L'indomani Barry e il popolo dei cani sarebbero dovuti approdare ad Acatitlan, ma l'imprevisto rappresentato dai Guaritori rallentò il loro cammino.
Dopo aver poggiato Necahua al suolo, Barry si diresse a recuperare Izel: il ragazzo dormiva ancora e del sangue gli sgorgava dalla ferita alla gamba.
Barry lo preso in grembo e controvoglia lo strascinò sino all'infermiera. L'edificio era pullulante di soldati drogati e sdraiati su appositi giacigli.
«Ichtaca ci costringeva, noi non volevamo.» Il guaritore che gli aveva illustrato precedentemente dove poggiare Macaria, si piazzò davanti a Barry e si chinò supplicando.«Dov'è la ragazza?» Domandò lui avvinghiando violentemente l'uomo per la veste.
«È lì, è lì.» Indicò l'uomo avvolto dal terrore.
«Se solo le avete iniettato qualche sostanza vi brucerò vivi.» Barry avvertì una sensazione oscura pervadergli lo stomaco. Ormai la ragione si era estinta dalla sua testa
«Non uccidermi! »L'uomo strinse forte le palpebre e Barry lo lasciò la presa che esercitava sul suo corpo.
Macaria era supina e fasciata da vistose bende bianche. Il viso aveva assunto un pallido colorito, ma dormiva ancora. Barry fremeva all'idea di ammirare le assuefacenti iridi della ragazza.
Il corpo di Macaria, all'improvviso ebbe uno spasmo; dopodiché prese a tremare per poi dimenarsi in preda a convulsioni.
Barry urlò in direzione del guaritore e una cerchia di uomini accerchiò il lettino. Bagnarono la fronte di Macaria con degli impacchi di acqua gelida mentre il cuore di Barry scalpitava.
Le sue mani tremarono e nella mente balenò l'idea che l'avrebbe persa per sempre. Voleva salutarla, era quello il suo unico desiderio, ma quando il corpo della ragazza smise di dimenarsi, Barry tirò un lungo sospiro di sollievo.
«Le ferite che le hanno inferto erano più gravi del previsto. Abbiamo fatto il possibile per disinfettarle.» Disse un guaritore dal volto arcigno.
«Si riprenderà?» Domandò Barry sfinito a causa della paura.
«Credo di sì.» Disse l'uomo voltandosi e andando a soccorrere un uomo in preda a conati.
La sua testa cominciò a pulsare e una lieve sonnolenza rese le sue palpebre pesanti.
Barry si caricò Izel in spalla e lo lanciò sul lettino senza tenere conto dell'aspetto. Inoltre raccomandò ai guaritori di osservare Izel e loro annuirono senza aprire bocca.
In cielo smorte stelle luccicavano e Barry si appoggiò in un luogo appartato vicino all'edifico. Lottò contro il sonno, ma alla fine quest'ultimo vinse la battaglia.
***
Macaria era in una stanza buia, la luce non penetrava. I pipistrelli infestavano l'aria. La ragazza si dimenava ma era legata; la frustavano.
Barry si svegliò di soprassalto strabuzzando gli occhi in cerca di un appiglio. Una ghiandaia azzurra si adagiò sulla sua spalla e il consueto pigolio dell'alba, venne affiancato dalla sinfonia della ghiandaia.
Prestò il ragazzo si rese conto che era stato vittima di un incubo e sorrise alla ghiandaia. Non si udiva una sola voce e il sole stava spuntando da alcune vette. Tortuose nuvole si posavano sulla cittadina e una brezza soave issava del terriccio.
Barry si issò strofinandosi gli occhi. La ghiandaia spiccò il volo sfoggiando la sua maestria.
Nonostante avesse riposato, Barry si sentiva piuttosto stanco, ma d'altro canto il dolore alla testa era sparito.
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Il Quinto Sole - La Grande Battaglia [COMPLETATA]
Science Fiction***** WINNER WATTYS 2016 ****** Nel XVI secolo un ragazzo di nome Barry Evans decide di abbandonare il suo paese, per approdare nel Nuovo Mondo, precisamente sulle coste messicane. Fin da bambino Barry possiede una dote innata, conosce tutte le l...