« ...Julio Martinez, Madison Parker, Sheila Redds, Andrès Rodriguez, Jackson Smith, Rachel Williams.» finí di annunciare il preside dal megafono.
Era il primo giorno del mio quarto anno di liceo, ma mi sentivo come se fosse il primo.
Avevo cambiato scuola varie volte, perché non mi trovavo bene, questa era la mia ultima possibilità.
Se anche con questa scuola non avesse funzionato, avrei smesso di frequentarla.
Ero nervosa, mi sarei infiltrata in una classe già formata, dove ognuno aveva già i propri amici e avevo paura.
Mi avviai dietro la cerchia di ragazzi nominati dal preside.
Un insegnante ci guidò verso la nostra aula.
Mi seddetti nell'ultimo banco accanto alla finestra.
Davanti a me era seduto, se così si poteva dire, un ragazzo biondo dai bei lineamenti, molto attraente ma con la faccia da stronzo.
Mentre individuavo le altre persone presenti nella classe una ragazza si sedette vicino a me.
«Ciao, io sono Lydia. Sei nuova vero?» mi disse rivolgendomi un sorriso.
Era una ragazza dai capelli biondo fragola, con qualche lentiggine sparsa sulle guance e gli occhi verdi. Sembrava molto carina.
Le sorrisi di rimando.
«Sí, sono nuova. Mi chiamo Sheila.»
«Uh che bel nome che hai. Mia madre mi ha chiamato così perché quando ha deciso il mio nome era appassionata ad una serie tv dove la protagonista si chiamava Lydia.
Ma, tralasciando i dettagli imbarazzanti sul mio nome, cosa che non avrei neppure dovuto dirti, ti spiegherò un po' la situazione di questa classe dal mio punto di vista.» disse così velocemente che mi chiesi se avesse respirato.
Non mi diede il tempo di risponderle, che ricominciò a parlare.
«Il ragazzo davanti a te si chiama Jackson Smith, è un vero stronzo, non stargli troppo vicino te lo consiglio.
Di fianco a lui non può mancare la sua ragazza, Madison Parker, sa essere una vera arpia, cerca di non farle qualche torto o stagli direttamente alla larga, perché sennò distruggerà la tua reputazione, o nel tuo caso, quella che ancora devi crearti.
Al mio fianco c'é Tyler Evans, è uno dei miei migliori amici dall'inizio del liceo, ti puoi fidare di lui, dopo te lo presento.» mi disse facendomi l'occhiolino e fissandolo qualche istante.
«Di fianco a Tyler c'é il suo migliore amico, si conoscono dalle elementari, si chiama Thomas Green. Al primo anno avevo una cotta per lui, ma poi l'ho conosciuto bene e mi è passata.»
Risi a quel affermazione, mentre lei continuava.
«Cerca di stare attenta alle due ragazze ai primi banchi. Sanno tutto di tutti e sono quelle che mettono in giro le voci, quindi controlla bene a chi dire i tuoi segreti.
I due ragazzi dietro di loro sono Julio e Andres Rodriguez.
Li chiamiamo con lo stesso cognome perché sono fratellastri solo che di padre diverso e a loro piace.
Sono un po' puttanieri, ma cosa ci possiamo fare?» disse con un finto sospiro, ridendo.
Poi mi guardò come se avesse appena realizzato qualcosa.
«Ti sto spaventando vero? Perché parlo troppo. Me lo dicono tutti che parlo troppo ma non riesco a stare zitta per troppo tempo.» disse con uno sguardo di scuse.
«No, tranquilla, non mi hai spaventato. Mi stavo divertendo a dire il vero.»
Venni interrotta dalla porta che si apriva e una signora grassottella che si sedeva alla cattedra.
«Scusate il ritardo ragazzi. Io sono la Professoressa Christine Jones, CHRISTINE JONES.» disse scrivendo il suo nome alla lavagna e scandendo bene le sillabe.
«Ma voi ovviamente mi chiamerete solo Jones, tutto chiaro? Alcuni di voi mi conosceranno già perché ho fatto qualche supplenza l'anno scorso. Se avete bisogno di qualcosa, io sono la coordinatrice di questa classe e dovete rivolgervi solo ed esclusivamente a me...» disse cominciando a perdersi in discorsi davvero noiosi.
Tirai fuori il cellulare rispondendo a vari messaggi.
«Tu, ragazza, che usi il cellulare mentre io faccio l'appello, vuoi dirci il tuo nome?»
L'intera classe si voltò verso di me.
«Sheila Redds.» dissi sentendo tutti quegli occhi addosso.
«Oh sei la ragazza nuova. Mi avevano informato. Bel modo originale di farti conoscere.» disse, facendo una smorfia.
Alzai gli occhi al cielo. Io e questa qui non saremmo andate di certo d'accordo.
«Avete qualche domanda da farle? Non so, da dove viene?» disse con tono quasi annoiato, come se questa fosse una routine a cui aveva assistito milioni di volte.
«Sei vergine?» disse ridendo insieme all'amico un tizio al secondo banco.
Cercai di nascondermi dietro ai miei capelli, per quanto potessi.
«Oh ma chiudi quella fogna Rood, tanto é troppo figa, non te la da.» esclamò Lydia.
Le sorrisi grata mentre la prof zittiva tutti e, per mia fortuna, cambiava discorso.
Comiciò a parlare degli argomenti che avremmo affrontato in questo nuovo anno, mentre io mi perdevo a fissare la nebbia fuori dalla finestra, che impediva la vista di quello che c'era nel giardino della scuola.
La prof Jones uscí in fretta dalla classe e io mi preparai stancamente ad affrontare altre due ore, prima della ricreazione.Ciao a tutti, questa é la prima storia che scrivo su questo profilo e ci sono molto affezionata, spero che possa piacervi.
Vorrei precisare che questa non é una fanfiction e che ho semplicemente assegnato dei volti ai personaggi, ma é una cosa puramente soggettiva e potete immaginarli come volete.
- Alice
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Wildfire (#Wattys2016)
RomancePer Sheila sta per iniziare una nuova vita, lontano dalla sua vecchia scuola, dalle sue vecchie conoscenze e lontano dal dolore. Una ragazza piena di ferite che nasconde con un sorriso. *** «Devi permettermi di aiutarti!» «Tu non puoi aiutarmi, non...