XII° IL "LIMBO SLIMITANTE"

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Sottolineato: punto di vista di DAIMON (dialoghi e riflessioni)

Grassetto: Sarah (dialoghi)

Corsivo: Jareth (dialoghi)

Come un leone in gabbia, privato della arida, gialla prateria su cui correre, sferzando la bionda criniera al soffio del vento, la pura essenza della ferocia e della pazzia, in attesa della libertà negatagli, ansioso di saltare alla gola dei suoi carnefici e spargerne il sangue, DAIMON, così, avanti e indietro, camminava nel Limbo Slimitante, al limitare a cui l'aveva costretta la mente di Sarah. Da quando si era impossessata del medaglione, lo scudo che aveva creato era impenetrabile al suo passaggio. Tormentata, piegò le dita delle mani più volte, conficcando le unghie nei palmi, bramando il momento in cui avrebbe potuto chiuderle attorno alla gola di Jareth. Li seguì, passo passo ed un sorriso sinistro, appena accennato, le apparve fulmineo sul viso, all'idea che non sapessero nulla di cosa li avrebbe aspettati, di come avrebbe consumato il loro animo, risucchiando la forza vitale del loro spirito, per poi sparire come un incubo, che al mattino scompare. Ma di cui il ricordo, rimane a perseguitarti per sempre. E chi poteva essere intessuto dei neri tratti cupi di un incubo, una finzione, una illusione, se non il Reggente, il Sovrastante del Limbo Slimitante, "il Luogo in cui Tutto E' ed al contempo Non E'?" La mortale aveva appena rivolto l'ennesima domanda al Re di Goblin. "Come siamo teneri, eh... E' dato dalla tua umanità improvvisa?". "E come siamo ubbidienti ed arrendevoli... Incoronandoti regina hai acquisito un po' della saggezza che si confà ad una sovrana?" aveva ribattuto lo stregone. "Prima hai detto che non conosco - i miei poteri -. Ma non è vero. Sono... I tuoi.". "Tu hai sempre avuto dei poteri, Sarah. E per essere un'abitante dell'Aboveground, una terrestre umana, mortale, per giunta, non una creatura dell'Underground... Ti posso assicurare che possiedi delle potenzialità notevoli.". "Ma...". "Sono esclusivamente poteri tuoi. Del tuo essere. C'è della tua personalità, adesso, al suo interno." il Signore del Labirinto aveva indicato il dannato pendente al collo della donna che accompagnava. DAIMON digrignò i denti inspirando forte, arricciando il labbro superiore, la fiera che fiuta la preda. "Non penserai che ti avrebbe permesso di impossessartene come se fosse stato soltanto uno strumento?" lo sentì riprendere a parlare. "E' un'entità viva che si anima della tua essenza. Funge come una sorta di catalizzatore per il potere che già risiede, latente, in te.". "Capisco... La strada nella nebbia, prima...". "L'ho trovata.". "Ma non c'era niente. Non si vedeva nulla!". Oh, che noia, quella Sarah, considerò DAIMON, furente all'idea che potesse in qualche modo, come stava facendo, arrestare la sua corsa, per soddisfare la sua sete di vendetta, frapponendosi al suo cammino. L'avrebbe uccisa per prima, si ripromise, pur di non sentirla parlottare ancora. E Jareth... Dulcis in fundo. "Perché tu volevi vedere per forza qualcosa nella foschia di definito.". Il sovrano rispondeva paziente ad ogni sua sciocca richiesta di banale chiarimento. Il folle era lui, accecato dall'amore! "Temo di non seguirti.". "E' quello che ti ho detto prima: io l'ho creata perché ho voluto che fosse possibile. Ho creduto, Sarah, cosa che nel primo tratto del mio, di Labirinto, non riuscivi a fare, poiché non vedevi le aperture*. Ed ho accettato di buon grado, inoltre, il non poter scorgere niente, non come un ostacolo, bensì una possibilità. Il più delle volte ciò che si può vedere fisicamente non è l'essenziale e non ha importanza alcuna. Una condizione quale la nostra precedente cecità, in quel banco di nebbia, ci ha permesso di giungere qui. E comprendo perfettamente che la prima cosa che si veda nella tua mente sia una foschia che tutto copre e nasconde, perfino ai tuoi stessi occhi! Che tutto cela. I tuoi stessi pensieri, i primi che s'incontrano, quelli più vicini al Fuori, come l'ha chiamato il Cane da guardia**, sono foschie fumose ed inafferrabili, confuse. La via io l'ho tracciata.". "Nel senso disegnata?". "All'incirca. L'ho plasmata per noi. Ho modellato nell'invisibile qualcosa di materiale. Un poco alla volta, tutto ti sarà più chiaro. Più procederemo nelle livellazioni della tua mente, più avrai modo di appropriarti del mio ragionare, in base a cosa ci ritroveremo ad affrontare.". DAIMON rise. "Un poco alla volta, hai detto? Ed io altrettanto lentamente e silenziosamente ti annienterò, Jareth. Senza nemmeno che tu abbia il tempo di accorgertene, preso come sei dalla tua piccola, misera, umana, sciocca Sarah. Sarete miei.". Detto questo, distese un braccio, in alto. Alzò l'indice e tracciò delle linee in aria, simboli arcaici e tribali, dalle quali si formò uno squarcio ampio nell'atmosfera, simile ad una brutta e sporca cicatrice che si apre. Il varco dimensionale vomitò fuori una creatura oscura, accogliendo il passaggio dell'Oblio, che scaturì lentamente da esso, nella Sua Vera Forma: un vortice, una nebulosa, le cui spire sono vestite di buio e composte al contempo da specchietti brillanti, allucinazioni luminose, che accecano chiunque Lo guardi. Questo era l'Oblio: un nero cielo, ricamato dalla folgore insopportabile di stelle eccessivamente vicine, capace di inghiottire orbite e membra di chi è dimentico di sé stesso e si lascia vivere. Questo era l'Oblio: una forza irresistibile, che entrava nelle menti dei Viventi per sviarle dai loro scopi e perfino da loro stesse. "Insinuati in Sarah Williams e Jareth, Re di Goblin, Sonno Mefitico." ordinò il Governatore del Limbo Slimitante . "E quando per loro giungerà il momento della debolezza... Attaccali. Tormentali. Ma che siano vivi, affinché io possa raggiungerli e finirli con le mie stesse mani.".


* Vi ricordate? Nella prima "fase" dell'attraversamento di Sarah del Labirinto, la protagonista entra in crisi perché sia a destra che a sinistra vede le mura andare avanti ed avanti all'infinito senza il minimo angolo di svolta o curva. Quando incontra improvvisamente il Verme, la creaturina che le suggerisce di fare più attenzione. Osservando meglio la parete di fronte a lei, infatti, seguendo i consigli del simpatico animaletto, Sarah troverà nel muro che le si para innanzi un'apertura e ci passerà attraverso, proseguendo il suo cammino alla ricerca di Toby.

** Capitoli precedenti, "XI° Il cane da guardia", parte prima, seconda e terza. E "V° La porta dei sogni". So che ogni volta vi scoccerò con tutte queste specificazioni, MA lo faccio soprattutto per i lettori che si aggiungono alla lettura all'ultimo (UN SACCO DI MEBRI NUOVI NEL COMITATO DEGLI SVALVOLATI FANS DI LABYRINTH GRAAAAZIEEEEEE <3) partendo, magari, proprio dall'ultimo capitolo (è già successo). Perciò non me ne volete ^^ Saltate questo tipo di note se vi aggrada ogni volta che ci inciampate sopra ahaha!

TAN TAN TAAAAAAAAAAAN! O si dice ZAN ZAN ZAAAAAN? Non l'ho mai capito. Ognuno usa la consonante che vuole per inserire questo piccolo estratto musicale che il cervello associa immediatamente al pericolo. All'allarme. Uh! Ci sono anche DAN DAN DAAAAAAN! E PAN PAN PAAAAAAAAAN! (O PAM PAM PAAAAAM)!!!! Ve ne vengono in mente altri? Comunque, sto delirando. Ho l'onore e l'onere di presentarVi... L'Oblio.

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Nel primo capitolo di "Labyrinth Mind", intitolato per l'appunto "DAIMON", vi avevo chiesto di riflettere su questo nome... Uno spunto veniva, ovviamente, dal greco. Per chi lo conosce. Per chi frequenta o ha frequentato il liceo classico o per chi è un appassionato delle meravigliose (LETTERATURA STRAORDINARIA, AUTORI STRAORDINARI) lingue morte. Ecco, in questo capitolo qualche indizio in più su DAIMON. Governa il Limbo Slimitante, un mondo parallelo di cui saprete molto di più nello scorrere delle pagine e nello svolgersi della storia. E vuole eliminare Sarah e Jareth. Servendosi dell'Oblio. Per quale motivo? E CHI è, in realtà, la Dottoressa Daimon? O meglio... Cos'è? Lo scoprirete!  

Nel frattempo siamo arrivati a 900

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Nel frattempo siamo arrivati a 900. Novecento. NOVECENTO! 907, per la precisione (i goblins mi hanno agitato le statistiche di Wattpad in faccia). Che dire... Mi emoziona sapere che questo sequel del fantastico LABYRINTH vi piaccia così tanto e vi stia appassionando in così poco tempo... Ridendo e scherzando, ho pubblicato per la prima volta il 5 aprile... Siamo quasi al 5 giugno. Due mesi. All'incirca 450 visualizzazioni al mese.  Un GRAZIE, grande quanto l'Undeground, di cuore a tutti i lettori. I primi "seguaci" ed i nuovi "fans". <3 Vi aaaaamooooooo <3 ahaha  

Labyrinth Mind (in revisione COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora