Capitolo 19- Mi parlo

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Emy come stai?
Quanto peso c'hai sul cuore?
È opprimente.
Perché non piangi neppure? Mancanza di forza? Di voglia? O cerchi di convincerti che puoi anche farcela senza piangere, e soffochi le lacrime?

Hai paura di stargli accanto.
Hai paura che stia capendo qualcosa.
Avete trascorso una serata assieme, ieri sera.
Ha chiesto se hai qualcosa da dirgli.
Starà mica capendo qualcosa?
Hai paura.
Paura di affrontare i suoi occhi.
Paura di non riuscire a resistere, e scoppiare tra le sue braccia, dicendogli poi di non preoccuparsi.
Hai paura.
Paura di dire una parola di troppo o magari una in meno.
Paura di sentirti nel posto sbagliato nel momento sbagliato.
Hai anche paura di stringerlo in un abbraccio, adesso.

Hai paura.

Quella sera, su quella panchina, ti ha chiesto "hai qualcosa da dirmi? Ultimamente ti sento più legata a me, più affettuosa, vuoi stare più spesso con me, e poi mi metti dappertutto!", le foto,intendeva.
In quel momento l'ansia ha superato la distrazione, la distrazione che si era creata fermandoti a guardarlo negli occhi.
In quel momento avresti voluto urlargli in faccia tutto. Tutto.

È un bel casino, sai?

Vorresti urlargli tutto in faccia, per sentirti più leggera, libera, per non portarti più tutto questo dentro.
Vorresti che tutto gli fosse chiaro dinnanzi agli occhi, ma allo stesso tempo,no.
Allo stesso tempo non vuoi che sappia qualcosa, sempre per paura.
Non vuoi che si rovini nulla tra di voi.

Ti vuoi decidere?
Non puoi andare avanti con tutte queste ansie, paranoie.
Mannaggia a lui. Per quelle cose che, su quella panchina, sono state dette...hai tante paure.
Sai di non poter far finta di nulla, è tuo cugino, non puoi cercare di essere più 'fredda' nei suoi confronti.

Quella sera sei stata bene, fin quando non ti ha posto quelle domande, che ti hanno messo in subbuglio lo stomaco. Improvvisamente hai tolto le vostre foto,non vuoi dare più nell'occhio.
Hai tolto la tue dita che cercavano di incrociarsi con le sue.
Hai distorto lo sguardo.
Non l'hai guardato negli occhi, nemmeno in macchina. Non gli hai parlato.
Eravate arrivati a casa sua, ti saluta e nemmeno te ne accorgi. Eri un momento persa.

-"Emy(?), ciao,ho detto"
-"Oh scusa, buonanotte."

Cosa ti è rimasto di quella sera?
Quattro foto, due video, e qualche momento di confusione.
Camminavate e forse qualcuno poteva  prendervi anche per fidanzati.

Emy, torna in te.

Sei stata bene, bisogna dirlo.
Ma hai paura.
Ora hai paura di ogni gesto che fai verso di lui. Hai paura di muoverti in maniera sbagliata. Hai paura di osservarlo troppo a lungo per paura che negli occhi si possa intuire qualcosa.

Ma passerà.
Spero solo che non abbia capito nulla.

È un casino, Emy.
Ti senti altrettanto un casino, vero?
Sarà difficile trovare nel tuo cuore, fatto di scarabocchi, uno spazio bianco, dove scrivere con sincerità.

Che situazione.
Passa tutto, Emy,
passa tutto.

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foto nostra.

Ero preparata, però fa male lo stesso.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora