Problemi

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Il sole filtrava dalle finestre, e accecava i miei occhi stanchi. Mi alzai lentamente con un fortissimo mal di testa; esaminai la stanza in cui ero, e non era di certo la mia! Cos'avevo fatto? Ma soprattutto, perché non mi ricordavo nulla, eccetto i baci di Justin? Lui non era nella camera, e stavo andando nel panico. Dov'ero finita?! Non avevo neanche la biancheria addosso. I miei vestiti erano sparsi dappertutto, dallo scaffale più alto al pavimento. Avevo fatto sesso, ma la mente non lo ricordava. Per niente! Mossi il mio corpo dolente verso i vestiti e, lentamente, me li misi. Sembravo un bradipo con una scoliosi multipla ogni volta che mi piegavo o muovevo. 

Dopo essermi messa i vestiti al loro posto, andai verso la porta di legno classico. La aprì, e vidi che c'era un corridoio dinanzi a me. Avevo paura, e non poca. Avanzai lentamente pregando tutti i Santi di fare il minor rumore possibile. Potevo urlare il nome di Justin, ma chi lo diceva che ci fosse qualcun'altro? Alla fine del corridoio, iniziò una rampa di scale. Scesi.

La luce della cucina era accesa, andai lì, e sorpresi un ragazzo dai capelli ricci e castani dagli occhi verdi intento a cucinare qualcosa. Mi guardò con stupore.

<<Ehm... sono Jessica. Salve>>. Lo salutai con un cenno della mano imbarazzata. Quel ragazzo non mi era nuovo.

<<Aspetta, sei la tipa del 'Pizza Girl'? Sono Harry! Non mi riconosci?>> disse con un sorriso.

<<Oh, ma certo! Jennifer mi parla sempre di te>>. 

<<Sì. Quella tizia è pazza>> wow, intuitivo. A me mi farà uscire pazza con il suo stile di vita così... anormale! 

<<Non me ne parlare!>> esclamai. Mi scappò una risata, e lui si mise a ridere poco dopo di me. 

<<Stai cercando Justin?>> annuì come risposta <<è uscito per una commissione. Tornerà presto. Vuoi mangiare qualcosa?>>

<<Perché non mi ricordo niente di ieri sera?>>, chiesi d'istinto. Ero troppo accecata dal dubbio per mettere qualcosa sotto i denti. Mi guardava prima con timore, poi spiazzato ed infine, si addolcì.

<<Non so. Forse ti sarai addormentata>>.

<<Perché mi sono svegliata nuda, allora?>> strinse i denti. Evidentemente non si aspettava che fossi una tipa astuta. Stava cercando una scusa, ed io ero stanca delle bugie <<ascolta. Non fa nulla, non rispondermi>>.

Andai a sedermi sul divano, e decisi di accendere la televisione con una ciotola di cereali ed un bicchiere d'acqua fresca. Mentre mi stavo gustando la maratona dei cartoni animati di 'Il laboratorio di Dexter', qualcuno si sedette accanto a me. 

<<Se vuoi, posso girare>>, dissi con il telecomando in mano.

<<Nessun problema>> non era la voce di Harry, e neanche quella di Justin! Mi voltai lentamente, ed incontrai gli occhi blu oltremare che solo una volta ho visto nella mia vita. <<Sono Paul>>, si presentò sorridendomi.

<<Io Jessica>>, ero rossa in viso. Ma Harry dov'era finito? Possibile che in questa casa scompaiano tutti?! Bah...<<La ragazza che ti ha lanciato la pizza in faccia>>, conclusi per rompere il ghiaccio. E ci sono riuscita! Rise alla mia battuta, e anch'io dopo un po'.

<<Come mai sei qui?>> volevo saperlo anch'io... come ci ero finita lì?

<<Non lo so, sinceramente>>, tagliai corto accomodandomi sul divano.

Erano appena le dieci del mattino, e non mi era passato per la mente di chiamare mia zia! Presi subito il cellulare, ma qualcosa attirò la mia attenzione. Mentre entravo in camera, trovai Justin sul letto. Era seduto con in mano il mio telefonino. Ma questa è violazione alla privacy! Strappai l'oggetto dalle sue mani, e lo fulminai con gli occhi. Guardai il cellulare esaminandolo. Era tutto okay, finché non trovai un video. Io ero addormentata, e Justin mi stava... toccando, e non solo! Lo guardai disgustata, vennero anche Harry e Paul nella stanza, e mi stavano scopando come dei pazzi. Ero schifata, ma al tempo stesso terrorizzata. Sicuramente Justin mi ha sedata con dell'acqua che mi ha offerto prima di salire sull'auto. Da allora mi ero addormentata, e avevo perso completamente la coscienza.

<<Posso spiegarti>>, si difese. Lo fulminai con lo sguardo. 

<<Sì, cosa cazzo c'è da spiegare?! Che fai ora, invierai il video su YouPorn? Beh, fallo così ti fai i soldi, ma non sentirai mai più parlare di me! Mi fai schifo, anzi... Mi fate schifo tutti!!>> urlai dalla collera. Presi la borsa, e scappai da quella casa maledetta.

O almeno, ci tentai.

Paul ed Harry erano davanti alla porta d'ingresso, e Justin dietro di me. Ero in trappola, dannazione!

<<Non ne parlerò con nessuno. Non sono la tipa. Voglio solo tornare a casa e dimenticare tutto, per favore...>>, dissi con calma nella speranza che mi lasciassero andare.

I due annuirono al ragazzo dietro di me, e mi lasciarono passare. Ero lontano da casa, ma non importava. Presi un paio di cuffie, le trapiantai nelle orecchie, e mi avviai verso la mia abitazione. Adesso ero come gli altri. Grigia. Triste. Imperfetta. Camminai senza meta, senza sosta con la sola voglia di urlare e spaccare tutto. Avevo la testa chinata verso il basso, con 'Do it like a dude' di Jessie J al massimo del volume. Senza accorgermi, andai addosso ad un ragazzo, quasi facendolo cadere. Alzai lo sguardo, immobile. 

<<Scusami...>> sussurrai con voce spezzata. Mi fece un sorriso sghembo.

<<Hai l'aria di una che ha avuto una giornataccia. Non preoccuparti>>, mi disse comprensivo.

Allora crollai in lacrime, inginocchiandomi. Ero debole. Non avevo nessuno con me, e lottare era come un suicidio per me. Il ragazzo, si piegò anche lui, e mi abbracciò. Eravamo in mezzo al marciapiede. Le persone andavano avanti e indietro incuranti di noi due, accovacciati a terra. Gli chiesi di portarmi via al più presto, e lui mi aiutò a rialzarmi. Mi accompagnò fino alla sua vettura. Non volevo tornare a casa in questo stato, così fu lui a guidarmi chissà dove. Stavo sbagliando? Poco importava... in quel momento non mi comandavo, volevo accettare tutto come veniva veniva, anche se era la merda più pura.

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