Si è stato così, e senza neanche rendermene conto, ho iniziato ad allontanare quell'oggetto da me, dalla mia vista. Dalla mia vita.
Ricordo una mattina a scuola, mi sono detta..o meglio dire, mi sentivo, di dover buttare via quell'oggetto che mi ha tenuto compagnia per troppo tempo.
Si, la mattina dopo l'ho fatto:
Ero libera.Una strana sensazione, mai provata.
Era come se il peso sul cuore si era tolto, in parte.
Non avevo più la lametta nei miei pensieri, ma lui si.
Non se ne era ancora andato, come speravo.Questione di tempo.
Ho dovuto sopportare ancora un po, ma sentivo dentro di me che, andando avanti, giorno dopo giorno, il suo e i nostri ricordi diventavano sempre più sbiaditi.
I ricordi che mi abitavano la mente non erano più molto colorati.
Man mano che dimenticavo, diventava tutto nero.L'ho dimenticato.
Cosa ne rimane? Il nero.
Avevo cancellato i ricordi, quindi in quel momento ero come un cellulare formattato: vuota.
Nella mente e nel cuore era tutto nero, ma era meglio così, almeno stavo meglio.Con la "nuova" vita mi ero ripromessa di ricominciare.
Era tutto nero, giusto?
Ora, dovevo, man mano, ricominciare a colorare la mia tela.
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Ero preparata, però fa male lo stesso.
JugendliteraturSono tanti i problemi dell'adolescenza, e ognuno li vive a modo suo, ognuno reagisce a modo suo...ognuno ha un carattere diverso. Nelle pagine a seguire troverete la mia storia, quello che la vita mi ha messo davanti e tutti i problemi che ho dovuto...