Capitolo 55

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29 Agosto.

Alla fine non ce l'ho fatta a resistere,
l'ho contattato,
volevo avere una minima spiegazione,
non potevo ancora restare ferma,
zitta, impassibile, ma solo all'apparenza.

Volevo sapere per quale motivo quel sabato sera, m'avesse lasciata così.

Aspettavo un minimo messaggio, o chiamata, da parte sua.

Ogni tanto controllavo il suo ultimo accesso, per vedere se era online, o magari se, aprendo la chat, mi ritrovavo un "sta scrivendo...", ma niente.
Quando vedevo che si era disconnesso un minuto prima che io controllassi, mi chiedevo perché non m'avesse scritto.
Oppure quando vedevo che era online, restavo a fissarlo, ma alla fine non cambiava nulla. La forza del pensiero non poteva funzionare.

-«Sabato però non ti ho trovato»

Gli scrissi, impaziente,
impaziente di ricevere una risposta.

-«Ma tu sei andata alla cena coi tuoi e i miei o no?»

-«Si»

Con freddezza.
Come il mio cuore, in quel momento, se si trattava di lui. Non so bene per quale motivo,
o forse sì.

Doveva cercare un po' di imparare, ed anch'io, dovevo imparare una cosa.
A non starmene sempre zitta, come lui.
A non far sempre finta che non fosse successo nulla, come lui.

Dovevo fargli capire che con queste cose che fa, io ci rimango involontariamente male.

-«eeeeh io pensavo che uscissi in piazza
sai che il sabato non vado mai con i miei»

-«no vabbe perché io ti chiesi se venivi sabato, ma intendevo a cena...»

Non sapevo cosa dire, cosa pensare.
Era una scusa? O era davvero così?
Una cosa che, però, mi ha anche fatto capire la mia migliore amica,
è che non dovevo essere dolce. Non quella sera. Non sempre.
Fa sempre quello che gli pare perché non sa che io ci rimango male, non glielo faccio mai capire, rimango sempre zitta, ma non questa volta.

Cioè, non che gli abbia detto chiaramente che era per quel sabato, ma insomma...rispetto alle altre volte, sono stata più fredda.

-«aaaah HAAHHA
eh non specificasti teso»

disse.

-«eehh»

Non potevo dire altro credo.
Ma poi all'improvviso, lui...

-«mado mi manchi
ogni volta che torni dalle vacanze ci vuole un parto per incontrarti poi AHAHAHA»

C'aveva ragione, ma io non avevo voglia di incontrarlo, almeno non per quella sera e il giorno a seguire. E non so per quanto tempo sarebbe durata.

-«ehh già»

Tutto qui.

-«mado»  poi disse.

-«(:»

Aggiunsi una sola faccina, poi fine di quella "conversazione".

Le virgolette perché fu alquanto strana, ma so che avevo i miei motivi.

Chissà lui che pensò, chissà se gli vennero in mente qualche probabili ipotesi.

Silenzio stampa anche per il giorno dopo, il 30 Agosto.

*

31 Agosto, oggi.

Questa sera sono uscita con le mie amiche, eravamo in piazza,
e, nonostante fosse solo mercoledì,
c'erano molte persone.

Ero preparata, però fa male lo stesso.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora