32. The hills

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Le lezioni passavano lente.
Avevo approfittato del fatto che mancasse Rood, lo stronzo del primo giorno, per sedermi al suo posto.
Volevo stare lontano il più possibile da Tyler e anche da Lydia.
Ammettevo di non avere legato quasi per nulla con gli altri compagni di classe ma diciamo che non ne avevo avuto chissà che tempo.
Mi guardai intorno aspettando che la prof dell'ora successiva entrasse.
«Ciao, Sheila vero?»
Mi voltai dal lato opposto verso la voce che aveva parlato.
«Piacere, sono Madison, Madison Parker.» mi disse con un sorriso.
Ebbi un flashback.
Mi ricordai del fatto che Lydia la ritenesse una stronza ma lo ingnorai.
Non avevo bisogno di farmi condizionare dalla sua opinione.
Sapevo valutare anche da sola le persone.
«Come ti stai  trovando qui per ora?» mi chiese sempre sorridendo.
All'apparenza non sembrava per nulla come mi era stata descritta oltretutto.
«Molto bene direi. Mi piace la scuola e l'ambiente, anche se alcuni professori... Non ne parliamo.»
«Ah, già. Mi dispiace per l'episodio di prima, è stata una grande stronza. Fai attenzione con lei, te lo consiglio.»
«Credo che ormai mi abbia puntata tanto.»
«Che cosa è successo tra te e Evans che ha fatto così tanto lo stronzo?» disse senza giri di parole.
Non vedevo nessuna sorta di cattiveria o malizia nel suo sguardo, ma solo curiosità, perciò decisi di fidarmi almeno un po'.
«Ah, sinceramente non ho compreso del tutto ma dopo che ho discusso con Lydia è stato un casino e lui ha cominciato a fare lo stronzo.»
«Ah guarda, non ci hai perso molto. Lydia è una gran falsa e incoerente, Tyler si crede un Dio sceso in terra e idem tutto il resto della combriccola varia.»
«Come mai dici così?»
«A sua cugina Ella, non so se la conosci, frequenta il quinto anno, ne hanno fatte passare di tutti i colori da quando è arrivata.»
«In che senso?» chiesi curiosa come non mai.
Forse finalmente avrei scoperto questa storia.
«Buongiorno.» ci interruppe la voce del professore di fisica.
Alzai gli occhi al cielo per il tempismo con cui era arrivato.
«Vabbè, dopo al cambio dell'ora magari usciamo fuori a fumare un attimo che così  finisco di raccontarti.»
Annuii acconsentendo e man mano che il prof spiegava, presa dalla noia cominciai a disegnare sul quaderno.
Fisica per me era davvero incomprensibile come del resto matematica e compagnia bella.
Decisi per sicurezza di mandare un messaggio a Ella.
“El, mi posso fidare di Madison Parker?” digitai da sotto al banco.
Mi aveva fatto una bella impressione ma dato che la conosceva volevo esserne sicura.
La risposta non tardò ad arrivare.
“Sí, è una mia cara amica anche se non ci parlo da un po'.”
«Ma come facciamo ad uscire? In teoria non si potrebbe, giusto?»
«Non preoccuparti, lascia fare a me.»
Sorrise furba mentre il professore di inglese si sedeva alla cattedra.
La vidi avvicinarsi a parlare con lui.
Cercai di origliare il più possibile, anche se in classe c'era un casino assurdo.
«Professore, non mi sento davvero bene, posso farmi accompagnare da Sheila in infermeria?»
Non riuscii a captare la sua risposta.
«Sa, cose da donne, non so se mi spiego.»
Il professore ci fece segno di andare, rosso in viso.
Presi il mio zaino e uscii dalla classe seguita da Madison.
«Sono un genio eh?» disse scoppiando a ridere.
«Ho l'impressione che sia innamorato di me, è sempre imbarazzato quando gli parlo. Forse è per questo che mi lascia andare sempre fuori. Jackson è sempre geloso.»
«Jackson è il tuo ragazzo vero?» le domandai.
«Sí, stiamo insieme da un bel po' ormai.»
«Wow, sono felice per voi.»
«Ora Sheila devi seguirmi facendo assolutamente piano, a quest'ora non c'è nessuno nel giardino della scuola ed è più facile che ci becchino quindi dobbiamo stare attente.
C'è un punto cieco del giardino dove i ragazzi si fumano le canne di solito, io direi che possiamo metterci lì.»
Annuii ricordandomi il posto in cui per la prima volta avevo incontrato Ella.
Sgattaiolammo dalla porta super silenziose arrivammo in giardino.
Vidi che lei buttò lo zaino sull'erba un po' umida, sedendosi poi su un muretto nelle vicinanze.
«Vieni.» disse incitandomi a fare lo stesso.
Posai lo zaino e mi sedetti accanto a lei.
«Vuoi?» disse porgendomi il pacchetto di sigarette.
Un po' indecisa sul da farsi, nel dubbio accettai.
«Come conosci El?»
«Come fai a sapere che la conosco?»
«Non saprei, l'ho supposto perché prima quando te ne parlavo mi davi questa impressione.» disse prendendo un tiro.
«Diciamo che la conosco da poco e attraverso Lydia. All'inizio della scuola in classe ho fatto amicizia con Lydia, che poi si è rivelata veramente oppressiva, perciò poi abbiamo discusso.»
«Io ho conosciuto Ella un anno e mezzo fa credo. Era appena arrivata in questa scuola e anche se  non eravamo in classe insieme avevamo fatto amicizia quasi subito. Era una brava ragazza anche se non si era ambientata ancora molto.
Mi raccontò il motivo per il quale si era trasferita.
I suoi genitori avevano scoperto che era lesbica e era fidanzata con un'altra ragazza. Non sopportarono la cosa e decisero di mandarla qui ad abitare insieme a sua cugina per separarle. La zia non aveva obiettato, ma anche se non la accettava era pur sempre sua nipote.
Ella con Lydia non aveva mai avuto un gran rapporto, ma quando scoprì  il motivo del suo trasferimento fu ancora peggio. Lydia è una persona molto cattolica. Aveva cominciato a trattarla in modo diverso, come se fosse sbagliata.
Raccontò a tutti che El era lesbica facendo si che venisse isolata, da quelli più bigotti perlomeno a parer mio.»
Riflettei su tutto ciò che mi stava dicendo.
«E poi che successe?»
«Niente, dopo un po' si stancò.
Era oppressa da tutti loro e non ce la faceva più.
Quando conobbe Jace, prese al volo l'occasione di trasferirsi.
I genitori si arrabbiarono un sacco e tutto. Alla fine, per trovare un compromesso dato che non era ancora maggiorenne continuò a "farsi controllare" da Lydia.
Cioè continuava a girare ogni tanto con lei e robe così.
E Lydia oltre che stronza è anche incoerente perché anche Stan è gay ma lei quello non lo ritiene sbagliato perché dice che tra due ragazzi è normale nel 2016.
Probabilmente voleva solo un pretesto per rompere il cazzo a Ella ma non lo so.
Ha davvero tanta cattiveria dentro e ha davvero distrutto una ragazza splendida. El ne ha passate davvero tante ma ormai l'ha superata e lei stessa si accetta per quello che è senza alcun problema.»
Ci fu qualche minuto di silenzio ma non imbarazzante.
Decisi di confidarmi.
«Sai credo ci sia qualcosa tra me e lei.» dissi piano, buttando ormai la sigaretta consumata, senza che ne avessi preso neanche un tiro.
«Sul serio? È stupendo Sheila. Tu sembri una brava ragazza e credo che avere una relazione seria finalmente le farebbe davvero bene.»
«Già, io non ho mai provato nulla del genere per una ragazza e spero che col tempo riuscirò a gestire la situazione.»
«Lydia lo sa?»
«No e non deve. Si metterebbe sicuramente in mezzo. Poi dopo quello che mi hai detto la sto odiando guarda. Come si può fare qualcosa del genere? Quando ci siamo conosciute Lydia ha sempre cercato di nascondermi questa situazione, dipingendo Ella come il tipo di persona che “non è quello che sembra" e consigliandomi di non uscirci. È per questo che abbiamo litigato. Tyler addirittura è venuto a casa a darmi della stronza e a minacciarmi.»
«Ma è fuori di testa. Si vede che la droga gli ha dato al cervello.»
«Ma nella scuola lo sanno tutti che si droga per caso?» chiesi curiosa.
«Diciamo di sì. Ma a lui non importa.»
«Bah, che roba.»
Il suono di una notifica interruppe la nostra conversazione.
Tirò fuori il telefono e lo guardò.
«È Jackson. Mi ha chiesto dove sono perché si stava preoccupando. Ti rendi che sono già passati quasi quaranta minuti? Meglio se andiamo.» disse raccogliendo lo zaino da terra.
«Okay. Comunque domani io e El diamo una festa. Puoi venire con Jackson se ti va. Se vuoi spargi voce.»
«Certo, non mancheremo. Scrivimi l'indirizzo.» disse sorridendo, mentre mi porgeva il suo cellulare.
La campana di fine giornata suonò.
La saluta i dirigendomi verso l'uscita.

Spazio autrice
Heeey belle. Scusate il ritardo ma ci ho messo un bel po' a scriverlo.
(Vi lascio una GIF degli Evak per farmi perdonare in compenso😍)
Questo sarà l'ultimo capitolo che pubblicheró per quest'anno fino alla fine delle vacanze natalizie. Spero di ritrovarvi a Gennaio.
Detto questo, buone vacanze e buon anno nuovo! 🎉
-Alice

Wildfire (#Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora