Ero davanti al portone di Jace e Ella.
Odiavo il fatto di non avere una macchina. La maggior parte della strada che dovevo percorrere la dovevo sempre fare a piedi o con l'autobus.
Per fortuna quest'anno avrei preso la patente.
Bussai leggera alla porta e mi aprii un Jace assonnato che si strofinava gli occhi e sbadigliava.
Quando mi vide il suo viso si illuminò.
«Shey, non pensavo che saresti tornata così presto!» disse abbracciandomi di slancio.
«El mi ha invitato.» dissi un po' in imbarazzo.
«Okay okay, ma entra ora.»
Vidi ancora qualche bottiglia in giro, segno che non gli era importato molto di sistemare la casa dal weekend.
«Vuoi qualcosa da bere?»
«Ma se è pomeriggio.»
«Ma non di alcolico scema.»
«Ah, no grazie. Che poi tu ti sei appena svegliato? Sono le cinque del pomeriggio.» dissi ridendo.
«Ehi! Questa bellezza va preservata, cosa credi.
Allora, come è andata la tua giornata di scuola? Raccontami dai, qualche scoop? Che brutti tempi quelli del liceo. Tutti sempre pronti a farsi i cazzi degli altri.» disse facendo una faccia disgustata.
«È ancora così, fidati. Comunque nessuno scoop, oggi però ho litigato con Lydia. Cioè ieri.»
«La Martin? Perché? Racconta.»
Esitai un po'.
«Continua a stressarmi perché esco con Ella. Che poi Tyler si droga ma ovviamente è lei è la cattiva ragazza tra tutti.»
Fece una faccia infastidita.
«Sheila... Allora, c'è un motivo per tutto questo. Neanche a El va a genio Lydia, ma lei cerca di tenerselo per se, mentre Lydia getta odio su di lei da quando...»
«Ehi. Mi stavo cambiando. Che mi sono persa di interessante?»
Feci per aprire bocca.
«Niente, Sheila mi stava raccontando che oggi ha preso una nota.» disse guardandomi.
Alzò il sopracciglio facendomi capire di tacere con lei su questa faccenda.
«Wow, che bad girl.»
«Beh, io vado a farmi una doccia.
Fate le brave.» disse con un velo di divertimento nella voce.
«Che facciamo? Mi sto annoiando, ho voglia di un bagno. 'Sta volta te lo fai? Tanto ci sono solo io.»
Non capii che cosa intendesse.
«Ma un bagno dove?» chiesi confusa.
«Seguimi.» disse solo prendendomi per il braccio come al suo solito.
Arrivammo in una stanza molto simile ad un bagno, con la presenza di una vasca idromassaggio di dimensioni medie al centro.
«Wow. Che riccanza.» dissi incredula.
«Dai, non farti pregare, ormai dato che è autunno ci possiamo stare, è riscaldata.»
Si tolse la maglia con semplicità e anche i pantaloncini entrando dentro lentamente.
Si tirò su i capelli che si erano bagnati sulle punte in una crocchia disordinata.
Mi guardò con aspettativa.
«Se non vuoi bagnarti ti do un costume.»
Mi sfilai il jeans con un po' di fatica e anche la t-shirt che indossavo.
Tolsi le scarpe ed entrai.
«Oddio.» dissi rilassandomi nell'acqua calda.
La vidi immergere la testa nell'acqua per poi ritornare su.
Aveva il trucco che stava colando, ma tutto ciò le dava un tocco bellissimo che faceva risaltare la sua pelle pallida, quasi cadaverica.
Mi soffermai sui tatuaggi, erano tantissimi e mi sarebbe piaciuto scoprire il significato di ognuno.
«Mi stai fissando?» disse con un sorriso beffardo.
Arrossii sgamata e mi inventai una scusa sul momento.
«Stavo notando che hai un sacco di tatuaggi.»
«Sí, mi piacciono molto, ne ho in programma ancora qualcuno.»
«Tipo?» chiesi curiosa.
«Voglio tatuarmi una frasi qui, ma devo ancora decidere.» disse alzando il braccio e indicandomi il punto subito sotto al reggiseno.
«Wow, ma non fa male?»
«Tutto fa male, ci si abitua al dolore.»
«Facciamo come nei film americani dai. Aspettami qui.» disse ridendo sotto i baffi.
Tornò con in mano due bicchierini ed una bottiglia di Martini.
«Non ho lo champagne ma non importa. Ci accontentiamo con poco, giusto?»
Annuii ridendo insieme a lei.
«Che figo, ogni volta che ti annoi puoi venire a fare il bagno qui.»
«Sai, non è molto divertente da sola.» disse buttando giù il primo shottino.
La imitai bevendo.
Sentii un rumore interrompere il tutto.
Mi girai e notai il suo cellulare squillare.
Guardò lo schermo e alzò gli occhi al cielo.
«È Lydia.» disse rispondendo.
«Che vuoi? Sì e allora? Madonna Lydia, non mi stressare, non me ne frega un cazzo, faccio ciò che voglio senza bisogno del tuo permesso e anche lei... Sarebbe una minaccia? Non mi fai paura, fai ciò che cazzo vuoi ma non informarmi, ciao.» disse staccando la chiamata.
«Che voleva?»
«Stressarmi. Cristo, si è messa a dirmi che ti sto deviando e che devo smetterla di girare con te e farti diventare una cattiva ragazza. Addirittura mi ha detto che in un modo o nell'altro ci avrebbe pensato lei. Posso dire di essere leggermente inquietata?» disse bevendo un altro shot.
«Sta inquietando pure me, seriamente.»
«Mia cugina sa essere davvero pesante quando vuole.»
«Tua cugina?»
«Sí, non te lo aveva detto? Lei ha sempre abitato qui, mentre io mi sono trasferita l'anno scorso qua con Jace e...»
Sembrò trattenersi dal continuare il discorso.
Mi chiedevo come si faceva a provare tanto odio tra cugine.
Doveva essere successo qualcosa di davvero importante per farle litigare fino a quel punto.
«Ma è una storia davvero lunga e poco interessante un giorno te la racconterò.» disse sorridendomi.
Notai un pizzico di malinconia nei suoi occhi che si chiusero subito dopo.
Vedevo che gradualmente si stava rattristando.
«Scusa, non volevo fartici pensare.» dissi abbracciandola un po' titubante.
Ne aprofittai per distrarla buttandole la testa sott'acqua.
«Daiii stronza!» escalmò risalendo mentre rideva.
Si appese alle mie spalle facendo lo stesso.
Risalii e la schizzai.
«Ehi, non mi sfidare.» disse avvicinandosi a me con finto fare minaccioso.
«Non mi fai paura.» dissi prendendomi beffa di lei.
«Ah sì?» disse avvicinandosi sempre di più.
Sentii come una scossa che mi attraeva ad avvicina e mi sempre di più a lei.
Era ad un palmo da me.
Sentivo una sensazione e strana.
Volevo baciarla per capire se ciò che avevo provato la volta prima era stato per effetto dell'alcol ma non volevo rovinare tutto.
Mi fissò le labbra.
Sentivo dell'energia.
Si avvicinò ancora a me e inconsciamente sperai che stessa per baciarmi.Spazio autrice
Hiiii girlzzz!
Come state?❤
Mi scuso se non sto pubblicando molto ma la scuola mi tiene tremendamente occupata.
Anyway, stavo pensando che appena ho un po' di tempo mi piacerebbe dare un titolo ai capitoli con una frase di una canzone o aggiungere una citazione all'inizio di ognuno.
Fatemi sapere che preferite😻
-Alice
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Wildfire (#Wattys2016)
RomancePer Sheila sta per iniziare una nuova vita, lontano dalla sua vecchia scuola, dalle sue vecchie conoscenze e lontano dal dolore. Una ragazza piena di ferite che nasconde con un sorriso. *** «Devi permettermi di aiutarti!» «Tu non puoi aiutarmi, non...