Capitolo 42

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Ed eccomi qui,
a scrivere quasi con le lacrime agli occhi, ma di gioia.

No, non sto esagerando,
è solo che finalmente l'ho avuto.

Il mio abbraccio,
o meglio..

Il SUO abbraccio.

Mio Dio, mi mancava così tanto che
avevo quasi dimenticato cosa si provava tra le sue braccia.

Cioè, non che io non mi ricordassi più com'era,
ma credo si sia capito cosa intendevo.
Era troppa la mancanza.

Dio,
lo sento ancora sulla mia pelle.

Solo io posso sapere quanta gioia o provato non appena, per sbaglio,
alzando lo sguardo, me lo sono trovato davanti.

Su quella panchina..quella su cui una volta ci sedemmo assieme noi due,
mi sentivo morire, senza lui,
e poi, d'un tratto,
eccolo dinnanzi a me.

Quella d'ora in poi sarà la nostra panchina.

La mia faccia incredula quando i nostri sguardi si sono incrociati..

Non ero davanti ad uno specchio per vedermi,
ma sono sicura d'aver avuto sul volto uno di quei sorrisi nati per caso,
uno di quei sorrisi che sono capaci di farti venire una paralisi facciale
per quanto insistentemente resta sul tuo volto.

Uno di quei sorrisi veri,
uno di quelli che sembra dire "finalmente ce l'abbiamo fatta!"

Ed è stata questa più o meno la nostra reazione.

Entrambi ci siamo corsi all'incontro,
entrambi ci siamo avvicinati non vedendo l'ora di abbracciarci.

Poi ci siamo stretti,
forte,
molto forte.

Avete presente quando allacci una cintura fin troppo stretta che quasi ti toglie il respiro,
ma te ne freghi, perchè sai che è per il tuo bene?

Ecco, uguale.

Mi mancava l'aria ma ho continuato a stringere, e lui sembrava fare lo stesso.

Mi mancava l'aria ma non ho detto nulla.

Rischiassi di morire, ma almeno tra le sue braccia.

Ho, come al solito, respirato il suo profumo.

Stavo, dopo moltissimo tempo, affondando di nuovo tra le sue braccia,
nella sua maglia, in lui.

Non riuscivamo a staccarci,
finito un abbraccio, ne cominciava un altro, più lungo o più breve,
più stretto o meno,
ma che terminavano sempre con un sorriso,
guardandoci negli occhi.
Sembrava la scena di un film!

-«Sembriamo amici a distanza»
dice lui, ridendo, con una voce come se volesse dire "che bello, finalmente".

E si, era lo stesso per me!

Dopo quella sua frase iniziamo a ridere,
e non faccio altro che abbandonarmi in lui,
stringerlo di più a me.

Non ho fatto altro che lasciarmi avvolgere dalle sue braccia,
data la sua maggiore altezza, è ancora più bello.

Per la prima volta, o almeno per la prima volta SUL SERIO,
so di essergli mancata anche io.

L'ho visto.

L'ho visto nei suoi sorrisi.

L'ho visto nei suoi occhi,
sembravano anch'essi ridergli.

L'ho percepito nei suoi abbracci.

L'ho percepito quando, stando lì e parlando tutti assieme,
ed io, ancora troppo felice per stare calma,
lo abbracciavo ogni minuto,
anche mentre parlavamo.

E lui non faceva altro che ricambiare.

Parlavamo e contemporaneamente restavamo abbracciati.

L'ho percepito, si.

Non ci sono mai stati così tanti abbracci nel giro di 5-10 minuti,
perchè è questo il tempo che abbiamo trascorso assieme ieri sera.

-«Mi sei mancato troppo.»
gli ho detto piano,
ma non credo mi abbia sentito.

Avevo paura di alzare troppo la voce.

Abbracci su abbracci,
anche un bacio in fronte,
ed io, in quel momento pieno di vitalità, ho detto:

-«Ma che fai? Mi stai battezzando?!» ironicamente.

E ride.

Dio, quanto amo sentirlo ridere.

Dopo tantissimi abbracci, esclama un "Vita mia!"

Lì rischiavo di morire.

Ah, ho tralasciato un piccolo particolare,
ma non meno importante, almeno non troppo.

Tremavo.

Eh già, tremavo tutta.

Troppo.

Sapete com'è..non è mai successo che ci siamo rivisti a distanza di un mese,
e così per caso!

E poi..non è mai successo che ci siamo abbracciati così tanto.

Forse il tempo trascorso l'uno senza l'altro è stato troppo.

Tremavo, comunque.

Tremavo mentre ci stavamo abbracciando,

tremavo quando ci guardavamo,

tremavo mentre parlavamo.

E' capitato che mentre parlavamo tutti assieme, gli ho tenuto la mano.

Forse mentre ci abbracciavamo non mi rendevo conto di tremare così tanto perchè ero stretta stretta a lui,
ma è stato lì, in quel momento, quando eravamo fermi, ed io stavo 'abbracciando' il suo braccio,
che mi sono resa conto che tremavo come una foglia.

Spero che nessuno, soprattutto lui, se ne sia accorto!

In effetti sentivo anche gli occhi diventare lucidi,
ma non avrei mai e poi mai potuto farmi vedere in lacrime da lui,
seppur di gioia, ma mai.

Soprattutto perchè si sarebbe reso conto che piangevo per lui.

Chissà cosa avrebbe pensato poi!

Ma d'altronde cosa posso farci?

Io e la mia amica stavamo andando via, purtroppo, dopo averlo salutato,
e mi rendo conto che la mia amica, anzi, migliore amica,
ci aveva scattato delle foto, a me e a lui,
mentre ci abbracciavamo.

Aww, il mio paparazzo! HAHAHAH.

Avevo il cellulare in mano e sfogliavo le foto,
sorridevo involontariamente,
e ovviamente..tremavo.

Vedevo la mia mano andare al vento,
ma sono riuscita a calmarmi prima che il cellulare facesse un bel volo!
Chissà se lei se ne è accorta HAHAHAH.

Scherzi a parte, tremavo come una foglia e sapevo che era per un buona causa.

Bella,
più che altro.

Si, una bella,
bellissima causa.

Lui.

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Spazio me
Buongiorno a tutti!
Spero che il capitolo vi sia piaciuto,
potevo fare di meglio, si,
è solo che a parole non so come rendere giustizia a quello che ho provato ieri sera!
Beh, comunque ho tentato di "stupire"
Ah, la foto è nostra, quella che è stata scattata dalla mia migliore amica.❤
Un bacio a tutti!

Ero preparata, però fa male lo stesso.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora