I suoi magnifici occhi penetranti mi perseguitarono durante la notte e durante il giorno. Mi sveglio sudato con la coperta annodata alle caviglie,la fronte è imperlata da goccioline di sudore,il respiro ansimante.
Illumino il display del telefono per vedere l'orario,sono le quattro di notte;non voglio ritornare in quella casa,non voglio.
Vado davanti allo specchio e mi alzo la maglietta del pigiama,le cicatrici sono ancora molto evidenti procurandomi una scarica di brividi.
Pensavo davvero che non mi sarebbero venuti a cercare?Sono uno stupido,anzi no,un illuso.
Vorrei scaraventare un libro contro lo specchio,oppure mettere tutto sottosopra, ma non ne ho la forza. Ritorno a letto cercando di concentrarmi su Luke,il bellissimo angelo che mi è accanto e spero che lo stia ancora per molto;spengo la luce e mi infilo sotto il leggero lenzuolo color lavanda,impregnato del mio profumo.
***
La mattina seguente mi sveglio con difficoltà alle 10.15,Charlie è da mezz'ora che sta bussando alla mia porta e urlando per andare a fare colazione di sotto,in cucina.
Scendo dal letto ancora mezzo addormentato e raggiungo Charlie in sala da pranzo,un ottimo odorino stimola il mio senso olfattivo facendomi aumentare il passo. Appena entrato in cucina rimango sbalordito,il tavolo di legno è imbandito di brioches,fette biscottate,cereali,frutta,biscotti,marmellate,nutella e mille altre cose. Mi appoggia una mano sotto il mento per rialzarlo,probabilmente stavo sbavando.
"Ma come mai?" chiedo sorpreso e affamato,quel poco appetito che avevo ora è aumentato in modo impressionante.
"Beh questa è la prima vera colazione che facciamo insieme subito dopo il tuo ritorno e quindi volevo che fosse speciale,sto preparand anche le crepes,in quell'anta dovrebbe esserci lo yogurt e la nutella bianca,serviti pure. Spero tu abbia fame"sorride.
Il mio stomaco risponde alla sua io domanda facendola ridere.
"Allora mangiamo?" ci buttiamo sulla colazione.
"Louis,raccontami di ieri" parla con la bocca riempita da una brioche alla nutella.
"Abbiamo fatto sulle giostre e oggi,probabilmente e se avesse tempo,mi passerà a trovare alla livìbreria. A proposito ho trovato un lavoro estivo,llavoro in quel negozio di libri vicino al nostro ristorante.
"Ottimo,io non ancora, mi accompagni stamattina per cercare qualche volontino? Comunque,non distrarmi,vi siete baciati?"i suoi occhi cominciano a brillare e in questo momento sembra una bambina che sta aspettando la fine di una favola,è tenerissima.
"No,è etero"rido.
"Ma ti piace?"mi chiede speranzosa,vengo preso alla sprovvista,mi piace? Credo sia troppo presto per definirla cotta,diciamo che siamo amici. Sto bene con lui,certo,però,però non lo so.
§"Non lo so..siamo amici,ci conosciamo da poco e non so" alzo le spalle cercandi di tartagliare questa conversazione,non ho mai avuto problemi a raccontare o comunque confidarmi con lei,è la mia migliore amica ma in questo caso è diverso,sento che deve essere una cosa soltanto mia e privata. Sono sicuro che passerà questa sensazione,mi fido di lei,non devo avere paura di dirle qualcosa.
" Bene bene,sai per me è una novità che frequenti qualcuno. Io invece non ho nessuna news,sola a vita. Probabilmente a quarant'anni mi ritroverai con trenta gatti sepolta in casa. Zitella" rede,ha una risata cristallina.
Io non capisco,ma non si vede? È davvero bellissima. Occhi azzurro cielo,capelli biondi leggermente mossi che le arrivano appena sotto le spalle e con una spruzzata di lentigginu sul naso.
È molto più alta del sottoscritto,supera il metro e settanta,io invece arrivo a un metro e sessanta appena.
È tutto il contrario di me,io sono piccolino,occhi celesti,capelli castani lisci. L'unica cosa in comune sono gli occhi.
"Magari invertiamo i ruoli,che ne dici?"
"ma piantala"ride dandomi una pacca sulla spalla.
Sparecchiamo mentre ascoltiamo la musica alla televisione e poi andiamo in bagno per lavarci,vestirci e lei anche truccarsi.
Dopo una ventina di minuti lei è pronta,indossa un vestito che le arriva a metà coscia a fiori,le sta di incanto,le fa risaltare le lunghe gambe,mentre io,indosso la mia stessa roba,skinny jeans e maglietta a maniche corte nera più un giacchetto di jeans;chiudiamo la porta e ci immergiamo nella rete di stradine si Southbourne,un caldo sole ci batte sulla pelle mentre un leggero venticello muove i rami e rinfresca l'aria.
"Da dove vorresti iniziare?"
"ho visto Costa con esposto un cartello,penso stiano cercando un barman. È da quella parte"mi afferra il gomito per accelerare il passo.
Costa è famoso qui in città e molto frequentato.
"Io entro,tu aspettami qui"
"va bene" sorrido,i brividi mi fanno capire che sta succedendo qualcosa di brutto,così mi volto per guardarmi intorno e con la coda dell'occhio vedo un ragazzo biondo venire in questa direzione,in pochi secondi lo metto a fuoco. Non mi ha ancora notato così spingo dentro Charlie facendola sobbalzare.
"Ripensandoci entro anch'io"rido nervoso,mi chiudo la porta alle spalle e mi ci appoggio sopra mentre un respiro di sollievo lascia le mie labbra.
"Che succede?" mi chiede lei con un cipiglio.
"Niente,mi è sembrato di vedere un cane grosso e so che non vai molto pazza per i doberman,non volevo rovinarti il colloquio,se così possiamo chiamarlo"
"oh,grazie mille"sorride.
Si presenta alla barista e sento che discute sul posto di lavoro,la prima sembra abbastanza contenta,dopo alcuni minuti vedo che si scambiano un sorriso così lei mi viene incontro.
"Allora?"chiedo speranzoso.
"ho ottenuto il lavoro" batte le mani.
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come al solito non ho riletto quindi ditemi se ho lasciato parti al femminile
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Nightmare(versione Larry)
FanfictionStoria non mia. Dove louis si innamora di uno dei suoi rapitori. Tutti i crediti vanno a @Keepmesafeharry #19 in fanfiction 3/07/2016