capitolo 88

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Un suono metallico e martellante mi perfora i timpani facendomi svegliare di scatto,le coperte sono arrotolate alle mie caviglie e a quelle di Harry,mentre dorme sembra un angioletto;il cipiglio sempre permanente sul suo viso sparisce rendendolo quasi infantile con quei riccioli folti color cioccolato.

Mi volto verso la sveglia per spegnerla constatando che sono le sette passate,mi tolgo le lenzuola di dosso per poi saltellare abbastanza velocemente in bagno per svolgere le mie azioni quotidiane e correre a scuola.

"Cos'è tutto questo baccano?"bofonchia Harry con una voce più roca e bassa del solito,mi lavo il viso senza fare caso agli schizzi finiti sul pavimento e sullo specchio.

"Sono in ritardo per andare a scuola"borbotto mentre mi lavo i denti e tutto il dentifricio fuoriesce,come se fosse bava,dalla mia bocca.

"Ti porto io,fai con calma,piccoletto"si stiracchia evidenziando i suoi muscoli;sono convinto che questa volta,oltre al dentifricio,sia uscita davvero della bava dalla mia bocca.

In risposta lui mi fa l'occhiolino facendomi arrossire all'istante;finisco di vestirmi per poi mettermi un po' di profumi,non riuscendo a domare i capelli neanche con diverse spazzolate,ormai esausto e nettamente in  ritardo,gli lascio disordinati come sono,sembrando il perfetto esempio di uno che è andato a dormire alle tre di notte e che si è svegliato alle sei di mattina.

"Pronto?"domanda lui già sulla porta di casa con il mazzo di chiavi fra le sue dita affusolate.

"Si,arrivo"afferro le stampelle per poi recarmi,con l'aiuto del ragazzo,nella sua macchina nera fiammante.

Il viaggio è abbastanza tranquillo quando accosta vicino ad una tabaccheria con l'insegna logora e ormai consumata dal tempo.

"Perchè ti sei fermato?"chiedo guardando l'ora sul mio orologio da polso.

"Mancano ancora dieci minuti al suono della campanella e io ho bisogno di un pacchatto nuovo di sigarette"alza le sopracciglia come dire:ovvio no?

Annuisco poco convinto per poi riferirgli che io lo aspetto in macchina,anche perchè lo rallenterei e basta,causando il mio ritardo a scuola,e sinceramente non ho intenzione di sorbirmi un'altra ora di punizione post lezione.

Scende dalla macchina lasciandomi solo per due minuti cronometrati,dopo essere ripartiti e aver parcheggiato nella zona destinata agli studenti mi aiuta a scendere dal veicolo porgendomi con gentilezza le stampelle grigie come il fumo che fuoriesce dalla sua sigaretta appena accesa.

"È un brutto vizio,lo sai?"gli faccio un cenno con la testa verso la piccola  carta arrotolata e incastrata fra le sue magnifiche labbra a forma di cuore.

"Anche tu lo sei,eppure non smetto di starti vicino"mi schiocca un dolce bacio sulla fronte;lo saluto per poi incamminarmi,a passo di un bradipo,all'interno del grosso edificio maestoso ricoperto dall'edera ormai spoglia o con foglie rosse e gialle.

Quando ormai ho quasi raggiunto il portone la voce di Harryy chiama ripetutamente il mio nome,mi giro per guardarlo correre verso di me con in mano un sacchetto bianco.

"Dimmi"gli sorrido arricciando il naso,ormai la folla che circondava la struttura si è dissolta,a parte per qualche gruppetto swparpagliato per il cortile.

"Ti ho preso questa prima,pensavo  che non avendo fatto colazione avessi fame"mi porge la busta contenente una brioche probabilmente alla crema.

"Quando l'hai presa?"gli chiedo con gli occhi che devono aver assunto la forma di due biglie.

"Nel bar vicino alla tabaccheria,mentre tu eri intento a  mangiucchiarti le unghie,anche questo è un  pessimo vizio,sai?"alza un sopracciglio mentre un sorrisetto compiaciuto si allarga sul suo volto angelico.

Nightmare(versione Larry)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora