IV° A RITROSO - PARTE SECONDA

339 52 14
                                    


Corsivo: punto di vista di Jareth (dialoghi e riflessioni)


Il Re dei Goblins l'osservava, sulle superfici tondeggianti della sfera mentre dormiva, che si girava e rigirava ancora nervosamente nel letto, il viso una maschera marmorea di dolore ed agitazione nervosa, in cui era impossibile fare breccia, tanto era dura e rigida. Se ne stava raggomitolata sotto le lenzuola, accartocciata su sé stessa, come una foglia autunnale arrivata al tramonto della sua vita, le labbra piegate all'ingiù. A Jareth in un primo momento era piaciuto rivedere Jar... Toby. Già, il suo nome era Toby, non Jareth. Jareth era più il soprannome che gli aveva affibbiato durante quelle tredici ore nel Castello, mentre Sarah attraversava il suo Labirinto. Dopotutto, era un ragazzino vivace ed aveva i suoi occhi azzurri! Tobias era divenuto un giovanotto affascinante, incline all'arte. Con una grande immaginazione e potere creativo, come la sorellastra. Ma mai avrebbe potuto equipararla. Nessun'umano avrebbe potuto eguagliarla. Successivamente, Jareth si era rammaricato dell'essere taciturno e chiuso di Toby, verso il mondo che non poteva disegnare, come faceva a suo piacimento con l'altro, invece, su cui aveva pieno controllo, che plasmava con il potere delle matite e della china. Chiuso verso Sarah, che era la sua famiglia. Perfino verso sé stesso. Come se non ci fosse stato nient'altro da dire o da aggiungere. Gli aveva fatto tristezza. Era un pupetto talmente tanto energico, un mostro di bimbetto recalcitrante, mentre sbraitava piangendo come un forsennato o si scatenava a ridere e fare il ruttino come un perfetto piccolo Goblin, quando lo cullava sul trono tempo orsono. Sarah non era stata inquinata dalle vicende della sua esistenza, perché si era sempre dimostrata combattiva, determinata ed arrogante e maleducata, se fosse servito, per ottenere ciò che voleva, per essere sé stessa, forte e risoluta. Evidentemente Tobias non era altrettanto forte, forgiato nel carattere come lei. Si accostò all'immagine di Sarah, facendo qualche passo. Si dimenava di nuovo, scossa da chissà quali incubi. Allungò la mano guantata come avrebbe fatto se fosse stato realmente accanto a lei. Avrebbe steso il palmo sulla sua fronte per allontanare le immagini che la tormentavano e spaventavano, con la sua magia, tracciando delle linee coi polpastrelli. Rimase sbigottito quando le sue dita attraversarono il vetro della superficie tondeggiante che gli si parava innanzi. Poteva accarezzare la testa di Sarah? Gli parve di sì. Esitante, allungò tutto il braccio e poi gettò frettoloso tutto il suo corpo oltre la parete di cristallo, ansioso di raggiungerla.


HEY TU! SI', TU CHE STAI LEGGENDO! Grazieeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!!! (Ad oggi 194 visualizzazioni!)      - i festeggiamenti qui al Castello oltre la città di Goblin non avranno mai fine grazie a VOI, LETTORI, CHE AVETE POTERE SU DI ME - !

HEY TU! SI', TU CHE STAI LEGGENDO! Grazieeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!!! (Ad oggi 194 visualizzazioni!)      - i festeggiamenti qui al Castello oltre la città di Goblin non avranno mai fine grazie a VOI, LETTORI, CHE AVETE POTERE SU DI ME - !

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
Labyrinth Mind (in revisione COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora