C.8. "Sono un Veggente"

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-Dannazione! I pantaloncini nuovi! - esclamò Lydia appena una goccia di gelato al cioccolato le caddè addosso.

-Haha. Aspetta. - rise Stiles prendendo un tovagliolo dalla tasca ed avvicinandosi alla macchia.

Iniziò a sfregare il tessuto.

-Stiles! Così peggiori la situazione! - ringhiò Lydia scostandolo.

-Scusa... Sono una frana...- rispose il ragazzo scusandosi.

Come uscita avevano deciso di prendere un gelato e andare a passeggiare nel bosco.

Sopprattutto a quell' ora non c'era quasi mai nessuno per le viette diramate e questo permetteva ai due di chiacchierare allegramente e ridere.

Iniziarono a camminare lungo il sentiero alberato, fianco a fianco.

Lydia aveva finito il gelato e ora si teneva le mani lungo i fianchi, mentre parlava inizió a gesticolare, e Stiles non faceva altro che pensare a quanto fosse bella.

-Stiles io mi so difendere! - esclamò.

-Non ne ho dubbi... Ma io credo di essere migliore di te nel difenderti. Ovvio- rispose il ragazzo.

-Nessuno è migliore di Lydia Martin.- rise lei.

Stiles si girò a guardarla nello stesso istante in cui lei gli tirò un rovescio.

Fece in tempo a chinarsi ed esclamare:
-Che stai facendo?! Non sono un oggetto! -

Ma lei cercò di tirargli un altro pugno che lui parò.

-Te lo dimostro.- rispose dopo un po'.

Aveva lasciato la guardia e Lydia gli tirò un calcio sugli addominali della pancia facendolo arretrare e cadere a terra gemendo.

-Dio! Lydia! Da chi lo hai imparato?! - esclamò tenendosi la pancia.

Lei si inginocchiò al suo fianco con un sorriso stampato in faccia.

-Da Parrish. Quello che lavorava con tuo padre.- rispose posando una mano sulla pancia del ragazzo che ora si era alzato sui gomiti.

-Si me lo ricordo... Ma queste tecniche potresti non usarle contro di me? Sono 66 kg di pelle chiara e ossa fragili, e l'unica mia grande difesa è il sarcasmo. E ho capito che la difesa non è una delle mie categorie migliori.- borbottò lui mettendosi a sedere.

Era imbrattato di foglie e terra sulla schiena così, Lydia con la mano iniziò a toglierle in modo accurato.

-Scusa... Ma il sarcasmo non è la tua unica difesa. - rispose lei, rialzandosi in piedi.

Il ragazzo la imitò. -E quale sarebbe la mia altra difesa? - domandò lui alzando un sopracciglio.

-Bhe... - iniziò lei grattandosi la nuca. - Non saprei... Tu sei Stiles Stilinski è sicuro che avrai un altra difesa. -

-Ah... Allora credo di essere un veggente.- rispose lui incrociando le braccia al petto e guardandola con un ghigno.

-Ah si? - domandò lei incredula.

-Si. - confermò lui.

-E cosa sto per fare? - domandó lei.

-Mi tirerai un pugno il quale io schiverò molto facilmente -

Lydia sorrise.

-No Stilinski.- rispose e posò le sue mani sulle spalle del ragazzo.

Con la gamba destra, fece uno sgambetto al ragazzo facendolo cadere a terra e con lui lei sopra.

- Take My Home - Stydia (#Wattys2016)  {IN REVISIONE}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora