capitolo 45

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Chiudo il telefono e lo infilo in tasca mentre qualcuno apre la porta del bagno in cui ero entrato.

"Cucu"

"ma non ho ancora fatto nulla" mi lamento mentre,prendendomi per il gomito,mi trascina fuori di lì.

"Cavoli tuoi" molla la presa mentre continua a parlare e a contare droga con il cassiere. I minuti scorrono ininterrottamente e ormai,i quindici minuti che sono passati,sembrano un'ora.

Inizio a correre verso l'uscita ma una mano mi afferra per il cappuccio della giacca,che slaccio per liberarmene,quando giungo all'uscita mi volto indietro per vedere il ragazzo inseguirmi,questo piccolo attimo di distrazione mi impedisce di notare una macchina che,per evitarmi,sbanda per poi sterzare.

"Dove credi di andare?" mi sorride malignamente. Mi afferra un polso,ancora dolorante per colpa di Harry che me l'aveva preso  quando erano venuti al ristorante con Luke e me,facendomi sussultare.

"Vedo che sei abituato a essere trattato così" ghigna notando il rimanente segno violaceo,aumenta la presa al polso provocandomi una fitta di dolore,le lacrime,ormai trattenute da un po',mi rigano le guance facendolo ridere,

Improvvisamente la sua risata si interrompe e il suo viso ritorna serio,un respiro caldo sul collo aumenta il battito cardiaco.

"Lascialo Jake" ringhia Harry.

"Da quando fai la parte del buono Harry?"

"da quando lo dico io,ora leva quelle sporche manacce da lui o ti ritroverai con qualche osso rotto"

"è una minaccia?" sorride divertito Jake.

"Può darsi,vuoi scoprirlo?"

"sfido la sorte" il corpo di Harry si butta su quello di Jake facendomi perdere l'equilibrio,mi sbuccio i gomiti contro il freddo e grigio marciapiede.

Osservo la scena,in silenzio mentre i singhiozzi lasciano le mie labbra di tanto in tanto.

Jake era più alto di me,ma ora davanti a Harry sembra essere piccolo e indifeso,il riccio torreggia costringendolo ad indietreggiare contro il muro,lo solleva per il collo e lo colpisce con un pugno;la testa di Jake è inclinata verso sinistra mentre del sangue gli cola dallo zigomo e dal naso. Harry molla la presa così il rosso arranca  barcollando verso l'ingresso del supermercato.

Harry,con passo spedito,si avvicina sollevandomi. Quando gli mollo la mano osservo che ha le nocche lacerate e che io ho i palmi e i gomiti sanguinanti.

"Scusa.."singhiozzo.

Mi attira in un suo abbraccio facendomi scoppiare a piangere. Mi lascio cullare dalle sue parole rassicuranti e dalle sue braccia mentre,lentamente,sciogliamo l'abbraccio.

In silenzio mi dirige verso la Range rover nera,scoprendo che era la macchina che poco fa mi stava investendo,per poi aiutarmi ad accomodarmi sui sedili di pelle.

Accende il getto di aria calda per poi guidare fino a casa mia mentre una leggera pioggerellina bagna la strada e tuoni lacerano il cielo grigio e cupo.

***

Quando accosta nel vialetto noto che le luci sono ancora spente,segno che Charlie non è ancora tornata.

Se solo fossi andato fuori con loro non sarebbe successo tutto questo casino;dire che da quando ho conosciuto Harry la mia vita è diventata molto più movimentata e spericolata è un eufemismo.

Senza dire niente mi leva le chiavi dalle mani e apre la porta per poi spingermi delicatamente dentro,si chiude la porta alle spalle dando due giri di chiave.

Appoggia la giacca sulla sedia e mi conduce di sopra,sono ancora abbastanza scosso dall'accaduto.

"Stai bene?" mi chiede dopo un lungo e tormentato silenzio.

Annuisco ancora scosso dai brividi.

"Vai a farti una doccia calda,Louis" mi sorride gentilmente,annuisco e mi dirigo in bagno.

Dopo una lunga e rilassante doccia mi infilo il pigiama mentre lascio i capelli bagnati. Lo raggiungo in salotto e mi siedo vicino a lui sul divano.

"Vuoi spiegarmi perchè ti trovavi lì?" nella sua voce non c'è nessuna traccia di rabbia,soltanto calma e gentilezza. Nego con la testa,non ora.

"Appoggia la  testa qui" mi indica le sue gambe.

Sono troppo stanco e scosso per controbattere così faccio come mi dice.

Devo almeno dargli una spiegazione,dopo quello che ha fatto,così trovo il coraggio per raccontargli tutto.

"E così sei arrivato tu" finisco.

"Non puoi andare in dei bar così da solo,soprattutto quello. è conosciuto per la sua fama orribile"

"Non lo sapevo"rispondo sconfitto.

"Tranquillo,va tutto bene" mi accarezza dolcemente i capelli trasportandomi nel mondo dei sogni.

HARRY'S POV

è un angelo mentre dorme,ed io sono il diavolo in confronto a lui.

Gli faccio passare un braccio sotto le ginocchia e uno attorno alla vita per sollevarlo e portarlo a letto. La casa è avvolta dal buio se non da una piccola luce nel corridoio,la sua amica non è ancora tornata,per fortuna.

Lo metto sotto le coperte,mi levo le scarpe e mi corico vicino a lui,il polso destro è macchiato da un livido violaceo che presto diventerà nero con sfumature giallognole e mi sento tremendamente in colpa per essere la causa,in parte,di questo segno.

Entro pochi minuti mi addormento con lui cullato dal suono regolare del suo battito cardiaco.

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questa sera ero in vena di aggiornamenti ahhaha

Nightmare(versione Larry)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora