Il tripudio d'accoglienza per l'arrivo degli eserciti alleati continuò sino al giorno seguente, ma Barry e Macaria decisero di ritornare nel loro alloggio.
«Da dove saliranno tutte quelle persone?» Domandò il ragazzo, ripensando alla faticosa scalata prima di giungere ad Acatitlan.
«Ai lati della città c'è un impianto di sollevamento per persone. Dei lavoratori issano le corde dalla città quando qualcuno dal basso richiede di venire sollevato.»
Barry si ritrasse stupito dell'ingegno di quella popolazione. Nell'Unico Mondo, per quanto riguarda l'architettura eccellevano, ne erano esempio il Templo Major e la Grande Diga, ma i sistemi di trasporto erano quasi insistenti e in aggiunta nell'Unico Mondo non esisteva la ruota e gli animali da soma, ma anche l'uso di aggeggi come la bussola. Però a discapito di tutte quelle pecche, la persone del luogo nutrivano un profondo rispetto per la natura, sembravano quasi vedere degli aspetti della Terra che gli abitanti del Vecchio Continente ignoravano del tutto.
Le guerre erano all'ordine del giorno, e di certo Barry, non notò molta differenza dalla sua nazione. Gli uomini hanno il bisogno di combattere, conquistare, dominare per giungere ad un solo obiettivo: il potere, ma inevitabilmente questo obiettivo tanto ambito, da quasi tutti i comuni esseri mortali, verrà disciolto con la fine che ogni essere umano è destinato a compiere, poiché ogni uomo, anche il più potente lascerà questo paradiso che è la Terra.
Percorsero le stradine di ghiaia e arrivarono alla dimora. L'abitazione era distante dal palazzo del Riverito Oratore di Acatitlan. Di colpo quell'uomo tornò alla mente del ragazzo e nel momento in cui stava per varcare la soglia della capanna, il soldato aquila, che interruppe la conversazione nel palazzo, si accostò di fianco a Barry.
«Il Riverito Oratore vuole vederti. Preferibilmente da solo» Disse per poi dileguarsi a passo veloce.
Il ragazzo ripensò alla discussione interrotta dall'arrivo degli eserciti alleati e constatò che il Riverito Oratore aveva intenzione di riprendere la loro conversazione.
Si avviò di chetichella verso il palazzo della capo di Acatitlan, senza degnare di un saluto Macaria.
Era notte fonda, e nel punto in cui Barry si trovava c'era un silenzio tombale interrotto a volte dagli schiamazzi che provenivano dalla Grande Barriera; il tripudio non cessava di terminare. Un soffice vento aleggiava rendendo l'aria fresca. L'epicentro di Acatitlan era quieto e la piazza centrale era deserta. Di notte Acatitlan era affascinante. Barry approfittò del momento; fece una breve deviazione e si affacciò dall'altura sulla quale era poggiata la città. Vide centinaia di fiaccole che rendevano viva e incantata quella radura. Tra non molto, pensò, quella radura non sarà più verde e incantevolmente illuminata, ma sarà un campo da battaglia dove non mancheranno gli spargimenti di sangue. Ma forse quella battaglia poteva ancora essere evitata, pensò Barry, contemplando la misticità che offriva l'Unico Mondo.
Barry si girò di scatto e intraprese la stradina che portava al palazzo del Riverito Oratore. Un povero vecchio ubriacone era disteso al suolo con una borraccia di cuoio poggiata sul suo petto. Il ragazzo gli passò accanto, e quando fu a pochi passi dal suo corpo, il vecchio bofonchiò qualcosa nel sonno facendolo sobbalzare.
Intravide il varco di entrata del favillante palazzo e lo sorpassò pochi minuti dopo. La statua della donna piangente era sempre lì, immobile e inquietante. Barry la osservò fugacemente, poi giunse nei pressi del trono d'orso che ancora una volta era vacante. I bracieri dalla fiamma blu scoppiettavano creando piccole faville. Uno dei due consiglieri del Riverito Oratore, si affacciò dalla stanza a sinistra del trono e mosse la mano con l'intento di far avvicinare il ragazzo. Barry eseguì l'ordine e lo raggiunse. L'uomo era di spalle ad una sala ovale, dove un tavolo rotondo era situato al centro e su delle mensole, affisse al muro con apposite staffe, dei crani umani rendevano l'atmosfera macabra. Barry avvertì il pomo d'Adamo salire per poi scendere di sua spontanea volontà. Seduto in una parte di spicco del tavolo, c'era il Riverito Oratore, tronfio e con una pipa che pendeva dalle sua labbra. Indossava gli stessi abiti, ma la sua nuca era priva della vistosa corona di piume. I suoi capelli erano di un colore grigiastro con sfumature di nero.
«Prego.» Esordì l'uomo senza scomporsi in tono stentoreo.
«Riverito Oratore.» Disse Barry in tono formale ma senza inginocchiarsi. Non era il suo imperatore, ma anche se lo fosse stato non capiva perché inginocchiarsi di fronte ad un uomo.
Il ragazzo fece metà giro del tavolo e si sedette a due sedie di distanza dal Riverito Oratore. Una zaffata travolse Barry, che osservò il recipiente di argilla da cui usciva un fumo bianco.
«È incenso.» Pronunciò il Riverito Oratore espellendo nell'aria una nuvola di fumo.
Barry annuì. «Mi ha mandato a chiamarmi...» Disse drizzandosi la schiena e mettendosi a braccia conserte.
Nel contempo il consigliere chiuse le due ante della porta riproducendo un tonfo echeggiante. Barry osservò l'azione circospetto e nella sua mente iniziarono a sbocciare pensieri sibillini.
«Sì...» L'uomo si prese una pausa inspirando dalla pipa, poi proseguì. «Non dirmi che ti sarai bevuto la storia di quell'aggeggio?» Domandò ridanciano.
Barry si spremette di capire il motivo per il quale il Riverito Oratore l'avesse convocato. Meditò a lungo, ma la sua mente navigò in acqua tenebrose.
«Perché sono stato chiamato?» Domandò scrutando l'uomo.
«Tu sei a conoscenza, che un uomo dalla pelle bianca è una rarità nelle nostre terre.» Iniziò l'uomo incrociando le braccia. «Devi sapere che nell'Unico Mondo, ormai da un po' di tempo, circola una profezia.»
Ecco che ci risiamo, pensò Barry, le profezie del luogo. Era molto scettico della religione politeista che professavano nell'Unico Mondo, e al solo pronunciar della parola "profezia" gli iniziava a salire un tedio.
«Si narra che un ragazzo venuto da terre sconosciute, liberi Tenochtitlan, e non solo, che egli cambi totalmente questa civiltà portandola ad uno splendore senza eguali.» Finì il Riverito Oratore assumendo un'espressione arcigna.
«Quasi sicuramente, l'uomo di cui sta parlando non sono io.» Ribatté il ragazzo pensando che quella discussione fosse tutt'altro che proficua.
L'uomo inarcò il busto, spingendosi verso Barry; dopodiché appoggiò la pipa che aveva in bocca sul tavolo con un leggero picchiettio.
«Io mi trovo all'apice della piramide sociale, e sono un discendente dal Dio del Sole, Tonatiù, e ho il compito di guidare e proteggere queste persone.» Pronunciò in tono serio. «Questa sera, mentre mi recavo al mio palazzo, Tonatiù mi ha mandato un massaggio dal Tomaochàn, il luogo dove gli dei dimorano. Ho visto due Citlali volare e disintegrarsi nella buia notte e un presagio è sorto nella mia mente: le nostre terra hanno conosciuto otto presagi, prima di quest'ultimo. Ogni presagio ha portato a varie catastrofi: l'incendio che distrusse la casa del comando a Tlacateccan, oppure il quinto presagio, quando l'acqua del lago Texcoco sembrò ribollire come lava provocando inondazioni e morte. Se questo fosse il nono presagio, ho una minima idea di cosa sarà.» Disse il Riverito Oratore guardando le pupille di Barry. «Se il nono presagio dovesse essere quello che ho pronosticato, non lo farò avvenire.»
Barry trasalì e nella sua mente balenò l'ombra del terrore.
«Una volta sconfitta la Triplice Alleanza e dopo aver conquistato il trono di Tenochtitlan, tu verrai sacrificato in onore del dio Tonatiù. Egli sarà grato del salvataggio che io avrò apportato alla città, e per la mia azione eroica non ci manderà per un bel po' disgrazie e farà crescere i raccolti abbondantemente.» Proclamò autoritario.
Barry si issò di scatto dalla sedia. Ora era chiaro il motivo per cui il Riverito Oratore l'aveva convocato, lo voleva sacrificare per una stupida profezia datagli dal Dio del Sole; per di più l'uomo era giunto a conclusione che Barry fosse l'uomo della profezia, vedendo soltanto due stelle cadenti illuminare il buio della notte.
Il ragazzo inarcò le sopracciglia e la rabbia gli invase ogni parte del corpo.
«Non può farlo!» Berciò poggiando in modo violento le mani sul tavolo e facendo rovesciare il contenitore d'argilla.
«Ormai la decisione è stata presa. Tu resterai qui fin quando la guerra non sarà finita. Tutti i soldati hanno l'ordine di non farti uscire dalla città. Rassegnati abominio, sei venuto in questa terra solo per portare distruzione e te ne andrai dritto al Mictlan.» Urlò l'uomo sovrastando il tono di voce di Barry.
Ma il ragazzo ne aveva abbastanza di quell'infamia. Infuriato, abbandonò la sala e appena uscì intravide, all'uscita del palazzo, una schiera di soldati. Si cristallizzò e pensò alle conseguenze che l'avevano portato a quel momento. Il consigliere, che si trovava sulla soglia alla porta, gli indicò l'uscita. Passò di fianco al braciere, con un calcio lo scaraventò al suolo; dopodiché percorse il lungo tappetto di cuoio con passo affrettato. I soldati lo scortarono sino alla dimora e Barry osservò di sottecchi le sue spalle per tutto il tragitto. Entrò nella costruzione di pietra, e iniziò a gironzolare nervosamente. I soldati abbandonarono la posizione con un tramestio, ma il ragazzo non riuscì a chiudere occhio e decise di svegliare Macaria. La ragazza si issò di soprassalto e Barry le raccontò tutta la conversazione avvenuta.
Barry non poteva arrendersi senza aver lottato o almeno tentato. Doveva escogitare un piano. Nella sua mente balenò la promessa fatta al Vecchio Airone. Aveva giurato di essere più forte dinanzi ai resti del suo amico, e pianificando la fuga da Acatitlan avrebbe onorato il giuramento.---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Citlali= Stelle cadenti
Mictlan = Gli aztechi pensavano che dopo la morte esistessero nove mondi inferiori al loro e tredici cieli; il Mictlan era l'ultimo dei 9 mondi inferiori, vale a dire l'inferno

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Il Quinto Sole - La Grande Battaglia [COMPLETATA]
Science Fiction***** WINNER WATTYS 2016 ****** Nel XVI secolo un ragazzo di nome Barry Evans decide di abbandonare il suo paese, per approdare nel Nuovo Mondo, precisamente sulle coste messicane. Fin da bambino Barry possiede una dote innata, conosce tutte le l...