C.14. "Stiles..."

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Entrata nella stanza in cui si trovava Stiles fu investita dall'odore di farmaci.

Il ragazzo era sdraiato sul letto.
Il braccio dove Malia l'aveva morso era fasciato.

Il viso del castano era pallidissimo e Lydia si chiese se non fosse morto.

Si sedette sulla sedia al suo fianco.

Non c'era molta luce nella stanza ma le andava bene così. Bastava il monitor del apparecchio davanti a lei ad illuminare il suo migliore amico in modo da permetterle di osservarlo.

Con mano tremante prese quella di Stiles e la strinse nella sua, cercando di trattenersi dal piangere.

È tutta colpa mia. Solo colpa mia. Non avrei dovuto chiamarlo mentre Malia gli si scagliava addosso.

- Non ti incolpare...- borbottó una voce.

Lydia rizzó il capo lasciando che le lacrime, che aveva cercato di respingere, le rigassero il viso bagnando la mano del ragazzo.

Il suo primo pensiero fu: Stiles aveva parlato.

Ma...non era stato lui.

Il tono di voce non era suo ma di qualcuno che in passato aveva commesso tanti errori. Qualcuno che l'aveva picchiata, qualcuno che grazie all'aiuto di Malia è riuscito a rientrare nel branco di Scott scusandosi.

-Theo...- ringhió girandosi di scatto.

Odiava quel ragazzo. Lo odiava a morte per quello che le aveva fatto e per quello che aveva fatto hai suoi amici.

-Lydia.- sorrise lui avvicinandosi ai due.

-Non ti avvicinare...- esclamó Lydia scattando in piedi e cercando di difendere Stiles.

-Se no cosa fai? Urli? Urla piccola Banshee ma io sarò più veloce di te. Ti strapperó quelle inutili corde vocali che hai.- rise il ragazzo avvicinandosi un altro po'.

Lydia lo guardò a bocca aperta.
-Sei stato tu...- borbottó.

-Ma che brava Banshee! Hai capito tutto!- esclamò il ragazzo battendo le mani.

-Chi ha dovuto uccidere Malia per diventare alpha?- domandò Lydia cercando di trattenere un tono di voce stabile.

-Non sono affari tuoi. Il punto è : quale chimera gli ha infilzato la scaglia?-

-Tu....pensavo l'amassi...- borbottó la biondo-fragola stringendo la mano del ragazzo.

-Beh... Si...no...si... che ne so. Ho fallito una volta, ma questa volta non falliró più.- Theo si avvicinò a Lydia e la prese dalla mandibola.

-Ora mi assicureró che una stupida Banshee come te, non mi rovini i piani.-

Lydia sentì gli artigli di Theo penetrargli nella carne.

Voleva gridare, lo voleva con tutto il suo cuore ma non ci riusciva.

Il suo sangue coló sulle unghie del ragazzo andando a sporcargli le scarpe bianche.

Quando Lydia capì che nessuno l'avrebbe aiutata chiuse gli occhi.

Aveva sempre pensato che la morte fosse dolorosa. Ma non lo era affatto.

Non sentiva più le unghie di Theo perforargli la carne.

Allora è così che ci si sente morire...

Pensó la ragazza, ma non stava affatto morendo.

-LYDIA MARTIN!- gridó una voce tirandole uno schiaffo in pieno viso.

- Take My Home - Stydia (#Wattys2016)  {IN REVISIONE}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora