Il bambino si protrasse ad accarezzare Anja e Achcauhtli parve anch'esso stupito della vicenda che stava appena accadendo.
Un zinzilulare si udì sopra le loro teste; uno stormo di rondini sorvolò l'agglomerato di capanne fumanti, esibendosi in acrobazie.
Il comandante di Cuautitlan gli fece cenno di avanzare, e prima di raggiungere la posizione del vecchio, Barry si inginocchiò arrivando alla medesima altezza del bambino.
«Come ti chiami?» Domandò, ma il bambino titubante continuò a muovere la sua mano sul folto manto di Anja. Il suo arto sembrava quasi scomparire nel nero pece.
«Noi l'abbiamo chiamato Necahual, che sta per sopravvissuto.» Soggiunse Ixtli
Sopravvissuto? Si domandò il ragazzo. Perché gli avevano appioppato un nome sinistro?
Il bambino rimase con le labbra sigillate e Barry gli sconquassò la sua folta capigliatura corvino per poi recarsi verso Achcauhtli, il Riverito Oratore della regione dei Pescatori.
Percorse una stradina in terriccio e sorpassò un varco che permetteva l'ingresso nell'abitazione. Barry ordinò ad Anja e Dablo di attendere il suo ritorno nei pressi della struttura. Le pareti della dimora erano costruite in pietra levigate e il primo piano si estendeva per dieci stanze. La sala d'ingresso era adornata con delle statue raffiguranti dei, ed una in particolare spiccava su tutte: raffigurava un uomo che aveva fra le mani un bastone a forma di serpente e uno scudo pieno zeppo di piume e il suo volto era sfigurato da un enorme naso.
Achcauhtli prese posto su un sedia e appoggiò i gomiti su un tavolino di legno; dopodiché indicò a Barry di accomodarsi, ma la mente del ragazzo riandò nell'esatto momento in cui Ihuicatl lo convocò per comunicargli la sua futura morte. Il suo stomaco fu invaso da una morsa asfissiante che giunse fino alla gola e lo costrinse ad aprire le labbra per consentire all'aria di penetrare.
«Ho uno sgradevole ricordo. Preferisco restarmene in piedi.» Ribatté Barry. Il comandante gli riserbò uno sguardo meditabondo.
«Forse lei non ci crederà, ma pochi giorni fa sono sfuggito da Acatitlan poiché Ihuicatl mi aveva accusato di essere il nono presagio che si sarebbe abbattuto sull'Unico Mondo.» Esordì Barry tuonante.
Achcauhtli sfoggiò una beffarda risata mettendo in risalto le sue rughe penzolanti e la sua deformità.
Barry temporeggiò, cominciando ad interrogarsi sul perché l'uomo sogghignasse.
«Lei crede nel presagio?» Domandò appoggiando entrambe le braccia sul tavolo di legno.
Nel contempo un uomo, con in mano due vassoi contenenti del pesce bianco e una coppa, si apprestò a recarsi verso il comandante. D'improvviso alla vista di Barry, l'uomo si bloccò, riversando al suolo le pietanze. Barry si voltò per il baccano e constatò di trovarsi di fronte al terzo uomo fuggito durante la sua ultima cattura.
«Ciao.» Lo salutò sbandierando la mano. Il soldato assunse uno sguardo sbigottito e in quello stesso momento Anja emise un brontolio sconnesso. La tonalità del viso dell'uomo divenne verdognola e indietreggiò spalancando le orbite.
«Sono di nuovo qui!» Esclamò in preda al panico.
«Ora sono nostri ospiti.» Affermò il comandate. L'uomo rivolse uno sguardo inebetito ad Achcauhtli per poi rivolgere la sua attenzione verso l'uscita dell'edifico. «Cualli sin da bambino ha sempre avuto paura dei felini.» Disse il Riverito Oratore.
Barry annuì.
«Vado a prendere un altro vassoio.» Proclamò Cualli raccattando il cibo spiaccicato al suolo per poi dileguarsi febbrile.
«Dove eravamo rimasti?» Domandò Achcauhtli.
«Il presagio.» Gli ricordò Barry.
