14. Nothing scares me anymore

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Non ci avevo messo troppo.
Avevo cercato un negozio di serrature che trattava anche quelle tipo di cose e gli avevo lasciato la chiave.
Sarebbe stata pronta in qualche giorno ma mi avrebbero comunicato per telefono quando ritirarla.
Tornai a casa ancora in tempo per il pranzo.
Tirai fuori il pollo con patate che mi aveva lasciato mamma in frigo e mi buttai sul divano, pronta per guardare qualcosa in TV.
Dopo aver finito sparecchiai tutto e salii in camera.
Mamma ancora non era tornata ma decisi di non preoccuparmi troppo.
Non sapevo come vestirmi.
Da quel che avevo capito saremmo andati discoteca.
Questa sera non avrei bevuto troppo.
Volevo rimanere lucida per evitare di finire a scopare in un cesso lercio della discoteca con qualche sconosciuto.
Ero una persona che non andava giù subito con l'alcol, ma quando succedeva non capivo più niente.
La maggior parte delle volte però se non bevevo esageratamente il giorno dopo ricordavo tutto.
Sentii il mio cellulare squillare.
«Pronto?» risposi senza guardare chi fosse.
«Ehi Sheila.» disse Tyler in modo dolce.
«Ciao.» pronunciai un po' in imbarazzo.
Speravo si ricordasse abbastanza della scorsa notte, non per il bacio ma perché mi sarebbe dispiaciuto se della nostra serata si fosse dimenticato tutto. Alla fine ci eravamo divertiti.
«Ti ho chiamato per avvertiti che stasera passo a casa tua alle 21 okay?»
«Certo ti aspetto. Andiamo in discoteca giusto?» chiesi per sicurezza.
«Sí. Sarai stupenda tanto. Devo andare Sheila.» mi disse staccando la chiamata.
Rimasi un po' perplessa dal modo in cui mi aveva appeso, ma lasciai correre.
Pensai alla serata che mi aspettava.
Ero contenta di svagarmi un po' soprattutto dopo tutti i casini che erano successi oggi.
Ne avevo la testa piena e volevo solo distrarmi e non pensarci.
Mi stavo annoiando perciò presi il mio portatile facendo partire la musica e girovagando sui social network.
Aggiunsi su Facebook tutte le nuove conoscenze fatte e guardai un po' i profili.
Tyler non lo aggiornava molto mentre Lydia condivideva e postava foto almeno una volta al giorno.
Josh era molto popolare e aveva molteplici ragazze che gli giravano intorno.
Capitai sul profilo di Ella per curiosità.
Lo scorsi un po'.
Potava spesso foto, tutte molto simili.
Lei era semplicemente con un espressione seria ma dovevo ammettere che erano tutte molto belle.
Sembravano scattate con una fotocamera professionale, quindi ci doveva sicuramente essere qualcuno che le scattava le foto.
Aveva molti commenti, alcuni in una lingua che non comprendevo e che Facebook traduceva in malo modo.
Il mio sguardo venne attirato da una vecchia foto di lei insieme ad una ragazza.
Sylwia Henderson.
Andai sul suo profilo.
La mia attenzione si concentrò su una foto caricata da lei.
Doveva probabilmente essere la sua migliore amica perché erano entrambe di profilo, i loro nasi si toccavano e anche la lingua, che entrambe facevano uscire in una smorfia.
Sembravano affiatate.
Non sapevo perché questa cosa mi interessasse tanto e infatti chiusi il pc dirigendomi in bagno.
Avrei dovuto anche decidere cosa mettere.
Mi guardai allo specchio per un po'.
Ero piena di segni violacei, come avevo constatato questa mattina. Sarebbe stato difficile coprirli totalmente o anche solo provare a nasconderli.
Cominciai a creare una base per poi riempirlo di fondotinta.
Coprii come riuscivo principalmente i segni delle dita.
Il trucco lo avrei realizzato giusto un po' prima per evitare che in queste ore si fosse rovinato.
Scesi giù per controllare se mamma fosse tornata.
Erano già le 17 passate.
La vidi indaffarata a spolverare le mensole sopra la tv.
«Ehi mamma. Che ti hanno detto i tipi delle serrature?» le chiesi.
«Nulla di che, domani vengono, per cambiare quella della porta principale. Ricordati che poi ti dovrò dare quelle nuove. Stasera esci?»
«Sí mamma esco. Andiamo in discoteca.»
«Posso sapere una cosa Sheila?» mi chiese lei con una punta di insicurezza nella voce.
«Certo dimmi mamma.» affermai, curiosa di sapere che cosa avesse da domandarmi.
«Sei davvero stata con quel ragazzo o era solo un modo per provocare tuo padre? Sai mi sarebbe piaciuto che me ne avessi parlato.» disse lei rattristandosi.
Addolcii il mio tono.
«No mamma, io e Tyler non siamo andati a letto insieme, ci siamo solo baciati. Papà faceva lo stronzo e io gli ho solo dato corda. Te lo direi, lo sai.»
«Sai avevo visto i segni sul collo perciò mi sembrava palese e ho frainteso.»
Le sorrisi.
«Mamma che cosa faremo ora?» le chiesi con un velo di preoccupazione.
«Non lo so tesoro, non lo so.»
Mi avvolse in un abbraccio stretto.
«Se chiedi il divorzio e ti lasciano l'affidamento lui ti dovrà per forza una parte di soldi però, giusto?»
«Non é così facile, sarà una pratica lunga e non é sicuro che l'affidamento vada a me, anche se non penso lui lo voglia, ma in ogni caso potrebbe farlo per farmi un dispetto e sarebbe tutto un casino.» disse lei con frustrazione.
«Sistemeremo la cosa.» affermai per rassicurarla.
Tornò alle sue faccende mentre io salii di nuovo in camera.
Aprii le ante dell'armadio e restai a fissarlo per qualche minuto.
Alla fine optai per qualcosa di abbastanza casual, non troppo scomodo o elegante.
Era un top nero che lasciava un filo di pancia scoperto abbinato ad un pantaloncino a vita alta e delle calze nere che mi arrivavano fin sopra al ginocchio, insieme alle mie Vans nere.
Era un abbigliamento un po' dark e mi piaceva.
Indossai una bandana nera con motivi bianchi per completare il tutto e poi mi dedicai al trucco.
Realizzai una linea di eye-liner nero, più pesante del solito e misi del mascara waterproof per evitare di sembrare un panda a fine serata.
Colorai le labbra con un rossetto bordeaux tendente al nero.
Mi maledissi per essermi messa il rossetto prima di mangiare.
Mi appuntai mentalmente di ripassarmelo prima di partire.
Era anche un po' tardi per cenare perciò optai per un toast insieme a del succo.
Accesi lo stereo inserendo Cry Baby di Melanie Martinez e mi rilassai con un libro in mano per passare la noia.

Wildfire (#Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora