. Amo Londra con la pioggia. Amo stare nel mio letto con la pioggia. Mi sento al sicuro.
"Credo proprio che dovremo organizzare qualcosa con qualcuno" ammetto.
"Non da soli?" chiede speranzoso.
"No"La stazione è affollatissima di turisti con valigie enormi. Corrono frenetici da una parte all'altra, cercando il binario giusto, controllando gli orari. Io odio gli eventi programmati. Le persone programmano tutto, io programmo tutto. Almeno fino a qualche tempo fa, fin quando ho visto che è assolutamente inutile, perché nulla andrà come credi che vada.
La pioggia, un ritardo, una macchia sul vestito, il traffico, sono tutte piccole cose che possono mandare a rotoli i tuoi programmi. Ma esistono anche piani più grandi, più complessi, che noi non possiamo capire.
Cos'è che mi ha fatto incontrare Harry?
Era tutto già programmato, scritto nel destino? Come ho già detto, io non credo nel destino. E allora perché?
Forse è grazie alla mia freddezza verso il mondo, che ha fatto si che il banco vicino a me rimanesse vuoto?
Forse è grazie al malinteso che ha fatto si che io e Madison fossimo in due classi diverse?
Non lo so, non riesco a spiegarmelo. Io non avevo nessun programma, e lui è arrivato all'improvviso."Ehi? Andiamo?" dice Harry passandomi una mano davanti alla faccia.
"Sì, sì" dico in un sussurro.
Quando saliamo nel taxi, Harry telefona a Niall. Stanno alcuni minuti al telefono, mentre il povero autista cerca invano di destreggiarsi nel traffico.
"Cosa ti ha detto?" gli chiedo, quando posa il cellulare.
"Fa una festa, come al solito. Non c'è molta gente"
"Significa come la scorsa volta?" chiedo, mentre spiacevoli ricordi mi saltano in mente.
"No, no. E' un gruppo più piccolo. Madison e Jack vanno lì".
Abbassa poi la voce ad un sussurro "Quindi se vuoi, possiamo andare a casa di Niall, o fare le cose sconce per conto nostro"
Ancora con queste 'cose sconce'.
"Io dico di andare alla festa"
Lui sbuffa. "Okay"
Arrivati davanti a casa mia mi rivolgo ad Harry "Senti..."
"Ti avevo detto che mia mamma passa il capodanno fuori, quindi sì" dice sorridendo.
Annuisco, mentre il taxista ci prende la valigie. Harry mi obbliga a lasciarlo pagare.'Casa dolce casa' penso mentre mi tolgo il cappotto fradicio.
"Possiamo andare a vedere le foto se ti va" propongo.
Saliamo in camera e mentre prendo il computer, il riccio si lancia sul letto. Man mano che le foto si caricano, le scorro.
"Sono davvero bellissime" dice lui con le guance velate di rosso.Harry è così strano. Fa sesso nell'infermeria della scuola, ma arrossisce per un paio di belle foto. È sicuro di sé, ma non è capace a difendersi. È speciale.
"Sì" confermo. "Tu, tu sei davvero bello" dico piano.
Sono così imbarazzata. E' la prima volta che lo ammetto con lui. Harry mi fa passare un braccio attorno alla vita e mi stringe, sbaciucchiandomi la guancia.
"Meno male che avevo detto che non potevi baciarmi quando volevi" sussurro.
"Capita"
Continua così, fino a che le foto non finisco.
"Cosa devi farne?"
"Scelgo le più belle e le invio al tipo che ha organizzato il concorso"
"E poi?"
"Di preciso non lo so"
"Mm, bene"Scendiamo poi in cucina, mangiamo cena e ci sediamo sul divano. Guardiamo quei stupidi reality fino a notte fonda.
Credo di essermi addormentata, perché sento Harry prendermi in braccio e posarmi sul letto.
"Sogni d'oro cucciola" dice mettendosi anche lui sotto le coperte.
"Ti odio" sussurro, prima di addormentarmi.
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Defenceless [H.S]
Fanfiction[...] Harry non sembra stupito. Non sembra nemmeno arrabbiato. Deluso, direi. "Poi?" incalza. "Poi cosa?" "Immagino che abbiate fatto sesso" "Io credo" "Credi?" "Non mi ricordo" "Non è possibile che nel momento in cui sei entrata in quella s...