Capitolo 24

5.2K 226 5
                                    


- Mila.. Non puoi stare qua.. Devi tornare dalle bambine e da Lauren. - Cercò di convincermi Dinah. Dopo aver saputo tutte quelle cose da Brittany, non riuscivo a fare nulla. Shawn era morto a causa mia. Se non fosse stato per me, suo padre non si sarebbe comportato in quel modo, Shawn sarebbe ancora vivo, Brittany starebbe vivendo insieme a lui e sua madre, invece ora lei è tutta sola e questo è solo colpa mia. Per di più mi sono innamorata della ragazza con cui Shawn mi aveva tradita.

- Non voglio vederla.. E' solo colpa mia.. - Erano le uniche parole che riuscivo a pronunciare. Non stavo guardando nessuno in faccia, l'unica cosa che fissavo era il muro davanti a me.

Dinah, Ally e Normani erano ad aspettarmi al bar, ma al mio posto si presentò Brittany. Io non avevo la forza di alzarmi dalla sedia in cui mi ero seduta non appena arrivammo a casa.

Continuavo a pensare e pensare e pensare, mentre le lacrime scorrevano sul mio volto.

Tutte mi guardavano con uno sguardo preoccupato che mi dava davvero fastidio, così mi alzai e me ne andai lentamente.

- Mila, dove stai andando? - Chiese Ally, quasi come se mi stesse rimproverando. Non le risposi, continuai a camminare.

Volevo andare a casa. Volevo solo rinchiudermi nella mia stanza e non vedere nessuno.

Non so quanto tempo ci misi da casa di Brittany a casa mia, ma penso più o meno un'ora. Ormai era sera e stava piovendo. Non riuscivo nemmeno a sentire le gocce fredde che cadevano su di me, era come se niente esisteva ed io camminavo nel vuoto più totale.

Non appena arrivai nel portico di casa mia, suonai il campanello ripetitivamente fino a quando mio padre mi aprì la porta.

- Mila.. Che ti è successo? - Mi chiese preoccupato. Non gli risposi. Mi limitai ad entrare e correre di sopra in camera mia.

Mi chiusi dentro e subito dopo mi buttai nel mio letto a piangere. Non mi importava dei miei vestiti bagnati, non mi importava di poter prendere l'influenza, tutto ciò che era successo era colpa mia.

Il mio cellulare continuava a vibrare, mio padre e Clara continuava a bussare alla porta e ad urlare il mio nome, ma io non mi muovevo da dov'ero. L'unica cosa che riuscivo a fare era versare lacrime su lacrime pensando a Shawn e a Lauren. Non mi ero mai sentita così confusa.

Non so per quanto tempo piansi, ma alla fine mi addormentai.

Quando mi svegliai il giorno dopo, sentivo gli occhi stanchissimi e avevo il corpo troppo debole per potermi alzare, ma qualcuno continuava a battere alla mia porta.

- APRI QUESTA CAZZO DI PORTA CABELLO!!! - Sapevo benissimo di chi era quella voce, ma io non mi mossi.

Lauren continuava ad urlare e riuscivo a sentire anche le voci delle altre. Dopo un po' di minuti, decisi di alzarmi ed andare in bagno a farmi una doccia.

Rimasi immobile sotto l'acqua per molto tempo. Volevo riflettere su cosa mi stesse succedendo, ma non riuscivo perché ogni 10 minuti sentivo Lauren urlare dall'altra parte. Così mi asciugai con tutta la calma possibile e dopo essermi vestita aprii quella dannatissima porta.

Tutte si fermarono un attimo a fissarmi. Lo feci anch'io poco prima di uscire dal bagno. Ero un disastro. I miei capelli erano tutti disordinati anche se li avevo appena asciugati, i miei occhi erano gonfi e rossi, le mie labbra erano secche e la mia voce era più roca di quella di Lauren.

Appena incontrai gli occhi verdi della ragazza, i suoi si riempirono di rabbia, mentre i miei rimasero neutri a fissare ogni suo movimento.

- Stupida! Le bambine, soprattutto Emily mi sta chiedendo dove sei finita! Sai quanto cazzo è preoccupata?! - Mi urlò, ma io non risposi.

- Ci hai lasciate in quel posto sperduto. Pensavamo di non poter più tornare a casa! Fortunatamente Brit è venuta a prenderci! - Urlò un'altra volta sperando che avrai detto qualcosa.

- Ora torniamo a casa. - Disse cercando di prendermi la mano, ma io indietreggiai.

- Vai via. Andate via. -

- Mila.. Pensi di poter continuare a piangerti addosso? - Mi chiese Ally, cercando di farmi ragionare.

- Non è stata colpa tua. - Questa volta fu Dinah a parlare. Risi a quell'affermazione.

- Ne sei proprio sicura? - Nessuno mi rispose. Forse erano troppo shockati da quel mio tono, da quella domanda così ironica, ma allo stesso tempo così vera che nessuno disse nulla.

- Anche se fosse.. Pensi davvero che il tuo ex voglia vederti in questo stato? Pensi che sarebbe felice di vedere la persona che ama, rinchiusa nella sua stanza a piangere? Pensi sia felice del fatto che trascuri vostra figlia? La bambina che ami più di tutti e che anche lui avrebbe amato. Cerca di pensare a questo, invece di darti la colpa di tutto. - Mi disse Normani. Tutte noi la fissammo sorprese. Era fredda e nessuna l'aveva mai vista in quello stato. L'ho fatta arrabbiare.

Le lacrime ricominciarono a rigarmi il viso. Tutte quelle domande, tutti i miei pensieri, tutto il dolore, tutto tornò a galla in un solo istante. Lauren provò a stringermi, ma io non glielo permisi.

- Vi prego.. Andate via. - Sussurrai. Normani disse qualcosa che non ascoltai, ma sapevo che era scocciata e che non riusciva più a sopportarmi. Dinah la seguì insieme ad Ally, ma loro prima di andarsene mi lanciarono un'ultima occhiata preoccupata.

- Se vorrai vedere le bambine sai dove trovarle, ma io non le porterò da te. Ci vediamo, Camz. - Disse infine Lauren per poi lasciarmi da sola in quella stanza a piangere.

A/N

Hmm.. Non sapevo davvero che scrivere.. E non ho idee hahaha

Ho solo pensato che dopo una notizia di questo genere, Mila sarebbe dovuta entrare in uno stato di disperazione totale.. Ma non so cosa provano le persone che perdono qualcuno a cui tengono, quindi.. Sto solo cercando di immaginarmi cosa provi una ragazza che ha perso qualcuno e che sa che non potrà mai più vederlo.. Penso stia di merda e che non voglia parlare con nessuno e che vorrebbe stare da sola a pensare.. O almeno è come mi comporterei io.. Hmm.. Non so..

Finalmente domani è venerdì.. Voglio dormireeee :c

~E.

We Can ~ CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora