- Signorina Cabello, spero che abbia studiato. - Mi disse la putta.. Volevo dire, la professoressa di matematica.
Per mia sfortuna, lei fu incaricata alle verifiche di recupero ed insieme a me, c'erano una ventina di persone, ma a differenza loro io dovevo recuperare tutto.
"Vorrei vedere te, se non studiavi con Lauren nei paraggi." Pensai sbuffando.
1 Settimana Prima
- Svegliati, subito! -
- Mama, bongiono! - Quando aprii gli occhi vidi Emily saltellare felice e Lauren a braccia conserte con un'aria scocciata. Guardai l'orologio sul mio comodino. Erano solo le 5 del mattino.
- Ma che cazzo ci fai qua? E tu che ci fai già sveglia? - Chiesi abbastanza confusa ed assonnata.
- Colpa mia. Ho sbagliato stanza e l'ho svegliata. - Disse Lauren andando verso il mio armadio e lanciandomi i primi vestiti che prese in mano.
- Vai a cambiarti. Ci vediamo sotto tra 5 minuti e portati dei vestiti di ricambio per una settimana. - Stava per uscire, poi si ricordò delle mie ingessature.
- Vuoi una mano? - Non mi guardò negli occhi. Sembrava imbarazzata.
- Ehm.. S-sì.. - Lauren si avvicinò ad Emily sussurrandole qualcosa all'orecchio. Emily sorrise e corse via tutta felice.
Lauren venne verso di me prendendo la mia sedia. Mi aggrappai a lei e sentii il suo profumo di vaniglia mischiato al fumo.
Mi appoggiò delicatamente sulla sedia e mi trascinò fino in bagno. Mi sciacquai la faccia, mi lavai i denti e mi pettinai. Mi fissava per ogni mio piccolo movimento.- Non ti fai la doccia? - Mi chiese dopo che le dissi di tornare in camera.
- C-cosa? -
- La doccia. Ti conviene farla adesso. Con Alison nei paraggi farai molta più fatica a fartela. -
- E t-tu dovresti a-aiutarmi? - Era una situazione così imbarazzante.
- E chi se no? Sono le 5 del mattino. Se vuoi chiamare le tue amiche fai pure. -
- N-no.. Va bene.. Ma mi tengo il reggiseno e le mutande. - Sentì Lauren ridere, ma non fece nessun altro commento.
Prese uno sgabello che avevamo messo vicino alla doccia, mi spogliò lentamente e mi fece sedere lì, mentre lei mi puliva come una bambina.
Era abbastanza imbarazzante. Nessuno di noi due osava aprire bocca.
Le sue mani che toccavano la mia pelle erano così delicate che mi fecero venire i brividi, ma allo stesso tempo era rilassante.Dopo avermi aiutata, prese il mio asciugamano e mi asciugò i capelli.
Non ne potevo più. Volevo togliermi il gesso subito, come The Rock in Fast and Furious. Ormai il mio volto era rosso dalla vergogna e non riuscivo a guardare Lauren negli occhi.
Dopo aver finito con i miei capelli, mi portò in camera mia. Scelsi i vestiti da mettermi e quando arrivò il momento di cambiarmi, tornò il silenzio.
- Dai, devi cambiarti. Non posso portarti fuori in accappatoio. - Disse sbuffando.
- Va bene, ma tu devi continuare a guardarmi negli occhi. -
- Mi spieghi come faccio a vestirti? - Non era arrabbiata, sembrava nervosa quanto me.
- Che ne so! - Rimanemmo in silenzio per qualche minuto, poi sospirai.
- V-va bene.. - Dissi arrendendomi. Mi fece sedere sul mio letto. Non era calma come al solito, era agitata e ciò la rendeva così tenera.
Iniziò a togliermi il mio reggiseno lentamente, quando la porta si aprì. Era Clara.
- Che sta succedendo qua? - Chiese shockata.
- Stavo aiutando Camz a cambiarsi, ma è meglio se lo fai tu. Io aspetto fuori. - Disse Lauren camminando velocemente verso la porta e chiudendola dietro di sé.
Sospirai dal sollievo. Non sopportavo Clara, ma preferivo mi cambiasse lei.- Dove andate così presto? - Mi chiese mentre aiutava a cambiarmi.
