C.29. "I'm with you"

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Urlò.

L'urlo di una Banshee, l'urlo che l'anno precedente aveva fatto quando Deaton le aveva spinto del vischio nel buco che aveva in testa.

Solo che quell'urlo era migliore di tutti gli altri.

Era più potente, più amplificato come se si fosse messa a urlare in un megafono, ma non lo aveva fatto.

Sentí i vetri dei corridoi infrangersi, eppure qualche vetro le provocò delle ferite sulle braccia e sulle gambe scoperte, ma non smise di urlare.

Soltanto quando si sentì davvero esaurita, smise ed aprì gli occhi.

Il combattimento aveva cessato.

Alcuni nemici giacevano inermi a terra, altri si contorcevano su se stessi, altri ancora cercavano di acquisire equilibrio e di rimettersi in piedi.

Lydia guardò i suoi amici.

Liam era sdraiato sotto il petto di Isaac che si copriva le orecchie.

E poi c'era Scott.

Che nonostante tutta la forza messa nell'urlo lui era riuscito a guardarla gridare, senza battere ciglio.

Neanche quando un pezzo di vetro gli andò a finire sul fianco, smise di guardarla.

Con le labbra gli mimó un "Perché lo stai facendo?"

-Perché è tempo di finirla.- furono le sue ultime parole, prima di sentirsi male. Non riuscì più a contrillare il peso delle sue gambe e cadde sul suolo freddo e duro della scuola, svenendo.

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Sembrava che stesse annegando, la sensazione più brutta di tutte. Gli mancava letteralmente l'ossigeno.

Aprì gli occhi di scatto nello stesso istante in cui sentì un urlo perforargli le orecchie.

-Lydia!- gridò rizzandosi a sedere con il fiatone.

Ma quell'urlo di sicuro non era il suo, la biondo-fragola lo stava tenendo tra le sue gambe... eppure l'urlo che si stava propagando sembrava proprio il suo.

Nello stesso istante in cui il grido cessava Stiles si girò.

-Lyd...MALIA!?- esclamò sorpreso di vedere la sua ex ragazza tenerlo tra le sue braccia.

-Mi dispiace...- bisbigliò con tono scusatorio.

Non aveva mai visto piangere Malia, ed era sicuro che non l'avrebbe mai vista, ma si era sbagliato di grosso.

Malia aveva delle lacrime scintillanti nei suoi occhi che da color nocciola che aveva facero diventare le sue iridi di un verdognolo.

-Che succede?- chiese Stiles accorgendosi di avere la voce abbastanza roca e di essere sudato come non mai.

-Se né andata... È scappata.- rispose con voce tremante.

-Chi?!-

-Lydia. Lydia se n'è andata. - esclamó alzando la voce.

-Impossibile...- borbottó Stiles. -Non è da lei scappare senza dire niente a nessuno... E poi dove dovrebbe andare?!-

Malia si portò le mani sugli occhi e si asciugò le piccole lacrime.

-Non lo so, ma mi ha detto che non ne poteva più. Questo non è il suo mondo. Lei non vuole farne parte...eh...eh..- la ragazza iniziò a balbettare come se non fosse sicura di quello che stava per dire.

-Eh?- la inicitó Stiles a continuare.

-E ha detto che lei ...che lei non ti ama... Non ti ha mai amato.-

Quelle parole fecero sprofondare il cuore di Stiles.

Non era possibile che lei non provasse niente, non era possibile. Gli aveva detto che era innamorata di lui poco prima ed in più si erano baciati.

-Io...- borbottó Stiles alzandosi in piedi.

-Mi dispiace.- la voce di Malia diventò tagliente e cupa, come se fosse lei quella ferita in quel momento.

Senza dire niente Stiles. (Nonostante il pulsare della sua testa e il terribile dolore delle gambe molli e deboli) si diresse verso la porta aprendola.

Nel corridoio c'era un silenzio terribilmente inquietante.

Malia alle sue spalle trasse un profondo respiro.

-Sono qui... All'entrata.- disse infilandosi l'orecchio per fargli capire che li sentiva.

Il castano si incamminò nella direzione che gli aveva detto la ragazza senza aprire bocca.

Si sentiva morire dentro, non era possibile che Lydia avesse detto quelle cose...non era da lei.

Arrivati all'entrata, Stiles si sentí una morsa al cuore.

Erano tutti sdraiati con gli occhi chiusi.

Malia si lanciò addosso a Scott.

-Scott.- bisbigliò la ragazza scuotendolo dal petto.

Ma niente, nessun segno.

-Scott.- ritentò Malia, ma ancora niente.

-MCCALL!- gridò tirandogli una sberla in pieno viso.

L'alpha aprì gli occhi e si guardò intorno con aria rintontita, ma la cosa che più sorprese Stiles fu il fatto che Malia lo abbracciò, soffocando la sua testa tra la spalla e la testa del ragazzo.

Stiles si diresse verso Isaac, neanche il tempo di piegarsi che il ragazzo iniziò a tossire in faccia a quello sotto di lui.

Liam, che si svegliò di colpo si ripulí il viso con aria terribilmente disgustata.

-Che è successo qua?- chiese Stiles guardandosi intorno.

Lo aveva notato già venendo che le finestre erano in frantumi e che ognuno dei suoi amici sanguinava per ferite poco profonde.

-Lydia...?- richiese Stiles notando che nessuno parlava.

-Stiles...te l'ho detto...- disse Malia parlando per prima. -Vuoi la conferma? Chiedi a Scott.-

L'alpha prima di rispondere guardò Malia con aria delusa, ma poi annuì.

-Lydia se n'è andata... Ho cercato di bloccarla ma lei a gridato... Ci ha storditi tutti.-

Stiles guardò il suo migliore amico con aria implorante, sperava che gli dicesse che fosse uno scherzo.

-Sicuro che non l'abbiano presa loro?- domandó con voce tremante.

Malia guardò Scott, che a sua volta la guardò per poi abbassare lo sguardo e guardare le sue mani.

Una lacrima scese lungo il volto di Stiles che se la asciugò immediatamente con la manica della felpa.

-Sicuro. Lydia è scappata.-

- Take My Home - Stydia (#Wattys2016)  {IN REVISIONE}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora