Capitolo 32

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Domani è il compleanno di Harry e io non ho ancora preso un regalo.
Non ho idea di cosa gli possa piacere. So che ama i Coldplay, ma ha già tutti i loro CD e tutti gli altri regali che mi sono venuti in mente sono estremamente stupidi e superficiali.
Un'idea mi frulla in testa già da qualche giorno, ma non sono certa che sia carina.

"Madison? Sì, sì sono io"

La voce allegra della ragazza mi tranquillizza un po'.

"Senti, domani è il compleanno di Harry e io non ho la benché minima idea di cosa regalargli"
"No, non è vero. Tu hai sempre in mente qualcosa" dice sicura.
"Sì. A dir la verità sì, a qualcosa ho pensato"
"Parla"

Le spiego bene la mia idea.

"Se fossi il tuo ragazzo, dopo questo ti chiederei direttamente di sposarmi" dice dopo che ho finito di parlare.
"Oh, smettila. A me sembra così idiota"
"No. Lo farai. E mi accerterò che sia così"
"Mm, okay"
"Ciao idiota"
"Ciao"
Poso il telefono sul comodino e mi metto subito al lavoro.
Alle cinque di pomeriggio finisco, metto tutto dentro una scatola di cartone e lo poso già in macchina.
Riesco a dormire fino alle quattro e mezza, grazie al cielo.

"Buon compleanno" dico con un sorriso, scivolando vicino all'armadietto di Harry.
"Grazie" sussurra lui, lasciandomi un piccolo bacio sulle labbra.

La mattinata scorre lenta, con Harry che mi fissa malizioso e le ragazze che gli gironzolano attorno, pronte a fargli gli auguri.

"Le odio" dico sedendomi pesantemente sulla sedia e guardando il gruppo che si è appena allontanato.
"Non sarai per caso gelosa?" dice quasi in falsetto.
Ridacchio "Non posso?"
"Certo, certo. E' pur sempre un modo di dimostrare amore, no?"
Annuisco.
Il professore entra in classe. "Ragazzi, vi ho riportato le verifiche"
Un mormorio teso di diffonde per tutta l'aula e Harry mi guarda preoccupato.
"E' andata bene, stai tranquillo" lo rassicurò prontamente.

Sarah consegna i test.

Guardo il mio foglio, con un grosso 9+ scritto in rosso.
"Ho preso otto e mezzo, Shay, otto e mezzo!" urla, sventolando il foglio davanti alla mia faccia.
"Lo sapevo" sorrido.
"Oggi è proprio una bella giornata" dice piano.

Si mette comodo sulla sedia con le gambe allegate e la schiena che forma una curva morbida, guardandomi.

"Smettila di fissarmi"
Sorride. "Grazie di tutto"
Lo guardo stupita, ma rimango in silenzio.

Arrivata a casa, dopo aver mangiato e studiato, inizio a preparami per questa sera.

Durante una delle mie passeggiate notturne, ho visto un ristorante molto carino, così ho deciso che avrei portato Harry lì.
E' un posto un po' elegante, così mi metto un vestito carino e mi trucco con cura.
Verso le sette e mezza arrivo sotto casa di Harry.
"Wow" dice indicando il mio vestito color porpora. Si siede di fianco a me.
Sorrido e automaticamente sento le orecchie diventare bollenti.
"Allora, dove mi porti?"
"Non so" dico vaga.
"Sei sempre così simpatica"
Scrollo le spalle e alzo il volume.

Il riccio salta da una stazione radio all'altra per tutto il tragitto.
Se lo facesse qualcun altro, probabilmente ora avrebbe già ricevuto una sberla, ma lui è Harry, ed è il suo compleanno.

"Oh, allora è un posto elegante" dice quando arriviamo davanti al ristorante.
"Già"
Entriamo.
E' proprio un bel posto. Le luci soffuse, i tavolini ben separati, e la vista su un curatissimo cortile interno, rendo l'atmosfera tranquilla e rilassata.

Dopo aver mangiato, saliamo di nuovo in macchina.
"Non stiamo andando a casa" nota Harry, guardandosi intorno.
"No"
Mi osserva con attenzione in cerca di spiegazioni.
"Non ti ho ancora dato il tuo regalo" dico.
"Pensavo che l'avrei ricevuto a casa" risponde con malizia.
Sorrido. Voglio davvero bene a questo idiota.

"Oh santissimo cielo" sussurra, dopo essere uscito dall'auto.
Infilo le mani in tasca, soddisfatta della sua reazione.

Il parco di notte è ancora più bello, se possibile.

Non hanno ancora tolto le luci natalizie e così gli alberi sembrano invasi da lucciole.
Non c'è nessuno, anche perché a quest'ora dovrebbe essere chiuso. Mentre prendo la scatola gli faccio segno di scavalcare il cancelletto.

Raggiungo Harry, che si è seduto su una panchina e gli poso il pacco marrone sulle gambe.

Alza le sopracciglia, stupito.
"Non sono sicura che ti possa piacere" dico con freddezza. Odio queste situazioni, non sono affatto brava a gestirle.
Harry inizia ad aprire la scatola. Lo vedo cercare tra i batuffoli di cotone.
Tira fuori una busta.
"Forse non bastano nemmeno per un calzino" dico scettica.
"Ma smettila". Sorride guardando il buono per Gucci. "Grazie, veramente"

Tira ancora fuori un piccolo pacchettino e dopo averlo aperto, vedo chiaramente nei suoi occhi, gratitudine.

"Sono stupendi. Davvero... non... io..." dice infilandosi nelle dita i tre anelli.
"Ancora l'ultimo" dico indicando la scatola.

Harry fruga dentro le scatola e quando tira su le mani, c'è un album.
Lo apre incerto e inizia a sfogliarlo. Sfiora con le dita le foto, come se fossero manufatti preziosi e rari.

"Io... non le ho mai viste...sono stupende"
Sono per la maggior parte foto sue, ma ogni tanto ne capita una nostra.
"Chi le ha fatte?" chiede piano, riferendosi alle foto di noi due.
"Alcune Jen"
"Wow. Non so cosa dire, sono bellissime"

Mi torturo le nocche, facendole subito arrossare e resto muta. Non sono per niente a mio agio.

"E queste?" dice indicandone alcune sue.
"Porto sempre la polaroid con me, e tu non te ne sei mai accorto"
Annuisce sorridendo.
"Grazie di cuore" ripete per l'ennesima volta.

Posa la scatola di fianco a lui e si batte la mano sulle cosce, come per invitarmi a sedermici sopra. E così faccio.
"Auguri" dico baciandolo piano e giocando con i suoi ricci.
"Grazie"

Mi è difficile ammetterlo, ma è piacevole stare abbracciati a baciarsi. Ho sempre detestato le coppiette appiccicose, ed ora io mi sto comportando proprio nello stesso modo. 'L'amore rende fragili' ha detto qualcuno. Io credo che più che fragili, l'amore cambi le persone.

"Ora, se permetti, avrei voglia di andare a casa tua e spogliarti" sussurra con la voce roca.
"Okay" sussurro anch'io.
Ci alziamo e usciamo dal parco. Harry posa la scatola nel portabagagli.
All'improvviso sento un rumore di tacchi correre verso di me.

"Shay, ti prego, aiutami" sussurra una voce familiare.
Mi giro e vedo Amelia con un profondo taglio lungo il viso.






Spazio autrice
Ciao ragazze!
Vi volevo ringraziare per le 968 visualizzazioni, significa molto.
Spero sempre che la storia continui a piacervi.
E... piccolo spoiler... tra un paio di capitoli succederà qualcosa di brutto.
Grazie ancora :)

All the love as always xxx

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