- A casa sua. Credo che starò da lei per una settimana. Dillo tu al mio vecchio. -
- Va bene. - Io e Clara iniziammo a parlare un po' di più, ma non erano vere e proprio conversazioni. Da quando si è presentata a casa, il rapporto con mio padre iniziò a svanire piano piano. Ciò mi rattristava, ma nemmeno così tanto e l'unica persona con cui "parlavo" veramente era Emily.
Dopo essermi vestita, Clara tornò a dormire e Lauren rientrò e mi aiutò a preparare i miei vestiti. Emily era tornata con uno zaino sulle spalle tutta felice.
- Che hai là? -
- Vetiti. - Rispose allegramente.
- Ho pensato che sarebbe stato meglio portare anche lei. Andiamo. - Scendemmo le scale lentamente e Lauren mi aiutò a salire in macchina.
Non so per quanto guidò, ma era passata mezz'ora da quando eravamo partite. Emily si era riaddormentata ed io continuavo a guardare la strada davanti a me con mille pensieri in testa.
- Cosa stai pensando? - Mi chiese d'un tratto Lauren.
- Al padre di Emily. - Ammisi. Era ormai da molto tempo che non lo vedevo, più precisamente da quando gli dissi che ero incinta. Appena gli diedi la spaventosa, ma meravigliosa notizia, lui sparì dal nulla e non si fece più sentire.
- Che gli è successo? -
- Niente. - Non volevo parlarne. Non ne ho mai parlato con nessuno, nemmeno con Dinah ed Ally. In quel momento mi venne in mentre il mio primo incontro con lui e il mio primo incontro con Lauren.
- Mi spieghi perché quando ci siamo viste mi hai trattato in quel modo? - Chiesi, ma non ricevetti risposta. Rimanemmo in silenzio per il resto del viaggio.
Dopo un'altra mezz'ora arrivammo davanti a una piccola villa. Lauren prese sulle spalle Emily dopo avermi messa sulla sedia a rotelle.
Sistemò la bambina su un letto ed iniziammo a studiare.
- Ti dico fin da subito una cosa. Se verrai bocciata, pubblicherò le tue foto su internet. -
Mi mostrò una piccola fotocamera che aveva in tasca e vidi delle foto in cui c'ero io dentro la doccia qualche ora fa.
- Non puoi farlo! - Urlai.
- Ne sei proprio sicura? - Aveva un sorriso sadico nel volto e ciò mi fece venire la pelle d'oca.
Iniziò a spiegarmi una materia dopo l'altra ed ogni volta che sbagliavo risposta non faceva altro che gettarmi dell'acqua in faccia, mentre la sera quando mi stavo addormentando, lei mi svegliava ricattandomi di rasarmi a zero. Non potevo andare a dormire prima delle due e le uniche volte che potevo alzarmi da quel maledetto banco era per mangiare, andare in bagno e andare a scuola ed ogni volta, vicino a me, c'era lei. Mi sembrava l'inferno.
Presente
Quando quella stronza mi diede i test mi veniva quasi da ridere. Mi ricordai il procedimento di matematica nella quinta domanda perché Lauren in quel momento, mi tirò una palla in faccia, mentre giocava con Charlotte.
Poi mi ricordai l'anno della guerra avvenuta perché Alison ed Emily iniziarono a giocare a fare i pirati in quel momento ed Emily cadde dal divano sbucciandosi il ginocchio.Mi ricordavo pure i temi in francese che avrei dovuto riassumere, perché Lauren mi ricattò dicendomi che mi avrebbe fatto mangiare l'Escargot se non avessi ricordato la trama principale di quei temi in soli due giorni.
Le torture di Lauren e venire distratta dalle bambine aveva aiutato più di quanto pensassi. Avevo collegato gli argomenti studiati alle cazzate successe in quei giorni.
Ero seduta vicino alla finestra e sentii qualcuno battere su di essa. Quando mi girai vidi Lauren fuori.
Ero abbastanza arrabbiata con lei, non la sopportavo per ciò che mi aveva fatto passare quella settimana, ma grazie a lei sapevo tutto.
Le feci l'occhiolino e le mimai con la bocca "Grazie". Subito dopo andò via, ma prima che si girasse per andarsene vidi le sue guance arrossire.N/A
Non so come sia questo capitolo, ma grazie a tutti voi che continuate a leggere la mia storia c:❤️
~E.
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We Can ~ Camren
Fanfiction- Felice di conoscerti, sorellina. - Mi disse Lauren con un sorriso falso in faccia.