«Sì, certo...» Si prese qualche secondo di pausa emettendo una tossa secca. «Ovviamente credo al presagio...» Barry iniziò a incupirsi.«Ma... Non sono un uomo che ambisce al trono. Ihuciatl ha da sempre avuto la sete di potere, ed è disposto a tutto pur di raggiungere il trono di Tenochtitlan. Noi, il Popolo degli Aironi, ci ostiniamo a difendere le nostre terre, che sono prese di mira continuamente da Tenochtitlan con il solo obiettivo di rubare il nostro materiale sconosciuto.»
«Vuole dire il ferro?» Domandò il ragazzo assumendo un'aria dotta.
«Come fai a saperlo?» Domando il comandare sussultando.
«Dalle mie parti viene usato.» Achcauhtli annuì, mentre Cualli si ostinò a ritornare con altri due vassoi; li poggiò sul tavolo e fece strusciare, timoroso, uno dei due vassoi verso Barry.
Ma il ragazzo rifiutò, mentre il comandante non aspettò molto a ingurgitare il liquido contenuto nella coppa.
«È chàpari, il liquore tipico di queste regione. Viene ricavato dal miele delle api. Bevi, è buono.» Disse cercando di instillare in Barry curiosità, ma lui scuoté il capo in chiaro segno di rifiuto. Di certo non era venuto nella regione dei pescatori per assaggiare la bevanda tipica della zona, anche se, in un angolo remoto della sua mente, non gli dispiaceva affatto degustare una prelibatezza, ma preferì rimanere con la mente lucida.
«So che di recente la Triplice Allenza vi ha attaccati.» Affermò Barry. L'uomo nel frattempo, triviale, era impegnato ad afferrare il pesce con l'uso delle mani; smise per un secondo di masticare sollevando il suo sguardo verso il ragazzo e annuì. «I guerrieri della Triplice Alleanza non sono bravi nel combattimento dalla lunga distanza; infatti sono tutti guerrieri giaguaro, addestrati per combattere corpo a corpo. I miei uomini vengono addestrati solo per il corpo a corpo e possiedono in oltre delle armi che li avvantaggiano. La battaglia come sempre è terminata a nostro favore e ancora una volta abbiamo respinto l'assedio.» Finì deglutendo il boccone.
«Ihuicatl ha radunato degli eserciti alleati per sferrare un attacco alla Triplice Alleanza.» Lo informò Barry e Achacauhtli si pulì le mani unte sulla sua veste. «E così ci è riuscito a radunare gli eserciti alleati.» Constatò fra sé e sé il vecchio. « Non molto tempo fa, un suo messaggero è venuto per consegnarmi una lettera contenente l'invito per unimi agli eserciti alleati, ma ho declinato l'offerta. Ora, che Ihuicatl è riuscito nel suo intento, cioè radunare tutti i popoli, siamo in serio pericolo.» Disse in tono solenne e corrugando la fronte.
Barry avvertì che quello era il momento giusto per esporre la ragione principale per cui si era spinto sino alla regione dei Pescatori.
«Credo che l'abbia già capito perché sono arrivato nella sua regione.» Si fece avanti emettendo scintille dai suoi occhi smeraldo. «Ihuicatl ha fatto prigionieri due miei amici e io non posso permettere che lui faccia loro del male.»
Il comandante si issò dalla sedia per poi usare la sua mano destra come se fosse fazzoletto.«È coraggioso da parte tua chiedermi di sferrare un attacco ad Acatitlan. Anche se io possiedo una miriade di uomini e delle armi indistruttibili, non posso rischiare tutti i miei soldati per attaccare Ihuicatl. La ragione di questa mia decisione è che se ti donassi tutti i miei uomini la regione resterebbe sguarnita e la Triplice Alleanza non esiterebbe a sferrare un assalto.»
«Possiamo unire le nostre forze.» Ribatté prontamente.
«Come ragazzo? Tu non possiedi un esercito!»
Barry per un attimo calò lo sguardo, poi sfoggiò un sorriso ottimista. «Posso crearne uno.»
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Il Quinto Sole - La Grande Battaglia [COMPLETATA]
Science Fiction***** WINNER WATTYS 2016 ****** Nel XVI secolo un ragazzo di nome Barry Evans decide di abbandonare il suo paese, per approdare nel Nuovo Mondo, precisamente sulle coste messicane. Fin da bambino Barry possiede una dote innata, conosce tutte le l...