Capitolo 30

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Oggi è il secondo giorno di vacanza.

Qui il posto è bello, come sempre.

Si sta in pace, soprattutto di mattina, quando appena ti svegli, non senti nient'altro che gli uccelli.
E non come quando sono a casa, che magari vengo svegliata dai clacson delle macchine.

Da quando siamo venuti ieri il sole va e viene.
Mi sa che abbiamo portato il mal tempo appresso a noi.

Stamattina siamo andati in spiaggia.
Che pace.

Il mare.
Quella tavola immensa, che a volte però si scatena, e si agita.

Anche il mare, pensavo, ci illude.
Crediamo sia blu, quando in realtà è trasparente.

Che belle anche le nuvole.
Quelle che fanno a gara col sole, quelle che cercano di coprirlo.

Stamattina, dicevo, siamo andati in spiaggia.

Appena, già da lontano, ho iniziato a sentire il profumo del mare, mi è venuto in mente lui.

Mi è venuto in mente che lui AMA il mare.
Lo preferisce centomila volte alla piscina.

Ama il mare e la sabbia.

Si, anche la sabbia.
Ricordo lo scorso anno, al mare assieme..Si bagnò e poi iniziò a rotolarsi nella sabbia.

Non credevo ne avrebbe avuto il coraggio, eppure l'ha fatto.

Ama il mare, la sua profondità e la sua immensità.

Ama correre il rischio, sentirsi leggero in acqua, allontanarsi fin dove nemmeno un gigante toccherebbe piede.

Ama il mare.
Tutto qui.

Appena arrivata qui in spiaggia, mi è venuto tutto in mente.

Sono le 11.00 e non ho ancora fatto il bagno, e credo non lo farò.

Non so perché, ma non voglio.

Come se qualcosa mi bloccasse.

Come se il mare potesse scaraventarmi, come se il mare potesse travolgermi.

Spaventarmi.
Come fa a volte lui.

Posso allora dire che lui è come il mare.
È bello, stupendo, magico.

Ed anche i suoi occhi sono come il mare: se non sai affrontarli, ci affoghi dentro.

È come il mare, si.
Per me.

Se non riesco a resistere ancora a lungo tenendomi tutto dentro, tutto si potrebbe travolgere.

Si comporterebbe come la riva che rimanda indietro l'onda.
Credo.

È bello e pericoloso, se non sai gestire la situazione.
Ecco, come il mare allora.

Guardo il mare e me lo immagino affianco a me.

Ed ora?
Sarà sempre così?

Il mare mi ricorderà sempre lui?

Ogni volta che vedrò quelle onde, ricorderò i momenti che abbiamo passato assieme in spiaggia?

Tipo quelli dell'anno scorso.

Erchie.

Tuffi dagli scogli, ogni volta sempre più alti.

Avevo una paura...fin quando non viene il deficiente, mi abbraccia da dietro, bagnati e freddi tutti e due, e butta in acqua entrambi.

Ecco, per quella volta, mi fece amare il mare.

Lo scorso anno non ne ero ancora innamorata, quindi solo ora mi rendo conto del bellissimo momento che abbiamo vissuto.

Quell'abbraccio da dietro.

Che poi ci prendevamo anche in giro.

Mi teneva sotto con la testa, ed io lo rincorrevo per tutta la riva quando riuscivo a liberarmi.

È stata una bella estate.

Forse, chissà, quest'anno quando torno, faremo qualche giorno di mare assieme.

Spero di sì.

Forse con lui al mio fianco il mare mi farà meno paura.

Ero preparata, però fa male lo stesso.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora