C.62. "Non piangere"

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Lydia era appoggiata alla portiera della sua stessa macchina.

Guardava il paesaggio che scorreva davanti ai suoi occhi.

Pioveva fuori e questa pioggia mostrava chiaramente il suo stato d'animo.

Alla guida c'era Scott.

La biondo-fragola sospirò quando l'ennesimo albero di colore verde le ostacolò la vista sul paesaggio.

-Lydia tutto bene?- chiese la voce di Scott dopo tutto il tragitto dall'ospedale che aveva passato a fare silenzio.

E fu lì che dentro di lei si risvegliarono tanti ricordi.

-Morirei per te-

Le aveva detto Stiles e odiava dirlo, ma stava davvero morendo per lei.

Le toccate di mano...il bacio che si erano dati una settimana fa.

La ragazza in modo distratto si passò la lingua sul labbro inferiore toccando la crosticina della ferita.

Sembrava esser passata un eternità...

Dentro di lei esplose un' emozione tremenda, orribile.

Gli occhi presero a bruciarle ed inizió a sbattere le palpebre cercando di reprimere la voglia di piangere, ma quando la prima lacrima annunciò l'arrivo di tutte le altre che avrebbe versato non cercò piú di fermarle, solo asiugarle in fretta.

-Ehi...tutto okay?- ridisse il lupo notando quelle lacrime.

-Si...- bisbigliò lei asciugandosi con la manica tutte le lacrime successive.

L'alpha accostó l'auto.
-Sicura?- domandò voltandosi verso di lei, mantenendo un modo di fare calmo.

La biondo-fragola non riuscì più a trattenersi e si girò verso di lui.

-No. Non va affatto bene.- è scoppiò a piangere a dirotto.

Era disperata le si leggeva in faccia, non stava per niente bene.

Scott la fece raccucciare tra la sua spalla e l'incavo del collo.

Le accarezzò dolcemente i capelli cercando di calmarla, ma sembrava che lei non avesse intenzione di smettere.

-Hei...su Lydia calmati...- bisbigliò.

-Scott...quanto dovrò aspettare? Quanto tempo rimarrò senza di lui...?- chiese lei stringendo forte la maglietta del ragazzo.

Il licantropo prese il suo viso tra i palmi, lasciando che le lacrime di lei lo bagnassero.

La fissò negli occhi. -Lydia lui tornerà. Sta tranquilla. Tornerà per me che sono come un fratello per lui, per Malia la sua grande amica, per suo padre... Ma in particolare tornerà per te... Perché ti ama più di qualunque altra cosa...il Stiles che io conosco tornerà. Tornerà perché ha passato metà della sua vita ad amarti e dopo tutto questo tempo... Non si può arrendere.-

-Tutto questo tempo?- chiese Lydia incerta.

-Sempre.- rispose Scott cercando di strapparle un sorriso.

E può dire che ci riuscì.

Dopo una settimana passata a piangere Lydia allargò le labbra e sorrise...in modo finto, ma almeno ci provò.

-Adesso...asciugati le lacrime... Non è ancora il momento di piangere... Almeno aspetta che io ti faccio compagnia.-

Lydia si caricò bene la borsa in spalla ed aprì la portiera.

Pioveva a dirotto ma non le importava.

Percepì ogni singola goccia che le cadeva addosso.

Il miscuglio delle sue lacrime e della pioggia erano le uniche due cose che la bagnavano.

Il telefono lo aveva lasciato in macchina. Non le sarebbe tornato utile per il momento.

Scott uscì ed aprì l'ombrello.

-Vieni! Ti bagni tutta!- esclamò.

Ma ormai era fatto. I capelli erano belli umidi tutti spiaciccati contro il viso, il trucco tutto sbavato e i vestiti altrettanto lerci.

Prese a camminare dritto, senza badare a Scott che cercava di farla stare sotto l'ombrello.

Il cimitero era un posto tranquillo e anche molto bello.

Si trovava nel bosco.

Lydia sentì un prurito lungo la collona vertebrale proprio quando Scott la toccó incitandola a camminare e si rese conto di essersi fermata davanti all'entrata.

C'erano molte cripte, la più bella era quella dei "Salvatore". Ornata di fiori.

Proseguirono fino in fondo al cimitero.

Ed ecco. Un piccolo accumulo di terra, una lapide con una foto e dei fiori appassati da chissà quanto tempo.

-I fiori...- bisbigliò la biondo-fragola inginocchiandosi a guardare la foto con la scritta.

" Celestine Allison Argent"

-Une jeune fille ensoleillée et pleine de vie.- lesse ad alta voce la ragazza.

Scott da sopra di lei corrugò la fronte. -Cioè?-

-Una ragazza solare e piena di vita...- tradusse.

-Solo due stupide parole in croce? Allison era più di queste parole...- disse il lupo in modo acido.

Lydia si alzò e si appoggiò a lui.

-Spesso le parole non bastano a definire persone meravigliose...-

Parlava in generale, peró si riferiva a Stiles e Allison.

Due amici a lei tanti cari che in questo momento uno era in coma e l'altra era morta cercando di salvarla.

Lydia alzò lo sguardo e guardò Scott tirare su col naso.

-Che ti passa per la mente?- domandò dolcemente.

-Ogni momento passato con lei... E il tempo sprecato a non starle vicino.... - fece una pausa.

-È morta tra le mie braccia...come faccio a non darmi la colpa per ciò che le è successo?- domandò.

-Perché semplicemente è stata lei a scegliere come doveva andare la sua vita... Non è stata colpa di nessuno, o per lo meno se io avessi urlato prima avrei impedito la sua morte e lei sarebbe qui con noi in questo momento.-

Scott fece per aprire bocca, ma un rumore alle loro spalle li fece sobbalzare.

Si voltarono di colpo e quando videro chi era davanti a loro gli cascarono le braccia.

In particolare a Lydia, che fece due passi in avanti rimanendo sotto la pioggia.

Lo guardò con due occhioni spalancati.

Era un ragazzo.

-Sei tornato...- bisbigliò senza battere ciglio.

N.a
Scusate se non ho aggiornato prima ma non ho avuto tempo...e sinceramente non sono in forma...sto avendo una settimana difficile.
In più avevo perso il capitolo originale di questa storia che era più toccante e molto più lungo.

- Take My Home - Stydia (#Wattys2016)  {IN REVISIONE}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora