capitolo 29

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"Louis,svegliati,Louis" mi scuote delicatamente,un tocco gentile e premuroso. "Harry.." apro gli occhi pensando di trovarmi davanti il viso duro e arrabbiato di Harry,con i suoi intensi occhi verdi;ma invece c'è un viso dolce e gentile ad osservarmi,un viso angelico e sorridente,il viso di Luke.

"Mi dispiace deluderti ma non sono Harry"sorride,ha un sorriso da togliere il fiato. "Scusami.."arrossisco,certo che con le figure di merda ci so proprio fare.Arrossire e fare figuracce è il mio marchio.

"Tranquillo,piuttosto chi è questo Harry?" mi da una leggera gomitata sul braccio provocandomi una risatina,lo conosco da poche ore ma mi sta veramente simpatico.

"Nessuno" dico con un sorriso di rassegnazione,ed effettivamente Harry non è nessuno,o meglio non sono nessuno per lui.

"Dai dai racconta" mi sprona a continuare ma tanto dalla mia bocca non uscirà una minima frase con il suo nome, devo cancellare quest'esperienza,anche se lo trovo davvero complicato e quindi rimuovere anche lui.

"Davvero,nessuno"

"va bene,lascio perdere,ho capito che non mi rivelerai mai nulla" bravissimo,sorrido. La macchina si è fermata. "Siamo arrivati?" chiedo,tra la confusione e la paura. Ormai non mi fido più di niente ma soprattutto di nessuno.

"No no,ho pensato che fossi affamato così mi sono fermato al primo ristorante carino,c'è anche uno shop attaccato,puoi prendere un paio di scarpe" sorride,questo ragazzo è la dolcezza in persona.

"Grazie mille per il pensiero ma veramente non dovevi anche perchè non ho soldi"

"non ti preoccupare pago tutto io"

"no,davvero,ti ho già disturbato per il passaggio,non voglio crearti altri problemi"

"insisto,dai andiamo"

esce dalla macchina per aprirmi la portiera,una manciata di stelle è spruzzata in cielo e l'odore di pioggia è ancora presente nell'aria.

"Che numero porti? Ti vanno bene un paio di vans?"

"mi vanno bene anche delle ciabatte di gomma"

"tranquillo,qui è tutto in saldo perchè sono le scarpe con i numeri più piccoli o più grandi. Allora che numero?"

"35"arrossisco

"davvero? è piccolissimo" ride afferrandomi la mano per portarmi dentro. "si" i piedi mi bruciano da morire,spero ci sia un bagno per poter lavarli e disinfettarli.

Entriamo nel piccolo shop,ci sono un sacco di cose e le vans si trovano nel reparto a sinistra;ci sono colori sgargianti e con mille fantasie,scelgo le più sobrie e fini,quelle bianche,sono davvero belle. Luke gentilmente mi accompagna in bagno e chiede dei disinfettanti agli addetti alle pulizie.

"Sei sicuro di non aver corso in mezzo al bosco?"

"si..."deglutisco

Li lavo ripetutamente finchè non tornano splendenti e puliti,poi mi aiuta a disinfettare i taglietti sulla pianta,infine mi passa un paio di calze alla caviglia e mi infila le scarpe,finalmente un po' di sollievo.

"Grazie di tutto,davvero" cerco di acconciarmi i capelli come meglio posso.

"Andiamo a mangiare" mi da una spinta leggera e giocosa,il ristoro è davvero intimo e accogliente.

I tavoli e le seggiole sono in legno e le tovaglie sono a quadri, è rustico ma davvero bello. "Cosa prendi?"

"spaghetti con il ragù?"

"ottima scelta,mi aggiungo anch'io" chiamiamo la cameriera e le riferiamo la nostra scelta insieme ad un thè verde per me e una coca per lui.

"Posso farti una domanda?" mi chiede,nei suoi occhi noto una luce di curiosità.

"Si" fingo un sorriso

"ma come mai eri vicino al bosco? Cioè abiti molto lontano da li"

sbarro gli occhi e cerco di sembrare più naturale e rilassato possibile,non gli sfugge proprio niente?

"beh io,ero andato a fare una passeggiata,ho preso il pullman ma poi i sono allontanato troppo e mi sono perso" sorrido cercando di essere più credibile possibile.

"Ah capisco" sorride poco convinto,probabilmente non ci sono neanche dei pullman che si fermano qui vicino, che pessima bugia. Perchè non voglio rivelare nulla? Perchè non voglio smascherarli finalmente? perchè nessun ragazzo/ragazza,se mai ce ne fossero stati altri,ha chiamato la polizia? Mi faccio pena da solo.

"Qualcosa non va?Sembri pensieroso" mi afferra dolcemente la mano,come per calmarmi,sembra che sappia tutto riguardo a quello che mi è successo,sembra sapere ogni minima cosa e voglia consolarmi e aiutarmi.

Probabilmente è solo la parte paranoica del mio cervello,non è assolutamente possibile che sappia qualcosa.

"No,io sto bene,si,davvero" dico più per convincere me stesso,in realtà è vero,sono davvero felice,ora sono salvo e al sicuro,o almeno credo,però non del tutto,c'è qualcosa che mi pesa sul petto,qualcosa che non voglio ammettere e spero che non sia quello che penso.

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CAPITOLO NON CORTO ,CORTISSIMO!! lo so che nano Lou no ha il 35 ma doveva sembrare ancora più piccolo e puccioso

Nightmare(versione Larry)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora