3. My head is haunting me and my heart feels like a ghost

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«Ehm... Io... Scusate ho chiesto qualcosa di sbagliato?» chiesi imbarazzata.
«Cambiamo domanda, scusate, non volevo mettervi a disagio.» dissi per cercare di riparare il momento che si era creato.
Liam prese in mano la situazione rompendo il silenzio in cui eravamo calati.
«Okay, domani che facciamo? Dove mangiamo?»
«Mmh, potremmo andare al Key?» propose Lydia.
Si alzò un 'okay' generale.
«Lo conosci Sheila?» mi chiese Liam.
«Sí, era vicino alla mia vecchia scuola.» dissi con un velo di preoccupazione.
Odiavo qualsiasi cosa che me la ricordasse.
Lydia mi guardò per qualche secondo.
«Se vuoi domani mattina passo a prenderti e poi ci avviamo insieme verso scuola. Più tardi inviami il tuo indirizzo. A proposito, scambiamoci il numero che mi sono scordata di chiedertelo. Ti aggiungo al gruppo che abbiamo, così tutti si salvano il tuo numero.» mi disse digitando velocemente sul suo cellulare.
Ci avviammo per entrare in classe e finire le ultime due ore.
Non so come avrei fatto a sopportare questa routine per un anno, soprattutto dopo essermi abituata all'estate.

Le lezioni finalmente finirono.
Salutai tutti e mi diressi verso casa.
Quando arrivai, buttai lo zaino a terra e mi sdraiai stancamente sul letto.
Era stata una giornata strana, piena di novitá, ma ero abbastanza soddisfatta.
Avevo conosciuto delle persone davvero simpatiche.
Presi il cellulare e accesi il Wi-Fi.

Lydia é la migliore!👍
Lydia ti ha ha aggiunto.

Risi per l'ironia del nome del gruppo, mentre salvavo i numeri di tutti.

"Il nome del gruppo é molto originale. Chissà chi lo ha scelto ahahah." scrissi.
Stan: Sheeeeilaaaaaa
Lydia: Heheh io no di sicuro.

Continuammo a chattare per un po'.
Avevo mandato il mio indirizzo a Lydia, così il giorno dopo sarebbe passata da me.
Decisi di andare a farmi la doccia prima di mangiare qualcosa.
Dopo aver finito sentii vociferare al piano di sotto e immaginai che i mamma fosse tornata e che probabilmente stesse parlando al telefono con papà. Era quasi sempre fuori per lavoro, fin da quando ero piccola. Non ci aveva mai fatto mancare niente, ma negli anni era cambiato, sempre più consumato dallo stress e dal lavoro, finendo per trascurare totalmente la sua famiglia.
Mi misi un pantalone della tuta per stare comoda ed una t-shirt. La cosa bella di questa casa era che in qualsiasi stagione si poteva stare in maniche corte.
Mi misi gli occhiali da vista, che usavo solo per stare in casa, dato che mi mancava davvero pochissimo e scesi le scale.
Mi portai una mano alla bocca per lo stupore.
«William!» esclamai felice.
«Piccola mia!»
Gli corsi incontro abbracciandolo.
Restammo così per qualche istante.
«Profumi.»
«Grazie.» mi rispose un po' confuso.
«Che novità!» gli dissi scoppiando a ridere.
Mi diede una gomitata scherzosa.
«Perché non mi hai detto che saresti arrivato?» gli chiesi con una punta di fastidio.
«Mi dispiace, ma volevo farti una sorpresa per il tuo primo giorno di scuola.» mi disse, sorridendo sghembo.
«Come é andata rubacuori? Scommetto che hai fatto una strage!»
Risi per a sua alta considerazione di me.
«No, per tua informazione no.» dissi ridendo.
Si fece serio.
«Seriamente, é andato tutto bene Sheila? Sai che puoi dirmelo se...»
«Will.» lo interruppi.
«È andato tutto bene, ho conosciuto una ragazza simpatica, si chiama Lydia. É stata molto carina con me e mi ha fatto conoscere il suo gruppo di amici, infatti domani esco con loro.» dissi tranquillizzandolo.
«Carina questa Lydia, magari me la presenti.» disse scherzando.
«Se vuoi domani la faccio entrare in casa a conoscerti.» gli dissi facendogli l'occhiolino.
«A proposito, quanto resti?»
«Quattro giorni principessa. Mi dispiace ma i corsi iniziano anche per me.» disse rattristandosi.
William quest'anno avrebbe cominciato il secondo anno di università.
Si era dovuto trasferire abbastanza lontano da qui e ciò non gli permetteva di farci visita troppo spesso.
Era già passato un anno ma dovevo ancora abituarmi all'idea di vederlo così poco. Eravamo sempre stati molto legati, fin da bambini.
«Papà come sta?» disse serrando la mascella, cosa che notai immediatamente.
Gli posai una mano sul braccio stringendolo leggermente.
«Non lo vedo dall'ultima volta che sei venuto.» sussurrai a bassa voce.
Batté il pugno sul tavolo, respirando affannosamente.
Aveva sempre avuto dei problemi a gestire la rabbia e questa situazione lo infastidiva da sempre.
Era piú grande di me di qualche anno ma aveva sofferto molto di più per questa situazione. Era molto legato a papà prima che cominciasse a mettere al primo posto il lavoro. Io ormai lo consideravo uno stronzo e basta.
«Will.» lo chiamai.
Continuava a respirare affannosamente stringendo i pugni, mentre prendeva la sua giacca dall'appendiabiti
«Will ti prego.»
«Scusami Sheila, ho bisogno di prendere aria!» disse mentre usciva, sbattendo la porta.
Sospirai provata, sedendomi a tavola.
Mamma mi fece qualche domanda sulla mia giornata ma il discorso si chiuse in fretta. Vedevo le sue occhiaie e non volevo farle perdere tempo.
«Mamma lascia stare, sparecchio io.» le dissi sorridendo.
«Grazie tesoro, buonanotte.» mi disse forzando un sorriso.
La porta di casa si aprí mentre finivo.
Sentii delle braccia cingermi i fianchi.
«Mi dispiace di aver fatto una scenata. Sai quanto mi da fastidio che non ti stia vicino.» mi disse lasciandomi un bacio tra i capelli.
«Tranquillo.»
«Guardiamo un film?»
«Certo, prendo il cibo.» dissi mentre Mi sporgevo per prendere i biscotti al cioccolato e due bottiglie di birra.
«Ah-ah-ah. Sei minorenne, non puoi bere!» mi disse con finto tono autoritario.
Scoppiammo a ridere entrambi, buttandoci sul divano.
«Che film metto?» disse accendendo la tv.
«Pitch Perfect?» dissi facendo gli occhi dolci.
«E va bene.» acconsentì.
Sbloccai il telefono mentre lui metteva il DVD e aprii la mia birra.
Adoravo questi momenti di tranquillità, mi facevano sentire al sicuro.
Vidi qualche messaggio dal gruppo ma nulla di importante.
Notai che Ella aveva appena scritto qualcosa, per la prima volta da quando ero entrata.

Ella: Non ci sono domani a scuola, non aspettatemi.
Alexia: E perché mai?
Ella: Cazzi miei.
Alexia: Che trasgressiva.
Ella: Molto più di quanto tu creda ;)
Stan: Finitela cazzo
Ella: Mi dispiace, non avete scopato oggi?:(
Matt: A dire il vero . A lui qualcuno glielo da teso' ;)
Josh: Secondo voi nella Coca Cola Zero ci sono davvero zero calorie?

Spensi il Wi-Fi e tornai a rivolgermi al film mentre Will mi avvolgeva con il braccio le spalle.

Wildfire (#Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora