CAPITOLO 54 - SCONTRO FINALE

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Izel si contorse lottando contro la corda che gli precludeva di proferire parola; agli occhi dei presenti sembrava un pesce privato d'acqua.

L'attenzione di Barry fu catturata dall'infinita schiera di uomini che si delineavano all'orizzonte: i volti dei guerrieri erano dipinti di tonalità contrastanti e i loro sguardi celavano il male.

Il capo di Barry si inclinò percorrendo le scoscese increspatura di un'altura. Su di essa erano posizionati un'intera divisione di guerrieri aquila. Il cuore del ragazzo subì un arresto momentaneo; poi ricominciò a battere.

«Possono sembrare molti, ragazzo, ma tu possiedi i mezzi per fermarli!» Qualànqui attorniò un suo braccio sulle spalle di Barry.

Ruggiti e striduli si propagarono ai pendii di Acatitlan: l'Esercito Naturale comparve alle spalle di Barry e i nemici parvero indietreggiare di qualche centimetro.

Anja fiancheggiò Barry. Il cielo era oscurato da stormi d'aquile che danzavano nell'aria.

«Barry, abbiamo Izel, potremmo proporre uno scambio.» Macaria si affiancò al ragazzo.

«Scambio?» Ribatté Barry confuso.

«Noi gli daremo Izel e loro eviteranno di attaccarci.» Propose Macaria con un'espressione cupa.

«Nessuno può darci la certezza che Ihuicatl porrà fine alla battaglia. Il ragazzo interessa al Riverito Oratore di Tenochtitlan!» Subentrò Qualànqui contrariato.

Macaria tentennò torva in volto.

«Vorresti trasportare Izel sin lì?» Domandò Barry a Macaria osservando lo spazio che divideva i due eserciti. «Non ti permetterò di andare. Appena compierai il primo passo ti ficcheranno una freccia nelle tempie.»

A un tratto Barry fu attirato dai continui lamenti di Izel, e nonostante la corda che gli serrava la bocca, scalpitava come un toro inferocito spalancando le fessure degli occhi.

«Forse vorrà dire qualcosa.» Constatò il ragazzo apprestandosi a togliere la corda dalla bocca di Izel, ma Macaria lesta bloccò l'azione di Barry.

«Perché?» Domandò il ragazzo cogitabondo.

«Ha la lingua come quello di un serpente!» Rispose la ragazza infastidita.

«Sei strana, Macaria. Cosa ti sta succedendo?» Le domandò Barry bloccando il suo polso.

«Sto bene! Provo a evitare che delle persone muoiano scambiando il mio fratellastro in cambio della pace.» Ribatté divincolandosi dalla presa e dallo sguardo di Barry.

«Devo provarci! Tutte queste persone non devono per forza morire!» E così facendo si avviò verso l'esercito nemico.

Qualànqui osservò la situazione circospetto. Zuma, invece, era impegnato a studiare gli eventuali punti deboli degli avversari.

Dall'altro lato neanche una sola parola si propagava. Gli uomini erano perfettamente allineati, in attesa di chissà quale segnale. Macaria trascinò con sé Izel, che si dimenava opponendo resistenza.

«Verrò con te!» Affermò Barry, ma la ragazza scosse la testa allentando la presa su di Izel. La corda di quest'ultimo si spostò lievemente lasciando uno spiffero di spazio per far sì che la voce di Izel si potesse udire.

«È una TRAPPOLA! Lei ha stretto un patto con Ihuicatl per salvare nostra madre.» La ragazza si girò di scatto sferrando un colpo a Izel.

«Cosa?» Domandò Barry sicuro di aver sentito qualcosa.

«Izel ha solo tentato di fare quello che gli riesce meglio: metterci in discordia» Ripose Macaria.

Barry aveva captato la parola "trappola" dalla bocca di Izel e si apprestò a raggiungere la posizione di Macaria.

Il Quinto Sole - La Grande Battaglia [COMPLETATA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora