Appena arrivo a casa, mi faccio una doccia e mentre mi asciugo i capelli, inutile dirlo, non posso fare a meno che pensare ad Harry. Mi ha fatto un certo effetto parlare, se così si può definire, con lui. Dopo Brian, che mi aveva utilizzato come un bestia, che mi aveva trascinata nel periodo più buio della mia breve vita, e che non aveva fatto altro che prendersi gioco di me, avevo deciso che per un po' non avrei più avuto contatti con persone di cui non mi fido. Basta evitare nuove conoscenze e persone del sesso opposto, almeno nel mio caso. Dopo poco tempo mi ero accorta che stavo veramente bene da sola, con la mia migliore amica e nessun altro, e per un certo periodo mi sono chiesta se non fossi gay. Ovviamente la riposta mi è arrivata poco dopo, quando mi ero presa una cotta per Niall, forse perché era l'unico ragazzo con cui fossi ancora in contatto. Ma sapevo che di Niall non mi potevo proprio innamorare e da un giorno all' altro è tornato l'amico di sempre.
Madison.
Lei è stata l'unica a essermi stata vicino dopo la morte dei miei genitori, l'unica che mi ha aperto gli occhi e che mi ha fatto vedere chi era il vero Brian.
Lei è la mia ancora.
Lei è il mio tutto.
Lei è la mia persona.
Ci conosciamo da quando eravamo due piccoli feti. Siamo state battezzate insieme, a Madrid. Le nostre mamme si conoscevano da quando erano bambine, hanno frequentato la scuola insieme e entrambe sono andate a Madrid a specializzarsi in Chirurgia. In quegli anni si sono costruite una famiglia.
Nemmeno la distanza ha potuto distruggere il nostro rapporto e dopo sei lunghissimi anni ci siamo ritrovate di nuovo qui, a Londra. Ci eravamo salutate da bambine e ci siamo riviste da adolescenti.Finisco di asciugare i miei capelli lisci e castani e prendo il telefono.
"Pronto?"
"Ciao Maddy"
"Oh mio dio!" "Oddio, scusa, mi sono completamente dimenticata. Sono un disastro"
"No, no tranquilla"
"Mi dispiace tanto. Sono le tre e mezza, magari facciamo ancora in tempo"
"Ho portato la macchina dal meccanico, quindi non credo proprio che riusciremo ad arrivare in tempo"
"Cazzo! Non sai quanto mi dispiace. Sono andata in ospedale e ..."
La interrompo "Madison, va bene così"
La sento sospirare.
Ho sempre desiderato andare a vedere Amleto, ma credo proprio che non sia destino. Non che io creda nel destino, ma mi pare la giustificazione più appropriata. Credo che la vita ce la si debba costruire da sé, che nulla piova dal cielo per magia.
Saluto Madison e scendo in giardino. Vado in veranda e accendo una sigaretta. La nicotina mi tranquillizza subito, e concedo una sguardo al giardino. Mio fratello aveva lasciato il piccolo fazzoletto di terreno e il capannone in cui ora abito in condizioni a dir poco pietose. Avevo speso parecchio per rimettere a posto tutto e ora mi reputo abbastanza soddisfatta. Avevo sistemato il capannone in modo da lasciare al piano terra uno spazio parecchio aperto e luminoso con la cucina e il salotto, mentre al primo piano avevo sistemato la mia camera con il bagno e infine, all'ultimo piano, ho una grossa stanza tutta per me dove dipingo, coltivo il mio amore per la fotografia e altre cose del genere.I miei pensieri sono interrotti da un suono di clacson. Mi sporgo per vedere chi è, e con non molta sorpresa, vedo che è il ragazzo nuovo. Mi chiedo come faccia a sapere dove abito.
E' forse uno stolker professionista?
Mi alzo un po' controvoglia.
"Ehii" dice entusiasta.
"Ciao. Cosa vuoi ancora?"
"Non dovevi andare a teatro?"
Eh che cazzo.
Alzo le sopracciglia in un espressione buffa, credo, perché lui scoppia a ridere, ma tanto quel ragazzo ride sempre.
"Vorrei capire come fai a saperlo" dico tranquilla, mentre il fumo esce dalla mia bocca.
"Hai lasciato un quadernetto nero sul banco e..."
Il mio quaderno.
No, no e no.
"E, ovviamente, ti è sembrato che fosse il caso di leggerlo?"
Sono scioccata, infuriata, allibita. Quello è il mio quadernetto brutto, vecchio e logoro, ma è una delle cose a cui tengo di più e lui si è permesso di leggerlo.
"Non pensavo che fosse così importante". Sembra quasi spaventato dalla mia reazione. E fa bene. In quel quaderno sono custodi pensieri che a volte anch'io mi stupisco di leggere. Sono cose estremamente personali, ci sono scritte paure e sogni che non ho mai raccontato a nessuno.
"Invece lo è, quindi, per favore, la prossima volta fatti gli affari tuoi".
"Vuoi un passaggio per andare a teatro?"
Che? Questo ragazzo vuole essere vittima di una morte violenta.
"No" rispondo piccata.
Butta lo sguardo sul cruscotto.
"Tecnicamente, inizia tra dieci minuti, quindi con un po' di fort..."
"E SAI ANCHE A CHE ORA E'?!"
"Ho solo dato una sbirciatina, eh."
Dio, dio, dio.
"Aspettami" borbotto.
Entro in casa come una furia e prendo la borsa e il giubbotto.Appena esco Harry mi guarda stupito e rimane ancora più scioccato quando apro la portiera, mi fiondo sul sedile anteriore, imposto il navigatore per andare da Madison e gli ordino di partire.
Non diciamo una parola fino a casa di Maddy. Scendo dall' auto e vado a suonarle il campanello.
"Ciao, sono Shai, scendi per favore"
Non mi fa nessuna domanda e risponde con un semplice "Okay"
Ritorno in macchina e dopo qualche minuto vedo la mia amica uscire di casa. Ha i capelli biondo-rame, mossi e degli enormi occhi blu.
Sale in macchina e mi guarda un po' perplessa.
"Ciao Maddy. Lui è Harry" "Harry lei è Madison"
Harry le porge la mano e lei la stringe ancora un po' imbarazzata.
Come se le leggessi nel pensiero le dico "Ti spiego dopo".
Lei annuisce. Le poche parole che ci scambiamo sono solo necessarie per le indicazioni stradali. Arriviamo finalmente a teatro, leggermente in ritardo. Io e Maddy scendiamo dalla macchina e ci avviamo all' ingresso, ma Harry sporge una braccio fuori dal finestrino e mi prende una mano.
"Scusa per il quaderno"
Lo guardo dritta negli occhi. Sinceramente non lo pensavo capace di sbirciare nei quaderni personali delle persone che non conosce. So che la sto tirando per le lunghe, ma non riesco proprio a capacitarmene e a perdonarlo.
"Grazie per il passaggio" rispondo fredda e faccio scivolare la mia mano dalla sua presa. Harry mi guarda dispiaciuto, ma io mi volto e raggiungo Madison.-------------------------------------------------------
Spazio autrice
Ciao! Spero che la storia vi stia piacendo :)
Qualsiasi commento è ben accettato!
All the love.
xxx

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Defenceless [H.S]
Fanfiction[...] Harry non sembra stupito. Non sembra nemmeno arrabbiato. Deluso, direi. "Poi?" incalza. "Poi cosa?" "Immagino che abbiate fatto sesso" "Io credo" "Credi?" "Non mi ricordo" "Non è possibile che nel momento in cui sei entrata in quella s...