Ero preparata, però fa male lo stesso.

Capitolo 32

Mercoledì 29.

Ancora.

I giorni sembrano non passare mai.

E mi manca sempre di più.

Oggi mi sono fermata a pensare al mare, in piscina.

Illogico, no?

Mi sono ritrovata a pensare a quanto sia bello per lui quell'immensità.

Mi sono ritrovata a pensare alla vastità di cose che avrei potuto fare, e non ho fatto assolutamente un cazzo.

Bello restare con le cuffie quando ci sta di fronte a te quella meraviglia.

Mi sono ritrovata a pensare al fatto che non ho avuto nemmeno il coraggio di buttarmici dentro.

Che stupida, no?

A chi capita una cosa del genere?

Così senza senso.

Inimmaginabile.
Infatti non credevo davvero che potesse succedere.

Ero tranquilla al pensiero di andarci, ovviamente...
Eppure è successa questa cosa, sciocca.

Forse dico così perché è successo a me.

Forse mi è successo perché ne sono innamorata in una maniera...come non ho mai amato.

Forse lo amo così tanto, perché essendo già cugini, abbiamo avuto un bel rapporto dall'inizio...
e per sbaglio ho permesso alla mia mente,
ma soprattutto al cuore,
di interpretare in un altro modo il nostro rapporto.

Probabile.

Perché, mi chiedo?

Perché tutto mi deve sembrare così difficile da affrontare quando si tratta di lui?

Perché tutte le situazioni devono sempre essere scomode, con lui?

Perché, dico io?

Perché me ne sono innamorata?

Peccato che al cuore non si comanda...
Se avessi potuto, avrei scelto una strada più semplice.

No, non prendetemi per una codarda.

Non lo sono.

È solo che le forze ad un certo punto se ne vanno.

Come quando fumi una sigaretta e la vedi man mano rimpicciolirsi, consumarsi.

Così le forze.

Quando più cerchi di lottare contro situazioni del genere, più vanno via.

Si, come la sigaretta.

E in questo caso, involontariamente, la sta fumando lui.

Si, è lui che mi sta consumando (non gli sto dando la colpa) senza volerlo.

Sapete..lo amo.
Lo perdono.

«Mi manchi tantissimo! Come l'aria.» vorrei scrivergli.