Capitolo 46

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"Charles, vieni subito qua!" Urlò Lauren inseguendo il piccolo bambino nudo che correva per la casa ridendo. Quando mi  vide, aprì le sue minuscole braccia e si fece prendere in braccio per sfuggire alla mora.

  "M-Mami!" Urlò battendo le mani, divertito da ciò che era appena successo.  

"Ehi, piccolo diavolo. Dove pensavi di andare?" Risi baciandolo sulla guancia, mentre continuava a ridere guardando Lauren riprendere fiato.

"Ti prego, vestilo tu. Devo ancora andare a prendere le ragazze a scuola." Mi implorò Lauren, stanca di prendersi cura del bambino dagli occhi verdi e dalla risata simile alla mia.

"Hai fatto stancare la mamma, eh? Ora papà, ti aiuta a vestirti." Dissi con un tono di voce infantile e che usavo spesso quando Emily aveva solo qualche mese.

"E tu saresti il papà?"

"Ovvio, la top sono sempre stata io." Le feci l'occhiolino, facendola arrossire e me ne andai trionfante con il nostro bambino sorridente.

Erano ormai passati cinque anni dal giorno del nostro matrimonio. Tutto era finalmente perfetto.

Emily, grazie anche al supporto di Alison, era tornata la vecchia bambina di sempre, mentre la bionda pianse per il bellissimo regalo che le avevamo fatto.

Le avevamo regalato una protesi per la gamba e le lacrime che versò quel giorno, mi resero più felice di quanto avessi mai immaginato.

Ricordo quel momento come se fosse ieri. Era una semplice domenica, tutto era perfettamente normale. Come ogni domenica, stavamo guardando tutte insieme i cartoni in TV, ma io e Lauren ci allontanammo un attimo per andare a prendere il suo regalo e quando le mostrammo l'oggetto che l'avrebbe finalmente fatta camminare di nuovo pianse dalla sorpresa, ma le vere lacrime di gioia che versò, fu quando compì il suo primo passo dopo tanto tempo.

Riuscì a camminare lentamente verso di me e Lauren ed abbracciarci.

In questi anni abbiamo iscritto Emily ad un corso di ballo ed Alison ad un corso di canto.

La piccola bionda, voleva vedere la sua migliore amica ballare alla sua voce.

Eppure volevo qualcosa in più, una persona in più, ma non volevo semplicemente adottare un bambino, volevo che fosse sia mio che di Lauren.

Così, con l'aiuto anche del nostro dottore, Lauren mi donò i suoi ovuli inseminati e portai in grembo colui che sarebbe diventato nostro figlio.

Dopo nove mesi nacque finalmente Charles Jauregui. Aveva preso gli stessi occhi verdi di Lauren e crescendo iniziava ad assomigliare anche un  po' a me, ma una cosa era certa. Aveva il mio stesso carattere folle ed allegro.

"Mamma, siamo a casa!" Urlarono Emily ed Alison entrando e chiudendo la porta dietro di loro.

Camila sorrise vedendo la tenera scena davanti a lei. Le due bambine si tenevano mano nella mano sorridendo al piccolo bambino che avevo in braccio.

Si era appena addormentato ed era ancora più carino di quanto fosse prima. Gli feci indossare un vestito giallo con delle banane disegnate su di esso.

"Smettila di guardarlo come se lo volessi mangiare." Rise mia moglie, osservandomi con quei suoi bellissimi occhi.

Pensare fosse mia moglie, mi faceva ancora effetto. Ero finalmente diventata una Jauregui ed ero così felice di avere quel cognome.

"Ehi, cagne! Zia DJ è tornata!" Urlò Dinah entrando dalla porta con in mano una marea di regali.

"Dinah, dovresti smetterla di entrare sempre in questo modo." Sospirò Ally seguita da Normani.

Charles iniziò a piangere, svegliato dall'enorme chiasso che aveva fatto la polinesiana.

Le lanciai uno sguardo arrabbiato che la fece zittire subito e non appena il bambino si riaddormentò, lo portai in camera nostra e tornai in salotto per salutarle.

"Non ci posso credere che siate davvero sposate." Commentò Normani osservandoci. Mi ero seduta su Lauren ed in quel momento ci tenevano mano nella mano.

"Io non posso credere che non mi abbiate invitato alla vostra luna di miele." Ribadì nuovamente Dinah. 

"Ti sei unita per conto tuo." Disse Lauren alzando gli occhi al cielo.

Io e Lauren avevamo visitato quasi tutta l'Europa ed avevamo lasciato le due bambine con Dinah, ma loro ebbero la bellissima idea di seguirci per tutto il viaggio. Alla fine fu divertente, ma avrei davvero voluto passare del tempo da sola con mia moglie, senza una ragazza che continuava ogni giorno a svegliarsi alle cinque del mattino ed a sbattere violentemente le sue pesanti mani sulla porta della nostra camera d'albergo per svegliarci.

"Zia DJ! Zia Mani! Zia Ally!" Urlarono entusiaste le due ragazze nel vederle in casa.

"Ehi piccole pesti! Guarda cosa vi abbiamo portato?" Dinah diede a loro le due scatole che aveva portato con sé. Alison ed Emily le aprirono impazienti di vedere ciò che c'era al suo interno e quando videro delle enormi pistole d'acqua, abbracciarono le loro tre zie e si precipitarono a riempirle per giocare in giardino.

Le seguimmo divertite dalla loro reazione.

"Non vedo l'ora di vedere anche loro sposate." Rise Dinah guardando quanto fossero tenere insieme.

"Sono perfette insieme." Aggiunse.

"Come noi due." Mi sussurrò nell'orecchio Lauren facendomi sentire i brividi lungo la schiena.

"Ti amo, Lolo."

"Ti amo anch'io, Camz."





N/A

Non so perché ci abbia messo così tanto a scrivere l'ultimo capitolo, ma ho finalmente finito questo libro.

Grazie a tutti quelli che hanno continuato a leggerlo ed ad aiutarmi a scegliere che finale scrivere.

Mi dispiace non star più scrivendo tanto come una volta, ma sono più stressata del solito per via della scuola che sto frequentando ed anche per varie cose, quindi già.... Grazie per aver atteso così tanto hahahah


~E.

We Can ~ CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora