capitolo 61

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HARRY'S POV
Ho sempre amato passare la notte nei pub con i miei amici a cazzeggiare,cercare di rimorchiare qualche ragazzo o ragazza solo per passarci la notte insieme e soddisfare i miei istinti maschili,solo per puro divertimento,eppure,ora,in qiesto pub affollato,non mi sento a mio agio.
Sento come se una parte di me fosse assente,lontana,come se tutto questo fosse sbagliato;mi huardo intorno,non mi sono mai soffermato a guardare la gente,le cose,il cielo o le stelle perché troppo impegnato a pensare solo a me stesso,credevo che solamente io fossi importante,he fossi l'unico degno di essere ascoltato,che tutti dovessero sottostare ai miei voleri e alle mie necessità senza mai contraddirmi o sfidarmi,eppure mi sono perso il mondo che mi scorreva vicino,mi sono perso tutta la vita.
Qui,si,proprio qui,vicino a me,c'é una coppia di anziani che sta bevendo della cioccolata calda mentre si abbracciano raccontandosi tutto ciò che gli è successo durante la giornata,un bambino tira il braccio della madre,fuori dal pub,probabilmente perchè stanco di stare a giro e poi guardo le piccole stelle che stanno comparendo nel cielo notturno di questa piccola cittadina,uno spettacolo davvero bellissimo.
Com'é possibile che mi sia perso tutto questo negli ultimi anni?
La porta del locale viene aperta facendo entrare una folata di aria fredda che mi scompiglia i capelli,l'inverno si sta avvicinando;sposto gli occhi sui nuovi clienti,una ragazza alta,bionda é a braccetto a un ragazzo che ho giá visto,é Luke,l'amico di Louis.
Intraprendono una conversazione animatamente mentre si dirigono ad un tavolo da quattro,dietro di loro compare un ragazzo alto,con i capelli ricci tendenti al biondiccio,porta una bandana tra i capelli,proprio com'é di mia abitudine;si gira per parlare con il quarto del gruppo,un ragazzo minuto,con lo sguardo basso e le mani arrossate strette tra di loro,annuisce freneticamente alle parole del ragazzo biondo,inciampa nei sui piedi perdendo l'equilibrio,il ragazzo lo afferra al volo facendolo arrossire.
Finalmente alza lo sguardo facendomi confermare la mia supposizione,come potrei non riconoscerlo? Louis cammina timidamente tra i tavoli cercando di non attirare l'attenzione di nessuno,finchè non giunge al suo tavolo,si siede mostrandomi il suo profilo perfetto.
Cosa mi hai fatto Louis?
Perchè mi sento cosí?
Osservo ogni suo piccolo gesto,da quando si morde le labbra a quando ordina un thè caldo al limone,lui e la sua amica sono due personalitá completamente diverse,mi stupisco che siano così amici;lui cosí innocente,timido e pacato mentre l'altra disinvolta,sicura di se ed esuberante.
"Harry,ci sei? Ti vedo abbastanza distratto stasera" mi da una gomitata Josh rompendo il filo conduttore dei miei pensieri.
"Si,scusa" riporto lo sguardo su di loro notando una niova aggiunta,una ragazza mezza nuda nonostante il freddo che avvolge la città.
Mentre ricominciano a parlare di come fallirà il nuovo negozio di sport aperto qui in città,mi permetto di osservarlo di nuovo,si tira su le maniche scoprendo i grandi segni violacei che io stesso gli ho provocato,una morsa mi stringe lo stomaco impedendomi di respirare per qualche secondo;la sua amica notandolo gli afferra il polso e inizia a fargli mille domande utilizzando un tono di voce leggermente piú alto del normale attirandosi l'attenzione di qualche cliente.
Louis si riabbassa le maniche rendendosi conto di quello che ha appena fatto,arrossisce iniziando a balbettare,non riesco a sentire quello che dice ma non sembrano frasi credibili ocomunqie con un senso.
Luke,la sua amica e qurl biondino con la faccia da deficente insistono cercando di capire il motivo di quei segni cosí evidenti.
Mi alzo dalla sedia raggiungendo il loro tavolo,afferro il braccio del ragazzo alzandolo dalla sedia.
"Scusatemi tanto,ma Louis deve venire via con me,con il vostro permesso" li saluto trascinandolo fuori dal locale senza dargli il tempo di rispondere o di ribattere.
"Sei impazzito?" sbraita mentre lo conduco alla mia jeep,cerca di opporre resistenza ma senza riuscirci.
Apro la portiera e lo spingo dentro con poca delicatezza per poi raggiungere il lato del conducente.
"Dovresti ringraziarmi,ti ho tolto da quella brutta e fastidiosa situazione" giro la chiave nel quadrante per poi mettere in moto e partire sgommando sulla strada illuminata dai lampioni.
"Ringraziarti? È tutta colpa tua se mi trovavo in quella situazione e poi..no aspetta,stavi spiando la nostra conversazione?!" si gira attacandomi,questo ragazzo mi stupisce sempre di piú,ha ancora il coraggio di urlarmi contro.
"Non stavo spiando nessuno e ora stai zitto e fermo,non sporcarmi la macchina o ti faccio pagare il lavaggio" tuono fulminandolo con lo sguardo.
"Io ho det.."
"Zitto"sibilo tra i denti,lui so gira e incrocia le braccia al petto mettendo su il broncio.
È davvero carino quando si arrabbia.
LOUIS POV
Lo detesto.
Lo odio.
Stronzo.
Come si permette di portarmi via dal bar in questo modo? Davvero,daichi si crede di essere? In piú mi zittisce in questo modo?
Odioso come pochi.
"Dove stiamo andando?" chiedo dopo mezz'ora di silenzio snervante. Lui accende la radio senza rispondermi,è estenuante.
"Dove stiamo andando?"rispondo scandendo bene le parole. In tutta risposta alza il volime senza rispondermi.
Perchè si comporta cosí?
Ho troppi interrogativi che mi viaggiano per la testa e nessuno si degna di rispondermi,sto davvero impazzendo,prima o poi scoppierò.
"Ti ho chiesto dove stiamo andando,puoi rispondere per favore?" lo guardo,la sua mano si muove verso il pulsante del volume alzandolo fino a frantumarmi le orecche per il volume troppo eccessivo implorandolo di abbassarlo.
Finalmente,dopo la terza supplica,mi accontenta.
"Grazie" farfuglio.
"Fai sempre così tante domande?" so gira scritandomi da sotto le sue ciglia nere mettendomi i brividi.
"Si" deglutisco.
"Sei davvero un rompi palle" sorride ritornando a fissare la strada.
"Ah,grazieh" mi volto verso il finestrino. La macchina sfreccia in una stradina piccola e sassosa facendomi sobbalzare di tanto in tanto sel sedile,ormai il cileo è punteggiato di stelle e la luna è alta nel blu notte del cielo,si sento solo il nostro respiro e il canto delle cicale,appoggio la testa al freddo finestrino formando della condensa per via del mio respiro,chiudo le palpebre ormai stanche.
"Al vecchio castello" dice senza distogliere lo sguardo dalla strada.
"Cosa?" choedo girandomi.
"Stiamo andando al vecchio castello" so volta serio,un attimo lunghissimo in cui i miei occhi sprofondano nei suou facebdomi perdere il concetto di realtá
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Ceh amatemi visto che mi è toccato scrivere il testo su un foglio e poi ricopiarlo tutto qui🙊🙊❤

"Stiamo andando al vecchio castello" so volta serio,un attimo lunghissimo in cui i miei occhi sprofondano nei suou facebdomi perdere il concetto di realtá******* Ceh amatemi visto che mi è toccato scrivere il testo su un foglio e poi ricopiarlo tu...

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