CAPITOLO 13 - OTUMBA

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Barry si svegliò il mattino seguente, frastornato e con gli incessanti cinguettii che animavano di gaiezza la foresta. Ancora scosso dall'avvenimento trascorso con Macaria, si issò per poi immergere la sua tempia nell'acqua tiepida. Pensava che Macaria l'odiasse, notava che la ragazza manteneva sempre le distanze, ma la notte precedente qualcosa si sciolse in lei. Barry l'aveva avvertito quando le soffici dita della ragazza si erano posate sulla sua pelle.
Si stiracchiò e le gocciole d'acqua si scaraventarono al suolo brillanti di luce. Diede un'ultima e interminabile occhiata alla sorgente; non era cambiata di una virgola, eppure nella mente di Barry quella sorgente rimase ancorata. Si girò e notò una grossa macchia nera di peli: era Anja, che dormiva beata.
«Cosa fai lei qui?» Si domandò Barry. «La scorsa notte mi hai spiato?» Chiese alla russante Anja in tono ironico.
«Ieri non è successo un bel niente.» Macaria piombò di spalle, coperta dall'ombra di una betulla. «Era l'unico metodo per tirarti su di morale.» Terminò fredda e del tutto insensibile.
Barry rimuginò sulle parole detta dalla ragazza. Perché Macaria si ostinava ad ignorare il sentimento che la invadeva? Forse era soltanto una stupida convinzione di Barry.
«Mi sono ripreso alla grande.» Ribatté fingendo. Sentivo la sua anima illanguidirsi come una fiaccola destinata a spegnersi. "Basta pensare alle questioni di cuore" ordinò Barry alla sua mente invasa da pensieri sibillini.
«Dobbiamo andare nella Regione del Bosco Intricato.» Disse tergiversando. Nel contempo Anja, disturbata dai due ragazzi, augurava il buongiorno al mondo, allungando la zampe posteriori ed emettendo un verso che era una combinazione tra il ruggito di un orso e quello di un gatto.
«Oh! Buongiorno.» Disse Barry avvicinandosi e poggiando una mano sul manto nero del felino. Sembrava seta.
«Non ti muovere, Barry.» Esclamò Macaria afferrando la lancia e corrucciando la sua fronte.
Barry la scrutò per un istante; poi scoppiò a ridere e il volto di Macaria si irrigidì.
«Perché ridi?» Domandò confusa lei. «Se non te ne sei accorto, c'è una bestia al tuo fianco.» Continuò arcigna in volto.
«È vero. Tu non sei aggiornata.» Rispose il ragazzo rinsavito e frenando la sua ilarità. «Ti ho spiegato che la voce metallica sapeva che io avessi una telepatia con gli animali, ma non ti ho detto che ho stabilito una telepatia con Anja.»
«Anja? Hai messo il nome a questa bestia.» Chiese Macaria allibita, ma sempre tenendo stretta la lancia.
«La "bestia" in questione, mi ha salvato la vita.» Ribatté Barry serio.
«Potrai anche possedere delle doti misteriose, ma io non mi fido di un animale.»
«Invece dovresti, perché verrà anche lei con noi nella Regione del Bosco Intricato.» Sentenziò Barry incamminandosi.
«Creerà solo problemi.» Si ostinò la ragazza accigliandosi in volto.
«Invece ci sarà d'aiuto.» Berciò Barry sovrastando Macaria.
In segno di disapprovazione, e infuriata, Macaria si avviò verso la capanna dell'anziano. Barry la seguì insieme ad Anja. Si equipaggiò nella capanna raccattando un arco. Anja aspettò fuori. Barry agguantò al volo un pezzo di pane chiaro; domandò a Macaria il nome dell'alimento, lei ripose Pane Tlaxcala, davvero buono, si complimentò Barry. Macaria prese una bisaccia ponendo dentro tutto l'occorrente e mettendo nella sacca anche delle papaie rosse e dei guavas.

Si incamminarono nella foresta ad sud della capanna, la parte della foresta dove Barry incontrò i cacciatori.
«In quale villaggio andiamo?.» Domandò Barry.
«Nella capitale della Regione: Otumba.»
«Dal nome si prospetta un bel villaggio.» Disse Barry preoccupato e ironico.
«Infatti , è tutt'altro che un bel villaggio.» Rispose Macaria, sfatando ogni dubbio
Ad un tratto della foresta giunsero nel luogo dove Barry incontrò i cacciatori, ma stranamente la lancia che lo prese di striscio non era conficcata nella corteccia. Anja, abile camminava sui rami. Di tanto in tanto si metteva ad osservare le abitudini dei due suoi amici felini.
Dablo mancava all'appello. Dov'era  finito? Erano giorni che Barry cercava di mettersi in contatto. 

Dopo quasi tutta la mattinata a camminare senza sosta nel bosco, presero una pausa e si stanziarono vicino ad un ruscello. Barry bevve,  altrettanto fece Anja, Macaria invece impassibile com'era non bevve neanche un sorso d'acqua.
«Riprendiamo.» Disse spazientita.
Ripresero il cammino verso Otumba. Giunti su un punto dove era possibile vedere ad ampio raggio, Macaria disse: «Eccola lì Otumba.»
Da lontano il villaggio era immenso, e nonostante l'arretratezza edile appariva come un caseggiato agli albori.
Macaria si avviò nei pressi dell'entrata del villaggio, calpestando le erbacce. «Troviamo il Vecchio Airone, paghiamo la somma e torniamo nella capanna. È chiaro il piano?» Tuonò, rivolgendosi a Barry.
«Certo che sì.» Disse Barry, chiedendosi il perché di quella raccomandazione. 
«La bestia non viene.» Disse brusca la ragazza.
«Si chiama Anja. Proprio non ti va a genio, eh.» Le domandò irriverente.
Barry sbuffando ordinò Anja di fare la guardia, pregandole di rimanere ferma ad aspettare il suo ritorno. Anja rispose leccandosi la zampa ed emettendo un ruggito.

Privo della compagnia di Anja, Barry varcò la soglia dell'entrata del villaggio. Una schiera di lance di legno e acuminate erano ordinate sistematicamente con all'estremità conficcati dei teschi. Di guardia c'erano due uomini entrambi dalla corporatura massiccia e slanciati, indossavano soltanto un perizoma bianco con dei sandali di cuoio, e fra le mani stringevano una lancia e uno scudo insudiciato di piume. I loro capi erano invasi ad una maschera che ritraeva un serpente con la bocca spalancata. Entrambi gli uomini erano cosparsi di tatuaggi neri.
«Siamo qui per comprare uno schiavo.» Disse Macaria in tono autorevole.
Le guardie le riservarono un'occhiata, poi li fecero passare senza problemi. Barry si voltò d'istinto e vide un serpente tatuato dietro le schiene di entrambi i soldati.
Il villaggio era molto più grande del precedente. Le capanne avevano forme quadrangolari ed erano, e le più grandi erano adornate con staccionate di legno; tutte le dimore erano costruite con delle paglie e dell'argilla, e il terriccio era appiccicoso. Un tempio, poco più grande delle altre costruzioni, ergeva dal suolo imponente e proprio all'entrata, c'era una statua di un uomo in un posizione ricurva con un serpente sul capo. Barry continuava a guardarsi le spalle; Macaria camminava vigorosa. D'improvviso il ragazzo vide un manto maculato passargli sotto agli occhi.  Dablo era in una gabbia, e si dimenava ruggendo.  Quattro uomini armati presidiavano Dablo. Barry corse in direzione della gabbia, sollevando del fumo dietro di sé; si frappose fra Dablo e i cavernicoli armati.
«Compro la bestia!» Esclamò con l'affanno.
«Da dove sbuchi?» Proruppe un uomo minuto con vistose ossa che gli fungevano da orecchini.
«Quanto costa?» Chiese Barry fuorviando la domanda; con una mano cercava di levare il bastoncino di legno che fungeva da lucchetto alla gabbia.
«Non è in vendita, e poi tu non sei di questo posto. Hai gli occhi azzurri, sei bianco.» Puntualizzò l'uomo, squadrando Barry. «Straniero.» Si precipitò ad berciare facendosi sentire da tutto il villaggio; un altro uomo suonò il corno, che riprodusse un verso ottuso.
Barry tolse il pezzo di legno e liberò Dablo in pochi secondi. Gli uomini armati iniziarono a correre puntando le lance contro il ragazzo.
Dablo azzannò il più basso, mentre Barry lanciò il pugnale verso il secondo uomo, colpendolo ad un gamba; dopodiché corsero verso Macaria, che avendo osservato tutto, iniziò a fuggire verso l'uscita. Lanciò a sua volta la lancia conficcandola in petto alla prima guardia, mentre la seconda sbucò dalla capanna all'entrata. La guardia puntò la lancia verso Macaria, ma con uno scatto fulmineo, Dablo penetrò le sue zanne nella carne dell'uomo.
«Mi sei mancato, Dablo.» Pronunciò Barry dalle retrovie elargendo un sorriso di sollievo. Uscirono dal villaggio inseguiti da una decina di uomini. Anja li aspettava sull'attenti, in procinto di passare all'attacco.

Il Quinto Sole - La Grande Battaglia [COMPLETATA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora