C.57."Un piccolo passo"

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-Hai bisogno di un passaggio a casa?- domandò Stiles a Lydia, alzandosi dagli spalti.

-Mh...No preferisco tornare a piedi.- ammise lei alzandosi a sua volta.

-Ti accompagno.-

-Non c'è bisogno.- rispose lei fingendo un sorriso, sembrava aver paura di lui.

-Lydia non ti mordo. Non ti uccido e non ti stupro. Ti basterebbe urlare e mi ritrovo smembrato a terra...non ho intenzione di farti del male... Tu sei molto importante per me.- vedendo che la ragazza non si azzardò neanche a guardarlo per un millesimo di secondo Stiles aggiunse. - piuttosto morirei per te.-

-Per Malia.- lo corresse lei.

Stiles sorrise. -No. Per te sono disposto a vendere tutto quello che mi appartiene. Basta averti al sicuro e felice.-

Lydia aumentò il passo, non voleva proprio starlo ad ascoltare.

Presero il vialetto che portava a casa sua, non passava quasi mai nessuno a piedi e Stiles colse l'occasione per fermarsi e urlare dietro.

-Ci stai riuscendo.-

La biondo-fragola si voltò di colpo.
-Ah fare cosa?- chiese sistemandosi la borsa sulle spalle.

-A farmi stare male! A farmi pensare che MAI ti conquisterò, che mai sarai mia...e in particolare mi dimostri che non ti importa di quello che ho sognato perché non mi hai chiesto cosa mi è piaciuto di più!- la stava provocando,lei lo capì ma non fece nulla per fermarlo.

-Stiles che differenza farebbe? Mi risponderesti che ti è piaciuta l'alchimia tra noi... Per caso nel tuo sogno siamo mai andati a letto? No. Quindi basta adesso.- rispose lei a tono.

-No...però questo fatto mi dimostra che può accadere. Dimostra che non è un semplice sogno, che noi ci amiamo VERAMENTE! ed in particolare non è una presa in giro come altri rapporti.- protestò lui credendo a ogni singola parola detta.

Lydia rimase spiazzata, sembrò rifletterci sú parecchio.

-Ricordi. "Capisci di amare veramente qualcuno quando lo perdi..." tu ancora non lo hai capito... forse é meglio che mi perdi, cosí lo capisci.- disse.

-Io l'ho capito. Sei tu che non vuoi capire! - esclamò Lydia.

Si stava alterando, gli bastava poco farla arrabbiare.

-Allora forza. Chiedimelo. Sei hai coraggio...ovviamente- la sfidò Stiles guardandola con gli occhi socchiusi,stava studiando a memoria ogni sua mossa.

Le labbra della ragazza si inclinarono in una smorfia, come se non volesse chiederglielo, ma allo stesso tempo volesse vincere lei quella sfida.

-Qual è stato il momento più bello nel tuo sogno, Stiles?- la sua voce risuonò dura e severa.

-Grazie mille per averlo chiesto!- esclamò lui finalmente e sentendosi una frenesia ribollire nelle viscere si slanciò in avanti.

-È stato proprio questo.- disse prima di poggiare la sua mano sui capelli di lei ed attirarla a sé.

Eliminò ogni singolo centimetro e millimetro che li separavano e riassaporò il sapore delle dolci labbra di Lydia Cammile Grace Martin.

Eliminò ogni singolo centimetro e millimetro che li separavano e riassaporò il sapore delle dolci labbra di Lydia Cammile Grace Martin

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Erano morbide calde e affusolate, una cosa che fece impazzire Stiles.

L'aveva presa di sprovvista e senza farlo apposta le morse il labbro inferiore procurandogli una piccola fuori uscita di sangue.

Ma non gli importava, la stava baciando.
Quello contava.

All'inizio lei si lasciò andare, appoggiò le mani sulle mascelle di Stiles, ma quando gli morsicò il labbro, la ragazza si staccò di colpo indietreggiando di brutto.

Lydia fissò sbalordita Stiles, quando finalmente si mosse si toccò il labbro al centro, dove c'era un piccolo taglietto.

-Mi hai morsa...- bisbigliò.

-Tu hai fatto lo stesso al mio labbro...- rispose lui sorridendo.

La biondo-fragola diventò rossa di colpo.

-Stiles cosa hai fatto!? Malia mi ucciderà!- urlò.

Sinceramente neanche lui aveva pensato a quello che aveva fatto, ed in particolare non aveva pensato alle conseguenze che poteva portare.

-Mi dispiace... Io...- iniziò avvicinandosi a Lydia, pronto ad accarezzarle la guancia, ma lei indietreggiò.

-Va via. Non c'è bisogno che combini altri casini...- disse senza guardarlo negli occhi.

-Va bene.- annuì Stiles.

Era la cosa migliore da fare, si avvicinò a lei, pronto a sorpassarla, ma qualcosa dentro di lui disse di fermarsi un secondo a pochi centimetri da lei.

E così fece.
Si fermò e le accarezzò dolcemente la guancia con le dita.

-Mi dispiace sul serio...non cerco guai...ma questa è la parte che più mi è piaciuta.-

Il suo sguardo scivolò sulle labbra di lei.
-E soprattutto non volevo farti male.-

-Io neanche.- rispose lei, evitando in qualsiasi modo i suoi occhi nocciola.

-Okay....- bisbigliò Stiles.
-Ci verresti al ballo con me?- domandò senza neanche pensarci troppo.

-No.- rispose secca Lydia. -Forse verrò,ma di certo non con te.-

-Okay...- disse Stiles rassegnato.

-Potresti almeno crederci su quello che ti ho detto? Su quello che ho sognato... Su di noi?.- domandò ripiegando il labbro inferiore in dentro, in modo da eliminare il sangue che stava uscendo.

-No Stiles! Non ci credo e non ci vorrò mai credere!- esclamò lei quasi esasperata.

-Ma perché?!- urlò lui spostandosi.

La ragazza serrò gli occhi. -Non ti farà piacere sentirlo...quindi finiscila qui.-

-LYDIA PARLA!- ringhió con disperazione.

-Perché... Perché non è reale!- rispose lei balbettando. -E non lo sarà mai.-

-No. Tu hai paura che diventi reale. - disse lui dopo averla fissata intensamente negli occhi.

Lei non rispose subito.
-Stiles...non è reale.-

Senza pensarci troppo, o aggiungere altro il ragazzo la sorpassò e si diresse di nuovo verso la scuola, sentendo lei alle sue spalle sbuffare per la frustrazione.

N.a
Sorpresina ho aggiornato oggi. Spero vi sia piaciuto😘😻

- Take My Home - Stydia (#Wattys2016)  {IN REVISIONE}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora