CAPITOLO 1 - L'APPRODO

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Il Sole iniziò a calare, segnando l'imminente arrivo della possente dominatrice della notte, che portò con sé l'oscurità. Il corpo di Barry rimase sulla sabbia. Il vento notturno fece sollevare i suoi capelli rendendoli un tutt'uno con quella battigia.
Da lontano si udì un divincolarsi. Dalla fitta foresta che iniziava subito dopo la sabbia, un'ombra di una donna si avvicinò al corpo del ragazzo. La sconosciuta estrasse con estrema calma una boccetta contenente un liquido verdognolo. Con un cauto movimento del corpo, come se volesse passare inosservata, impugnò la bottiglietta e sparse del liquido su un pezzo di tessuto. Di scatto la sconosciuta mise il tessuto all'altezza delle narici del ragazzo, facendolo risvegliare dal sonno.
Si pose un milione di domande: dove si trovava? Chi era quella ragazza di fianco a lui? Era arrivato al punto stabilito? Dopo attimi di confusione, inalò una grande quantità d'aria, come se stesse soffocando. La prima parola che gli uscì dalla sua bocca secca fu: « Tu...»
Il viso della ragazza annerì.
«Chi sei?» Chiese lui sforzandosi a parlare. Il sapore della salsedine si permeò sulle sue labbra.
Il fruscio del vento sbatté sulla spiaggia e sollevò degli invisibili granelli di sabbia.
«Tu chi sei?» Ripeté.
La sconosciuta emetté un verso incomprensibile. Lui la guardò con fare incuriosito. Il bagliore lunare illuminò i lineamenti insoliti della ragazza. Aveva gli occhi neri che si mimetizzavano alla perfezione con quella oscura notte, e una pelle color rame, a metà fra il bianco e il nero. L'espressione del viso celava una tristezza profonda, come se si stesse portando sulle spalle un peso. E i suoi lunghi capelli scuri si posavano sulle spalle donandole una misticità fuori dal comune.
«Da queste parti non siamo soliti a incontrare persone dalla pelle bianca»  Disse, austera e decisa. «Come sei a conoscenza della nostra lingua?» Continuò.
Il ragazzo fu colto alla sprovvista ben due volte, l'espressione del suo volto cambiò, poi cercando di tergiversare la domanda esclamò:
«Salve ragazza sconosciuta, il mio nome è Barry, il tuo?» Crede fosse opportuno controbattere con una presentazione, lasciando senza risposta il quesito. Barry provava un fastidioso senso di vergogna per la sua dote innata, forse perché anch'esso non sapeva granché sulle origini di quel suo insito segreto.
«Straniero, nella mia terra non è consentito parlare con le persone dalla pelle bianca, le riteniamo uno scherzo della natura» Ribatté prontamente la ragazza.
«Perché?» Chiese Barry.
«Dovrei portarti dal nostro Tatloani, se non obbedisco verrò considerata una traditrice».
Barry ebbe un sussulto, si alzò e guardò attentamente dove fosse finito. Versi acuti di animali misteriosi disturbarono la quiete. Il luogo gli incuté timore. Era una lunga spiaggia di cui non si scorgeva una fine, e le onde si stagliavano sulla riva per poi ritirarsi e ripetere all'infinito la medesima azione. Gli ritornò in mente il motivo per cui decise di intraprendere quel lungo viaggio. Avventurarsi per saziare quel desiderio di vuoto interiore che ormai portava da anni con sé come un macigno indistruttibile. La sua labile mente non rammentava cosa fosse accaduto durante la navigazione; ricordava il punto esatto da cui era partito: Dingle, Irlanda, una piccola cittadina con pochi abitanti; sapeva il suo nome: Barry Evans, ma non aveva la più pallida idea di dove si trovasse e per giunta il suo primo incontro, in quella terra sconosciuta, era stato con quella strana ragazza alla quale non era consentito parlare con le "persone dalla pelle bianca" e che affermava di doverlo portare dal loro Imperatore solo perché Barry le aveva riferito parola.
La frase "Persone dalla pelle bianca" riecheggiava nella sua mente. Si ricordò le parole dette dalla sconosciuta donna che gli donò l'imbarcazione per solcare il vasto oceano blu. Barry rimase colpito dei comandi inadatti a quell'epoca che il sontuoso veicolo possedeva.
"Appena giungerai sulla terra da me indicata, non sarai il benvenuto". Gli confidò la donna, dopodiché sparì nelle tenebre di un viale.
Barry timoroso, ma al tempo stesso curioso di scoprire qualcosa riguardante il posto in cui aveva naufragato, sfatando ogni suo dubbio si precipitò a domandare: «Puoi dirmi dove sono?»
La ragazza a primo impatto distorse la bocca e corrucciò le fronte, poi rispose controvoglia come se Barry le provocasse ribrezzo: «Noi chiamiamo la nostra terra l'Unico Mondo»
Alla riposta Barry ebbe un esulto interno; quella soddisfazione durò per un istante. Dei calpestii provenienti dalla buia e tenebrosa giungla, colsero di sorpresa entrambi i ragazzi.
La ragazza, con estrema abilità, afferrò il braccio di Barry e lo trascinò verso un imponente masso roccioso situato all'estremità della spiaggia.
«Cosa sta succedendo?» Domandò Barry, con un'espressione svigorita.
«È una lunga storia. Ringrazia gli dei che ti ho salvato la vita, e non iniziare a fare domande.»

Il Quinto Sole - La Grande Battaglia [COMPLETATA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora