CAPITOLO 14 - VENDETTA

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Cinque uomini erano alla calcagna di Barry e Macaria. I due ragazzi sfrecciavano nella foresta. Anja e Dablo sgusciarono fra la vegetazione sino ad arrampicarsi sui rami; di sottecchi Barry vide Macaria raccattare il pugnale nella sua bisaccia. Il ragazzo invece aveva in spalle l'arco munito di faretra, anche se  non aveva la più pallida idea di come si usasse.
«Cosa facciamo?» Chiese Barry correndo e spostando liane con l'aiuto dei suoi arti.
«Dobbiamo dividerci e nasconderci.» Propose la ragazza.
Una lancia attraversò la foresta centrando in pieno uno sciagurato pennuto.
«Fanno sul serio.» Constatò Barry guardando velocemente il povero pennuto infilzato.
«Tra pochi passi dividiamoci.» Ordinò la ragazza.
Gli inseguitori iniziavano a guadagnare terreno. Dopo pochi metri a correre fianco a fianco, Barry e Macaria si divisero. Nella sua mente sperava di poter ancora vedere quel volto infelice, e pregava gli dei, mentre continuava a correre, che Macaria trovasse una via di fuga. Un grande tronco si delineò dinanzi a Barry; il ragazzo teso, ma pronto a tutto pur di seminare i suoi inseguitore, balzò sul tronco con l'intento di inerpicandosi, ma la presa della sua mano non trovò appigliò, e in un frammento di secondo, Barry si trovò con la schiena al suolo.  Il respiro si bloccò per qualche istante, ma invogliato dall'inerzia, si tirò su boccheggiando.
Puntò nuovamente il ramo e si arrampicò in modo maldestro: prima mise una braccio attorno al pezzo di legno, poi una gamba lasciando gli altri due arti penzolanti all'aria. Arrancando, poggiò le due gambe su una base solida, mentre il dolore alla schiena acuì. Giunse all'altezza dai lui desiderata, e ansimante si issò appoggiando il suo corpo alla ruvida corteccia. Ce l'aveva fatta , era riuscito a imboscarsi. Un mugolio si espanse alla sue spalle, Barry, con le tempia pulsanti, si voltò e fu sorpreso di vedere Anja appollaiata, che muoveva la coda e si leccava la zampa.
«Vorrei avere le tue stesse abilità di felino.»  Sbottò buttando fuori un interminabile sospiro.

Nel luogo in cui si trovava ora era possibile avere un raggio più ampio delle zone limitrofi.
«Ho appena avuto un'idea.» Disse Barry sottovoce rivolgendosi ad Anja. Il felino non degnò Barry neanche di uno sguardo, era troppo impegnata a insudiciarsi la zampa di saliva. «Quando l'ultimo farabutto passerà sotto di noi, tu lo azzannerai.» Concluse il ragazzo illuminandosi in volto.
Si sentirono gli ululati grotteschi, e le teste calve dei cavernicoli spuntarono all'orizzonte. Galoppavano come cavalli, e quando l'ultimo inseguitore passò nei pressi dell'albero, Anja si diede la spinta con i muscolosi arti posteriori, e ghermì l'uomo. Barry scese dal ramo; i due compagni dello sciagurato, che era nella fauci di Anja, si bloccarono sentendo le urla disumane dell'amico. Il ragazzo agguantò l'arco e lo scaraventò sulla nuca dell'uomo, bloccando l'ira di Anja. Un cacciatore era stato messo fuori gioco, ore ne rimanevano due. Gli uomini corsero all'istante a retroso, mentre Barry, in difficoltà, cercò di scagliare una freccia. D'improvviso i visi dei due malcapitati si impallidirono; due acuminate frecce si facevano spazio nel loro cranio, fuoriuscendo dagli occhi. Le carcasse dei due cacciatori si afflosciarono, andando a sbattere, con un tonfo, contro una dura roccia. Barry serrò le palpebre; il sangue sgorgava, dipingendo la vegetazione di un nuovo colore acceso. Ad Otumba aveva ferito un uomo, ma non l'aveva ucciso. Credeva di non essere in possesso dei requisiti morali per poter porre fine alla vita di un essere umano, ma nel' Unico Mondo prevaleva la legge del più forte.
«Ragazzo, stavi per morire.» Da lontano Barry intravide delle treccine, e la sagoma del Vecchio Airone prese forma a poco a poco. Il vecchio si avvicinò ed estrasse dal cranio dei malcapitati le frecce, riproducendo un rumore rivoltoso di carne sventrata.
«Sono morti.» Sentenziò Barry.  Alcune stille di sudore invadevano la sua fronte.
«Se non morivano loro, crepavi tu.» Disse l'anziano virtuoso. «Cosa ci fa nella zona di Otumba
«Siamo venuti in suo aiuto, ma vedo che se la passa piuttosto bene, Vecchio Airone.» Rispose Barry guardando ancora i due corpi esanimi. «Macaria aveva due uomini alle calcagna.» Proclamò rinsavito.
«Sono viva!» Proruppe la ragazza. La voce di Macaria agì da lassativo per Barry. Un ingombrante peso si scrollò dalle sue spalle; emise un sospiro voltandosi di spalle. Gli abiti di Macaria erano grondanti di sangue, e dalle sue mani gocciolavano stille dense.
«Hai del sangue sui vestiti. Sei ferita?» Domandò Barry avvilito.
«Sto benone. Gli ignobili non volevano morire.» Ribatté Macaria fredda. Stranito e confuso, il ragazzo optò per tergiversare l'argomento. 
«Come ha fatto a costruire quel covo?» Chiese riferendosi al vecchio.
«È una lunga storia. Ora dobbiamo andarcene da questo posto.» Rispose lui febbrile e voltandosi.  
«Ora voglio sapere la verità.» Si ostinò il ragazzo serrando le mascelle.
Il tempo sembrava scorrere a rallentatore: una lancia scagliata da un luogo indefinito, attraversò una zona vacante e inesorabilmente si schiantò dietro la schiena del Vecchio Airone.
Il vecchio crollò al suolo, e il suo sangue lo finì per affogare. Barry emise un urlo sovrumano; l'uomo che gli aveva appena salvato la vita giaceva al suolo ucciso da una freccia. Macaria avvinghiò Barry per la maglia e lo strattonò costringendolo a correre. Le lacrime gli scorrevano come cascate per poi disperdersi nell'aria. D'improvviso si impiantò, frenando la sua avanzata, e  agguantò il pugnale di Macaria nascondendosi dietro a delle rampicanti.
«Barry ti uccideranno, ritorna indietro.» Gli intimò Macaria sussurrando, ma il ragazzo decise di volere attendere l'assassino del Vecchio Airone.  Iniziò a sentire dei passi che calpestavano le erbacce, e appena l'uomo valicò la sua posizione, Barry lo trafisse con forza al cuore; dopodiché scaraventò il pugnale, che rimbalzò diverse volte, e si accovacciò alla corteccia dell'albero abbandonando la testa nelle mani. Uccidere era sbagliato, eppure Barry si sentì libero per alcuni secondi. Ma quando il suo sguardo si posò sull'uomo che aveva assassinato, la libertà scomparve lasciando il posto all'orrore.
"La legge del più forte prevale nell'Unico Mondo." e nonostante lui fosse stato più forte del suo avversario, i rimorsi non tardarono ad arrivare. Macaria osservò la scena sbigottita.

«Dobbiamo andare Barry. Non possiamo perdere altro tempo. Se resteremo qui faremo subiremo la stessa storte del Vecchio Airone.» Disse la ragazza invogliando Barry ad alzarsi.
«Dobbiamo trasportare il suo corpo.» Disse con lo sguardo ipnotizzato sul cadavere.
«Torneremo più tardi, te lo prometto.»  Macaria tornò indietro per incitarlo ad alzarsi. Barry fu costretto ad abbandonare il corpo del Vecchio Airone, ma aveva promesso a se stesso di ritornare a recuperare i resti del suo Amico.

Il Quinto Sole - La Grande Battaglia [COMPLETATA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora