C.23. "Dreams"

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Lydia si svegliò di sopprassalto.

Era sdraiata sul divano di casa Stilinski, con addosso una coperta morbida bianca.

Si alzò a sedere premendosi una mano sul petto, cercó di tranquillizzarsi e di recuperare il fiato.

-Ancora qui Martin?- domandò una voce.

La biondo-fragola giró il capo nella direzione in cui aveva sentito parlare.

Una ragazza dai capelli lungho e di un castano scuro, le stava sorridendo.

-Allison...?- borbottò Lydia sgranando gli occhi per la sorpresa.

-Lydia.- la ragazza le fece un cenno con la mano insanguinata.

Era vestita come il giorno in cui è morta.

-Sai una cosa?- inizió l'arcera alzandosi in piedi. -Non riesco a capire che dopo tutti questi anni passati dalla mia morte. Tu non ti sia ancora confidata con Stiles? E così orribile essere innamorati?-

Lydia aprí la bocca, cosa ci faceva li la sua ex migliore amica?...Era un altro sogno?

-Tu non sei reale...- borbottó la biondo-fragola guardando negli occhi la castana.

-Non sarò reale, ma sono ancora nel tuo cuore, e non solo.- rispose Allison con un sorriso.

Si sedette sul divano al fianco di Lydia. - Sei una Banshee Lydia, tu capisci i tuoi simili.-

La biondo-fragola corrugò la fronte. -Stiles non è un Banshee.-

-Idiota è Farshee al maschile!- rise Allison.

-Ascolta, stasera c'è la luna piena...ti ricordi?- domandò la castana sistemandosi una ciocca dietro l'orecchio.

-Eh con questo? Sei qui per avvisarmi, mettermi in guardia riguardo qualcosa?- chiese Lydia.

-Sí! Stiles! Lydia, Stiles non è quel...- Allison non finì di parlare che qualcosa scosse la biondo-fragola dalla spalla.

-Lydia...- era una voce flebile ma allo stesso tempo agitata.

La ragazza aprì di scatto gli occhi e si rizzò a sedere. -Allison!- riuscì solo ad esclamare.

Scott che era davanti a lei, al sentir pronunciare quel nome i suoi occhi si incupirono e si riempirono di tristezza.

-No, sono solo io...Scott.- disse abbassando lo sguardo.

Lydia arrossí in viso. Non voleva dire al suo amico quello che aveva sognato ne di Stiles, ne lei che moriva, ne di Allison.

Anche se il sogno in cui lei moriva le faceva veramente paura.

-Cosa succede?- domandò scostandosi la coperta morbida dal grembo.

-Stiles...- disse l'alpha. -Non sta per niemte bene.-

☆♤☆

Nel salire le scale la biondo-fragola per la fretta era inciampata due volte con il rischio di cadere, se solo Scott non fosse stato dietro di lei ad aiutarla a stare in piedi.

Dei lamenti uscivano dalla stanza di Stiles, e Lydia si sentì la pelle d'oca man mano che si avvicinava alla porta.

Scott aprì la porta con un gesto fin troppo tranquillo per i gusti della ragazza, ma non osò aprire bocca.

La luce dell'alba filtrava dalla finestra al fianco del letto, nel quale c'era un ragazzo sudato fradicio che dormiva.

Isaac era seduto sulla poltroncina con la testa tra le mani.

-Scott, ha detto qualcosa che tu dovresti sapere.- annunció il castano/biondo alzando il capo al suo arrivo.

Lydia si avvicinò lentamente, cercando di non svegliare il ragazzo e si mise al suo fianco.

I capelli castano scuro erano imbrattati come anche il lenzuolo di sudore e quel che poteva sembrare un po' di sangue.

-Che gli succede?!- esclamò Lydia chinandosi sul ragazzo ed accarezzadogli il capo.

-Non credo sia l'effetto della luna...- borbottó Scott guardando l'amica.

-Si sta trasformando.- la risposta di Isaac fece sobbalzare Lydia.

Trasformando, in quel preciso istante?

Quella parola voleva dire un cambiamento corporeo... ma cosa c'entrava con Stiles?

-Non capisco...- borbottó Lydia guardando il castano dormiente.

-Lydia. - Scott si avvicinò alla biondo-fragola.

-Quello che vogliamo dirti è che Stiles cambierà. E non sappiamo in cosa, ma questa notte non sarà più lui stesso.-

Isaac si intromise. -Sarà una specie di Void-Werewolf Stiles.-

- Che hai detto?!- esclamò Lydia.

Il ragazzo steso sul letto aprì gli occhi.
-Lyd...Lydia...- borbottó.

La biondo-fragola si affrettó a stringere la mano del ragazzo.

-Sono qui Stiles...sono io...- disse cercando di avere la voce ferma.

-Sangue. Sangue.- Stiles prese ad agitarsi nel letto.

Lydia sgranò gli occhi e guardò immediatamente Scott che scose la testa.

-Stiles! Ascoltami!- gridò la biondo-fragola cercando di sorpassare le urla dell'amico.

Ma niente, il castano continuava a muoversi freneticamente nel letto e a gridare.

-Sangue! Sangue!-.

-Cosa faccio!?- esclamò Lydia ai due ragazzi immobili davanti a lei.

Il respiro del ragazzo si spezzò. -Ha un attacco di panico...- bobottò la ragazza guardando gli occhi imploranti dell'amico.

Doveva fare qualcosa e immediatamente.

Con le mani che intrappolavano quelle del ragazzo Lydia si avvicinò al volto di Stiles.

-Perdonami...- bisbigliò, dopo di che premette le sue labbra su quelle del ragazzo, che smise immediatamente di combattere e si irrigidí sul posto.

Erano a due baci. Due stupidi baci rubati mentre uno dei due stava male, Lydia si chiedeva se solo un giorno sarebbe riuscita a baciarlo senza che lui avesse attacchi di panico o si divincolasse come un matto da legare.

Nella stanza caló il silenzio.

- Take My Home - Stydia (#Wattys2016)  {IN REVISIONE}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora