VIII° DENTRO LA MIA MENTE - PARTE SECONDA

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Grassetto: punto di vista di Sarah (dialoghi e riflessioni)

Corsivo: punto di vista di Jareth (dialoghi)

Sarah si voltò di scatto, attratta da uno stridore, simile al rumore dell'acqua quando solidifica improvvisamente, passando dallo stato liquido allo stato solido. L'uomo con il cellulare che stava incedendo verso di loro, si era improvvisamente arrestato, perdendo la sua tridimensionalità. Era come se fosse diventato uno schermo piatto, che stava lentamente perdendo l'equilibrio e, con gli occhi sbarrati, stava crollando in avanti su di loro, col rischio di travolgerli. Sarah, che ancora stringeva per la manica il Re di Goblin, fece appena in tempo a schivare la sua sagoma immobile, ma un altro rumore la investì alle spalle. Anche l'automobile rossa si era appiattita e stava abbattendosi anch'essa contro la coppia. Sarah fece un balzo da un lato, trascinandosi sempre dietro il Sovrano. Sentì improvvisamente alleggerire il proprio corpo, unitamente al polso del mago che stringeva saldamente. Gradualmente percepì il suo fisico e quello di lui contrastare la forza di gravità ed iniziare a salire verso l'alto, pochi istanti prima di rimanere schiacciati da due pannelli, l'uno raffigurante il palazzo dell'appartamento che abitava, l'altro gli alberi che gli stavano di fronte, che, con fragore immenso, schiantandosi al suolo, si stavano sovrapponendo l'uno sull'altro, come due copertine rigide di uno stesso libro che si sta richiudendo. Sarah e Jareth erano gli unici ad aver conservato la propria tridimensionalità e dimensione esistenziale, al contrario dell'automobilista, i cui tratti s'erano appiattiti, di colpo. Sarah, volgendo per un attimo lo sguardo in basso, si accorse che tutta la realtà che aveva visto fino ad allora era completamente stata annullata ed inglobata all'interno di un asfalto grigio, scuro come la notte, senza più colore, senza più suoni, senza più vita, senza nulla che denunciasse al suo interno alcunché di vivo. Ma fu per un secondo, perché si accorse di trovarsi in tutt'altro tipo di ambiente. Era come se vedesse dall'alto una scatola piatta chiusa su sé stessa, non udiva più nemmeno le voci, umane, del suo mondo, chiamarla. Subito dopo, riscontrò di essere immersa nel buio, assieme al Signore del Labirinto. L'unico modo per scorgere il viso del suo accompagnatore era attraverso delle fasce di luce che scorrevano, rapidissime, accanto a loro, come fuochi fatui elettrici, come scie di comete nell'oscurità di un cielo notturno. "Mio... Dio..." mormorò, in preda allo sconcerto più totale. "Cosa è successo?" le domandò David, sconvolto anch'egli. "Io... La mia mente. Siamo dentro alla mia mente, Jareth!" si tastò la fronte con una mano, scossa. "David, non Jareth." la corresse. "Non è possibile!" soggiunse poi. "Nulla è impossibile. E' impossibile soltanto se lo credi. Ma non capisci? Ho desiderato che venissimo trasportarti qui e... E' semplicemente avvenuto. Volere è potere. Come accadde quando volli che i tuoi goblins portassero via Toby! Tu hai rapito mio fratello, per questo ti conosco. Mi hai sottoposto la sfida del tuo Labirinto. Entro tredici ore l'ho risolto ed in cambio hai lasciato andare il mio fratellastro, allora era poco più di un neonato, isterico, per giunta! Mi esasperava!" Sarah si rese conto di aver incominciato a farneticare. Il suo sproloquiare privo di senso doveva avere una fine. Se voleva che i ricordi dello stregone tornassero, magari doveva procedere con ordine, senza sovraccaricarlo di troppe informazioni tutt'assieme. "Il tuo medaglione." lo strinse forte tra le dita, mostrandoglielo, "Te ne devi rammentare!" lo agitò, affranta. "Ha un significato, è il simbolo del tuo potere.". "Ma quale potere? Io non ho nessun potere speciale!" ribatté l'altro, sbuffando.

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Okay... E' successo davvero... Siamo nella mente di Sarah. Affronteremo insieme a lei un nuovo Labirinto. Il LABYRINTH MIND, (da cui il titolo dell'opera), un Labirinto della Mente. Il Labirinto della Mente di Sarah Williams... Con uno smemorato Re di Goblin ad attraversarlo? Per quanto tempo? Vi assicuro che nel prossimo capitolo già avrete modo di rallegrarvi dei successivi sviluppi, per quanto riguardo la sua memoria. D'altronde, lo avevo già detto, Sarah ancora non sembra aver imparato l'importanza celata in ciò che si desidera. "Fai attenzione ad esprimere desideri nel buio, non puoi sapere quando lasceranno il loro marchio"   - "Light them up", dei Fall Out Boy

Non potrà tornare indietro... Adesso. Ed il Labirinto che l'aspetta, che ci aspetta, è differente da tutti quelli che potete immaginare. Da quello precedente dello stesso Sovrano dei Goblins. Inizia l'avventura nel suo, Labirinto, nel Labirinto di Sarah.

 Inizia l'avventura nel suo, Labirinto, nel Labirinto di Sarah

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Intanto, siamo arrivati a 520 letture... QUANTO mi rendete felice. NON LO SAPETE. Vi ringrazio dal più profondo del cuore.

Dato che Jareth è sempre stato generoso (noi lo sappiamo) e si sente in vena...

Sogni per tuttiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!! 

Sogni per tuttiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!! 

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Labyrinth Mind (in revisione COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora