capitolo 81

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Riesco a vedere la sua pupilla dilatarsi sempre di più finche l'iride smeraldo scompare definitivamente sotto la pupilla nera come la pece.

"Cosh'ho fatto ora?"chiedo tra la paura e la scocciatura.

Non ho fatto nulla.

Si alza in tutta la sua possenza avvicinandosi al mio corpo,ormai tremante,rannicchiato sulla poltrona,deglutisco alzando lo sguardo verso il suo viso,pentendomene un istante dopo quando noto la vena del collo leggermente gonfia e il volto ricoperto di ira.

E poi,in un solo attimo,una leggera consapevolezza mi attraversa la mente facendomi abbassare lo sguardo e sentire un po' in colpa.

Dennis mi ha accompagnato a casa.

"Non hai nulla da dirmi?"mi afferra per l'avambraccio portandomi in piedi,bloccato tra la poltrona e il suo corpo atletico.

"In realtà si"mi alza il mento obbligandomi  a guardarlo negli occhi,socchiudo gli occhi quando il suo pollice mi accarezza dolcemente la piega del mento.

"Dimmi pure"sogghigna per la mia reazione,fortunatamente il brillante verde è  ritornato nei suoi occhi,seppur non sembri meno intimidatorio.

"Dennis mi ha accompagnato a casa,scusa"sono pienamente consapevole che sia esagerato scusarmi per essere tornato a casa  con Dennis,però l'avevo promesso.

"Perchè continui a disubbidirmi,piccolo?"appoggia le mani sulle mie spalle come per consolarmi e dirmi:Tranquillo è tutto a posto.

"Harry"prendo un respiro profondo per affrontare questa delicata conversazione."È un mio amico,uno dei pochi che ho.Non posso semplicemente chiuderlo fuori dalla mia vita"lo osservo timorosamente per cercare di cogliere una qualsiasi reazione sconsiderata da parte sua,chefortunatamente,sembra non avvenire.

"Però a me stavi per sbattere fuori dalla tua vita,non è così?"mi scruta con uno sguardo tra la rabbia e la tristezza.

"Tu mi hai ferito,psicologicamente e fisicamente ma..."lascio in sospeso la frase per non fargli sospettare nulla riguardante i miei sentimenti.

"Ma?"

"NUlla"rispondo sconfitto."In ogni modo,ho Daemon come insegnante di fisica"lo guardo terrorizzato.

"Cosa?L'ha fatto apposta quel figlio di puttana,io gli spacco il culo"urla sbattendo il pugno contro il muro,temo per la mia incolumità.

Notrando la paura strisciarmi negli occhi,chiude i suoi e cerca di riprendere il controllo della situazione.

"Ora mi calmi,promesso"con il pollice cerco di nascondere il piccolo sorriso,increspatosi sulle labbra,determinato dal suo tentativo di tranquillizzarsi,per me.

"Ti ha fatto qualcosa?Ti ha toccato?"si riposiziona davanti a me con sguardo preoccupato,Dio quanto è dolce.

"Ha tentato,mettendomi in punizione dopo scuola,ma fortunatamente è entrata una collega per sostituirlo perchè lui era richiesto in runione,o qualcosa di simile"deglutisco mentre una scarica di brividi mi percorre la schiena ricordando quello spiacevole episodio.

"Se solo osa..."lo interrompo appoggiandogli un dito sulle labbra piene e rosee,stupendolo con il mio gesto azzardato.

"Tranquillo sto bene,per ora,se dovessero esserci problemi prometto che verrò a parlarti.Sono terrorizzato ma credo di poter gestire tutto questo,poi siamo a scuola"dico più per convincere me stesso che lui,in ogni modo sembra apprezzare e stimare contemporaneamente la mia fiducxia nei suoi confronti e questa decisione,perchè mi stringe tra le sue braccia muscolose facendomi sentire protetto.

Nightmare(versione Larry)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora